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Lifestyle

I problemi che solo chi decide di andare a convivere può capire

I problemi che solo chi decide di andare a convivere può capire

foto di Marianna Tognini Marianna Tognini — 4 Maggio 2016
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Quando si decide di andare a convivere l’entusiasmo ha il sopravvento - finché non ci si trova faccia a faccia con questi sette (piccoli ma enormi) problemi della convivenza

La decisione di andare a convivere avviene (ovviamente) in maniera differente da coppia a coppia: c’è chi lo fa trascinato dall’entusiasmo, chi per necessità, chi – ancora – senza la convinzione minima sufficiente per compiere un passo del genere.

Non è questa la sede per sindacare sulle motivazioni dietro a tale scelta, ma anni e anni di letteratura di settore hanno evidenziato come questa sia voluta e (spesso) idealizzata soprattutto dalle donne: vuoi una certa forma mentis, vuoi la biologia, vuoi una naturale predisposizione, ma quando il proprio uomo concorda sul fatto di andare a vivere insieme ci si sente come un maratoneta che taglia il tanto agognato traguardo.

Già, ma cosa accade a decisione presa? Siete sicure che il vostro fidanzato sia quell’esempio di pacatezza, leggerezza e condiscendenza alle quali eravate abituate?

Sfogliate la gallery per scoprire i sette (piccoli ma enormi) problemi con cui per forza di cose ci si scontra quando si decide di andare a vivere con un uomo.

I problemi della convivenza

  • La zona La zona La scelta della zona dove cercare casa diventerà oggetto di un lungo ed estenuante dibattito: voi vorrete stare a est, lui desidererà andare a ovest. Se voi amate i nuovi quartieri che sorgono a nord, e lui non accetterà mai di spostarsi da quelli posizionati a sud. Come uscirne senza spargimenti di sangue? Stilate una lista dei pro e dei contro di ciascun’area, e che vinca la migliore… ma ricordatevi, la vicinanza con la vostra estetista di fiducia non vale.
  • La termoregolazione La termoregolazione Che voi foste particolarmente freddolose, abituate a tenere in casa vostra durante i mesi invernali una temperatura simile a quella avvertibile a Caracas in pieno agosto, era un fatto noto. Così come la predilezione per climi artici nelle torride settimane estive, quando anche il vostro condizionatore vi avrebbe volentieri chiesto pietà. Ma il vostro fidanzato no, non è un fan del riscaldamento autonomo e crede che un buon ventilatore possa assicurargli sonni al riparo dall’afa e dalla calura. Non demordete, soprattutto per quanto riguarda l’aria condizionata: pare che la canicola dia alla testa, e sia colpevole dell’80% delle liti domestiche. Meglio farglielo presente sin da subito.
  • I serramenti I serramenti Dite la verità, fino a prima che i serramenti diventassero una questione di stato, voi non sapevate nemmeno che cosa esattamente fossero. Ora però sono diventati il vostro principale incubo, e quando vedete il vostro fidanzato correre a controllare con passo deciso quelli delle case che andate a vedere insieme, dentro di voi pregate che siano nuovi e in alluminio. Perché in un’ipotetica hit parade delle qualità che l’appartamento perfetto deve possedere, i serramenti occupano senza dubbio uno dei primi posti in classifica.
  • Lo stile Lo stile Il vostro senso estetico per l’arredamento e il design è stato irrimediabilmente deviato dall’appartamento di Carrie Bradshaw in «Sex and the City»: un po’ bohémien, vagamente caotico e sapientemente «accogliente». Avete vissuto i vostri anni da single collezionando una mole indistinta di oggetti che sono andati ad arricchire mensole, cassetti, comodini, ripiani e librerie, creando un’accozzaglia ingombrante e colorata da cui non vi separereste per nulla al mondo. Il vostro lui, dal canto suo, è un tipo estremamente pratico, lineare, e – a differenza vostra – l’esatta antitesi dell’accumulatore seriale: la sua passione per la «pulizia delle forme» scaturirà in lunghi bracci di ferro per evitare che il vostro appartamento somigli a quello di Patrick Bateman in «American Psycho». Che, a ben guardare, dietro tutto quel bianco minimalista nascondeva qualcosa di più che qualche problemino irrisolto.
  • Gli armadi Gli armadi Non c’è nulla da fare, gli uomini non lo capiscono. Non comprendono che un guardaroba estivo, uno invernale e un altro da mezza stagione – unitamente a tonnellate di scarpe, borse e accessori vari – necessitino quasi di un altro appartamento. Fatevi furbe: quando chiamerete gli agenti immobiliari, chiedete sin da subito delucidazioni circa l’armadiatura presente nella casa selezionata, e in caso non la riteneste adeguata, scartatela senza esitazioni. Altrimenti, rischiereste che il vostro fidanzato vi suggerisca di mettere sotto vuoto ciò che indossate con meno frequenza e facilità, dimostrando per l’ennesima volta di non aver imparato l’adagio: «tutto potrebbe essere utile, basta solo averlo sotto gli occhi».
  • Il bucato Il bucato (e la stiratura) Provate a ricordare quando è stata l’ultima volta in cui avete lavato a mano qualcosa… se non vi viene in mente entro trenta secondi, significa che è trascorso troppo tempo. Il verbo «stirare», poi, non entra nemmeno nel vostro personale vocabolario, dato che padroneggiate ormai con estrema abilità tutte le tecniche più o meno lecite per evitarvi questa tortura. Ma lui ha le camicie, tante camicie, e a meno di non stipulare un contratto speciale con la tintoria di fiducia, dovrete scendere a patti col vostro animo di casalinga (disperata) provetta. O trovare una donna delle pulizie capace di armeggiare con detersivi e ferri da stiro con la stessa destrezza di vostra madre.
  • La cucina La cucina Dicono che i fornelli siano ormai diventati prerogativa esclusivamente maschile, e – sia che voi siate delle cuoche provette, sia che vi congratuliate con voi stesse per riuscire a preparare decentemente un paio di uova strapazzate – vi accorgerete di tale innegabile dato di fatto quando andrete a cercare casa insieme al vostro uomo. Piani che non sono mai abbastanza grandi, forni che non sono mai troppo all’avanguardia, frigoriferi che non sono mai sufficientemente capienti diventeranno il vostro pane quotidiano… e no, non è un azzeccato gioco di parole, dato l’argomento. Lasciate quindi ogni speranza, voi che cucinate, perché gli elettrodomestici a quanto pare rappresentano l’ultima perversione virile, e assecondarla vi garantirà un margine di manovra maggiore sui punti precedenti. O, almeno, è quel che si spera.
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