Colin Firth è diventato italiano - e gli inglesi si sono offesi
Colin Firth ha ottenuto cittadinanza e passaporto italiani: merito della moglie e del suo punto di vista sulla Brexit che non è piaciuto ai giornali inglesi
Colin Firth ha chiesto e ottenuto la cittadinanza italiana.
Il premio Oscar, da anni sposato con Livia Giuggioli, romana, produttrice e ambasciatrice di una moda più sostenibile, avrà un doppio passaporto, oltre a quello britannico.
La notizia è stata data per prima sui quotidiani del Regno Unito ed è stata confermata dal nostro Ministero degli Interni.
Il motivo di questa scelta, però, sta animando il dibattito oltremanica, tra chi sostiene che si sia trattato di una scelta familiare e chi, invece, le attribuisce una valenza politica.
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Colin Firth contro la Brexit
Secondo quanto titola l’Evening Standard, quotidiano della sera londinese, alla base della decisione dell’attore ci sarebbe una riflessione politica:
«Ha definito la Brexit un disastro di proporzioni inaudite».
Versione smentita, però, dal suo agente che sostiene si tratti di «una decisione presa per motivi di famiglia».
La versione ufficiale
Nella diatriba è intervenuto lo stesso attore, attraverso un comunicato in cui spiega:
«Mia moglie e io siamo entrambi profondamente orgogliosi dei nostri paesi.
I nostri figli hanno la doppia cittadinanza da sempre.
Io e Livia non avevamo mai dato molta importanza ai nostri passaporti differenti. Ma ora, con l'incertezza che ci circonda, abbiamo pensato che sia giusto avere tutti gli stessi passaporti.
Così Livia ha fatto richiesta della cittadinanza britannica».
La verità sui doppi passaporti
Che il ruolo della famiglia abbia avuto un suo peso è cosa certa.
I due figli di Colin Firth e Livia Guggioli sono nati in Italia, a Roma per l’esattezza, ma vivono ormai in pianta stabile a Londra da anni.
Che la Brexit abbia in qualche modo giocato un ruolo nella decisione di entrambi i genitori di avere, come loro, il doppio passaporto, non sembra così sconvolgente, fosse solo che per una questione di praticità.
La frase contestata
Quello che i quotidiani britannici contestano all’attore è la valenza politica della sua scelta, che si evincerebbe proprio da quella frase («è un disastro») attribuitagli dallo Standard sulla base di un’intervista rilasciata a un giornale austriaco tempo addietro.
Il no a Hollywood
Nel comunicato, Colin respinge le accuse, spiegando come la scelta del passaporto sia stata fatta col cuore.
Così si spiega il riferimento alle proposte ricevute per trasferirsi in «climi più remunerativi», come Hollywood, rifiutate per amore della Gran Bretagna:
«Amiamo vivere qui e questo non è cambiato».
L’amore per l’Italia
«Tutti sanno che quando sposi un italiano non sposi una singola persona, sposi una famiglia e forse un intero paese. Io ho sposato l'Italia».
Ho un amore appassionato per questo paese e unirmi a mia moglie e ai miei figli nell'avere una doppia cittadinanza è un grande privilegio», ha concluso la star, che nel nostro Paese ha anche una casa, in Umbria, dove spesso trascorre le vacanze con la moglie e i figli.
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