MFW day4: Dolce & Gabbana, Jil Sander e il nuovo Bottega Veneta
Nuovo appuntamento con la fashion week milanese e in calendario in questo sabato dal sapore primaverile abbiamo incontrato molti nomi che vi vogliamo raccontare.
Le collezione Autunno-Inverno 2022 oggi in passerella hanno svelato ispirazioni e stili radicalmente diversi tra loro: Ermanno Scervino segue la propria idea di bellezza iper femmile e sofisticata, che per Jil Sander si interseca invece con gli schemi tipici della sartoria maschile. Dolce&Gabbana raccontano una donna che viene da un altro universo o forse, metaverso, e da Bottega Veneta si inaugura un nuovo corso.
Tutto questo, e qualche chicca in più, nel nostro recap di oggi.
Ermanno Scervino celebra la bellezza
Una collezione che parte da un'ossessione che lo accompagna da una vita, quella per la bellezza. Ermanno Scervino porta in passerella un tributo al bello non assoluto, ma capace di evolversi in relazione ai tempi.
Ci hanno conquistato i colori intensi, i dettagli curati (come lo splendido dolcevita con collo a catena), i completi che si indossano con un bra a vista.
La sapienza sartoriale di Jil Sander
L'hanno definita così Lucie e Luke Maier, da 5 anni direttori creativi del brand: una collezione che racchiude una precisa idea di design che unisce sapienza sartoriale, alto artigianato e una ricerca continua di materiali nuovi e di tecniche e finiture innovative.
Capispalla scultorei, con richiami alla sartoria maschile, ci regalano una donna elegante e forte ma non stretta in qualcosa di rigido: ogni capo prende vita seguendo il movimento di chi lo indossa, dettaglio enfatizzato ancora di più dai colori, una palette naturale che sfocia nell'immancabile nero.
Momento fashion crush per gli accessori: la maxi borsa dalle linee minimal (interrotte da un inaspettato cuore rosso), le cuffiette di perline e i gioielli floreali stilizzati.
Le cyber-eroine di Dolce&Gabbana
Come immaginereste le super-eroine del futuro? Per Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono così, donne forti che celano una doppia anima, ben rappresentata da questo gioco di "rottura": sulla passerella c'è una lunga linea tratteggiata che divide, come dividono i completi dai pantaloni con una gamba si e una no, o gli occhiali da sole asimmetrici e un po' bizzarri.
La meta di questo viaggio, spiegano i due designer, è un cyber mondo iperfuturistico che si riempie di ispirazioni realistiche e surreali al tempo stesso.
Marni e il percorso per uscire dalle tenebre
Anche se l'attualità ci restituisce tutt'altro che una luce in fondo al tunnel, Francesco Risso porta in passerella un racconto inquietante e carico di tensione, ma con un lieto fine. La domanda-tema dello show è "Where do we go after?" , in che direzione andremo, dove finiremo dopo tutto quello che abbiamo vissuto in questi ultimi anni?
Attraverso una passerella che è percorso tetro dalle suggestioni post-atomiche, si arriva alla luce del sole, a un banchetto festoso all'aperto, sotto la calda luce del sole che permette di ammirare le sue creazioni: eclettiche, con pezzi dalle impeccabili linee sartoriali che si fondono con accessori bizzarri, scomposti e ricomposti senza schemi precisi.
Philosophy: ode all'inclusività
Ne sentiamo parlare sempre e ovunque, ma pochi sanno poi svolgere un buon lavoro in termini di inclusività. Pochi sanno veicolare bene dei messaggi che vogliono valorizzare il singolo, le caratteristiche di ogni persona. Con la nuova collezione di Philosophy, Lorenzo Serafini si propone di farlo, bene, attraverso una rappresentazione teatrale: guarda al tempo dei cabaret berlinesi degli anni d’oro della Repubblica di Weimar, a uno spazio artistico in cui i limiti di genere si fanno sottili fino a scomparire e dove l'unicità di ogni persona è l'unica cosa che conta.
Matthieu Blazy e l'esordio da Bottega
C'era grande attesa per il nuovo inizio di Bottega Veneta, che si lascia alle spalle gli ultimi anni in apparenza turbolenti (ma pieni di must-have) vissuti con Daniel Lee. Matthieu Blazy porta in passerella una storia fatta di linee minimal che incontrano sprazzi d'ispirazione artistica.
Ci sono le canotte bianche (viste anche da Prada, tenetelo a mente) abbinate a dei semplici jeans, che si intervallano con maxi gonne, abiti indossati con un pullover stresso in vita, paillettes luccicanti e maxi cuissardes dai riflessi metallici. E si, c'è anche lui: il viola Very Peri, colore dell'anno secondo Pantone.
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