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Grazia

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Moda

I momenti che ricorderemo della Haute Couture Primavera-Estate 2023 di Parigi

I momenti che ricorderemo della Haute Couture Primavera-Estate 2023 di Parigi

foto di Chiara Da Col Chiara Da Col — 27 Gennaio 2023
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A Parigi va in scena l'Alta Moda: dalle atmosfere clubbing di Valentino alle celebrities in prima fila, ecco cosa ricorderemo di questa settimana di sfilate

Si conclude la settimana parigina dedicata all'Haute Couture e siamo qui, immancabilmente, a raccontarvi quali sono le collezioni Primavera-Estate 2023 che ci hanno colpito di più, cos'è successo in queste giornate di show, chi c'era e tanto altro ancora.
Il calendario degli show, che si concentrati in quattro giorni nonostante il nostro ostinarci a chiamarla "settimana dell'alta moda", si è aperto con Schiaparelli, forse uno dei momenti fashion di cui avrete letto e sentito parlare maggiormente a mezzo social e che approfondiremo per primo. C'entrano degli abiti, una testa di leone (e le polemiche social dei fan del "commento facile" poco inclini a documentarsi). Scorrono tranquille, senza intoppi, le collezioni di Dior e Chanel, e prendono i consueti applausi i primi della classe couture come Elie Saab, Zuhair Murad e Giambattista Valli.

Fanno il pieno di consensi Viktor & Rolf e Valentino. Il duo olandese gioca a separare i corpi dagli abiti, trasportando l'osservatore in un universo paradossale, fantastico e nonsense che cela però una riflessione più ampia e profonda. Pierpaolo Piccioli porta in passerella il mix perfetto tra alta moda e stile clubbing, con colori, texture e silhouette che sanno di un glamour tutto nuovo, contemporaneo, in 89 uscite che vorresti non finissero mai.

Oltre agli show c'è di più, ci sono le celebrities. In prima fila e in posa ai photocall non si sono fatti attendere tantissimi volti noti. A emergere sono stati alcuni nomi in particolare: Doja Cat, che ha portato la sua capacità di travestirsi e trasformarsi a un livello altissimo, Apple Martin e Deva Cassel, che hanno portato avanti il topic più caldo del momento, quello dei nepo-babies.
C'erano anche loro, Sabrina Impacciatore, Beatrice Grannò e Simona Tabasco, le tre italiane della fortunata serie The White Lotus, che sono diventate delle vere stelle a livello internazionale.

Da queste premesse avrete capito che sono stati quattro giorni pieni e intensi e che le cose da sapere sono tantissime. Non aspettate oltre...


Schiaparelli, l'omaggio a Dante e le immancabili polemiche

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Sopra: Kylie Jenner, ospite di Schiaparelli, indossa uno degli abiti della collezione. Credits: Getty Images

Non ha fatto in tempo a svuotarsi il front row che già il mondo social tuonava contro Schiaparelli e il suo direttore creativo, Daniel Roseberry, reo secondo l'audience giudicante, di aver portato in passerella un vero e proprio atto di propaganda nei confronti della caccia, un'esaltazione dell'animale come trofeo.
Se questa frase vi ha lasciato perplessi tutto bene, significa che non siete cascati nell'ennesima polemica, una di quelle che nascono ancor prima di indagare, di informarsi, di sapere insomma. Roseberry, per questa Primavera-Estate 2023, ha scelto di ispirarsi all'Inferno di Dante, un'opera che racconta di aver rispolverato di recente. Oltre a portare in passerella tre look per ciascuno dei nove gironi dell'inferno, si è ispirato direttamente ad alcune figure che appartengono alla narrazione. Ed è qui che gli abiti, adornati dalle teste di un leopardo, un leone e una lupa (a rappresentare la lussuria, l'orgoglio e l'avarizia) hanno scatenato l'impensabile e mosso accuse che possono solo sbalordire chi le incontra. Teste finte, realizzate in schiuma, resina e ricoperte di una peluria di lana e seta, paragonate a un mezzo di istigazione alla caccia e all'esaltazione dell'animale come trofeo, in una polemica inutile che ha messo in ombra una collezione, non delle migliori rispetto alle precedenti stagioni, ok, ma che è comunque degna di nota e ricca in termini di narrazione.

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Il club democratico di Valentino

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Ai piedi del ponte Alexandre III, emblema di Parigi, si aprono le porte di Le Club Valentino, non un circolo per pochi, ma uno spazio aperto a tutti gli individui che vogliano celebrare la propria unicità attraverso l'arte gioiosa del vestirsi e del travestirsi (come vi abbiamo raccontato qui). Con colori acidi mixati a note delicate, paillettes, trasparenze, fiocchi e platform dalle altezze vertiginose, va in scena un incontro inaspettato e splendidamente riuscito, quello tra gli stilemi dell'alta moda e i codici dello stile clubbing. E ancora una volta Pierpaolo Piccioli fa il pieno di applausi.

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In alto e sopra, due momenti della sfilata Valentino Haute Couture 2023. Credits: Getty Images

Le creazioni surreali di Viktor&Rolf

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La Primavera-Estate 2023 di Viktor & Rolf, si è presentata come un tuffo in un mondo surreale e ha portato con sé una riflessione interessante. La couture è nell'immaginazione comune, un foglio bianco a disposizione del creativo, un mondo parallelo che non conosce esigenze di marketing, logiche di business, ma solo pura fantasia. Dire che sia ancora così al giorno d'oggi fa quasi sorridere. Ma con questi abiti-scultura che immaginereste solo in una fiaba, il duo olandese ha ribaltato le regole della moda, proponendo abiti che non si indossano nel senso pratico del termine, che si allontanano dal corpo, che vivono quasi di una vita propria. E hanno dimostrato che alla fine la fantasia e la voglia di giocare vincono su tutto.

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In alto e sopra, tre momenti dallo show Haute Couture di Viktor&Rolf. Credits: Getty Images

I maestri che non deludono mai

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Sopra: alcune creazioni della collezione Haute Couture Primavera-Estate 2023 di Elie Saab nel backstage della sfilata. Credits: Getty Images

Abbiamo visto poco fa come ci siano dei concetti ben precisi che è facile ricondurre all'idea di couture. Allo stesso modo ci sono dei canoni estetici, dei tratti inconfondibili. Tulle, chiffon, pizzo. Ruches, paillettes. Silhouette a sirena o maxi gonne principesche e ultimo, non per importanza ma per ordine di uscita, l'abito bianco dalle vibes sposalizie. Tutti questi ingredienti vengono mescolati con sapienza, a ogni stagione, da dei talenti che davvero non ci lasciano mai senza una certezza. Elie Saab, Zuhair Murad, Giambattista Valli sono dei veri campioni di alta moda, fedeli alla propria estetica ma mai banali o noiosi.

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Sopra e a seguire: Zuhair Murad Haute Couture Primavera-Estate 2023. Credits: Getty Images

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Sopra: Giambattista Valli Haute Couture Primavera-Estate 2023. Credits: Getty Images

E quelli che...

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Passano un po' sordina a questo giro, altri nomi altisonanti che sono soliti creare grandi aspettative. Dior e Chanel portano in scena narrazioni più vicine a un pret-a-porter che al sognante laboratorio di un couturière. Nell'insieme, però, emergono le uscite finali di Maria Grazia Chiuri, tra drappeggi di velluto e lunghi scivolati dal finish brillante.

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Il capolavoro couture di Haider Ackermann per Jean Paul Gaultier

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Da quando ha scelto di andare "in pensione", Jean Paul Gaultier assegna la propria collezione stagionalmente a un designer, e per la Primavera-Estate 2023 è stato il turno di Haider Ackermann. Un'intuizione a dir poco perfetta, perché in passerella si è visto il vero concetto di alta moda. In termini di design, di attitude, di atmosfera. Il nostro primo pensiero? Speriamo non sia solo una collaborazione spot perché uno spettacolo così lo vorremmo rivedere.

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In alto e sopra due momenti dalla sfilata Jean Paul Gaultier Haute Couture 2023. Credits: Getty Images

L'alta moda è leggerezza per Kim Jones

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Haute Couture non sottintende metri di pesanti tessuti e costruzioni ingombranti e principesche. Kim Jones, per la collezione 2023 di Fendi, ha mostrato un esercizio di leggerezza. "Mi sono voluto concentrare sulla tecnica e sull'arte della couture con la leggerezza, la fluidità e l'attitude di oggi" spiega il designer che ha scelto una palette colore delicata, materiali impalpabili (tra i quali spicca il Fuuga, uno speciale e prestigioso mohair giapponese), e ha portato in primo piano la lingerie attraverso morbide aperture cut-out.

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In alto e sopra, tre momenti della sfilata Haute Couture di Fendi. Credits: Getty Images

Fiocchi, guanti e volant alla conquista di Parigi

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Sopra da sinistra: Valentino Haute Couture - Armani Privé. Credits: Getty Images

Temi ricorrenti di queste collezioni sono stati i fiocchi, i colletti ricchi di volant e i guanti, in pelle o il maglia metallica, sono un must da indossare con l'abito lungo come vorrebbe la tradizione, ma anche con mini dress o sotto a un blazer sartoriale d'ispirazione maschile.

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Sopra da sinistra: Armaniv Privé - Valentino. Sotto da sinistra: Valentino - Fendi. Credits: Getty Images

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I travestimenti di Doja Cat

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Le celebrities catturano sempre l'attenzione durante questi eventi e tutti gli occhi e i flash, per la couture PE 2023 sono stati per Doja Cat. Dalla prima apparizione sul front row di Schiaparelli, ricoperta con 34 mila cristalli Swarovski rossi al total black quasi morigerato scelto per Valentino, questa è stata senza dubbio la sua settimana. Il look più divertente? Quello indossato da Viktor&Rolf, che si dice sia nato come risposta agli haters scatenati sui social. In riferimento al suo look total red infatti, su Twitter hanno iniziato a comparire commenti riguardanti la "mancanza di ciglia" e quindi di espressività. La sua risposta? Un bel po' di ciglia finte, come sopracciglia, affetti, pizzetto. Ce ne fossero come lei.

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In prima fila, tra nepo-babies e nuove superstar

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Tanti i flash e gli strilli in copertina per due splendide e giovanissime figlie di. Deva Cassel, primogenita di Monica Bellucci e Vincent Cassel, e Apple Martin, frutto (scusate il gioco di parole) dell'unione tra Chris Martin e Gwyneth Paltrow. La loro apparizione, da Dior la prima e da Chanel la seconda, ha dato ancor più fiato a uno dei dibattiti più caldi del momento, quello riguardante i nepo-babies, i figli dei famosi che trovano posto ai vertici di svariate industrie proprio perché figli di qualcuno. Una storia vecchia e già scritta, che mai come in questo momento aveva catalizzato tanto l'attenzione. A torto o a ragione non lo diremo loro, ma il talento che queste e tante altre fanciulle dimostreranno di avere. Sempre che venga loro richiesto...

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Un talento che, al contrario, si è già palesato, è quello delle tre star italiane della fortunata serie The White Lotus. Sabrina Impacciatore, un nome e una garanzia del brillante cinema italiano, Beatrice Grannò e Simona Tabasco hanno conquistato il pubblico americano e internazionale. Un successo da favola il loro, che dopo aver presenziato sui front row delle recenti sfilate milanesi sono volate anche a Parigi riempiendoci di orgoglio. E qui non c'è nepo-baby che possa reggere il confronto.

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© Riproduzione riservata

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