Puntododici presenta la sua collezione sulla cima del Monte Bianco

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Un’esperienza immersiva, pensata per celebrare la bellezza delle montagne e la magia dell’inverno: Puntododici ha scelto di presentare i suoi modelli Alta Quota accompagnandoci tra le vette, in cima al Monte Bianco.

Non una semplice presentazione ma un racconto che diventa esperienza, vissuta in uno scenario unico: la vetta del Monte Bianco. Puntododici, brand di outwear che dal 2012 unisce comfort e protezione uniti allo stile, ci ha coinvolti in un viaggio speciale tra le cime delle montagne, per testare i suoi modelli Alta Quota, pensati per le temperature più rigide. 

Un'esperienza unica, immersiva, dove Nina e Bea, i due modelli femminili, della collezione (assieme a Brent e Dario, pensati per il pubblico maschile) sono stati i nostri alleati per goderci la bellezza di uno scenario unico, quello delle Alpi, dal punto di vista privilegiato della sommità del Monte Bianco. 

La Capsule Alta Quota nasce infatti con l’obiettivo di offrire prestazioni elevate e comfort termico senza rinunciare a un’estetica pulita e contemporanea. Ogni modello è progettato per garantire un’elevata resa termica ed è imbottito con piuma 90/10, una combinazione che assicura massimo isolamento climatico con un peso minimo, offrendo funzionalità, resistenza e leggerezza. I capi della collezione sono pensati per proteggere in alta quota ma al tempo stesso accompagnare la  quotidianità in città, grazie a tessuti che uniscono performance d’avanguardia e stile essenziale, in  equilibrio tra tecnicità e raffinatezza. 

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(Il piumino Nina, in colorazione Espresso, e il modello Bea)

Il nostro viaggio ha inizio a Courmayeur, in Valle D'Aosta, alla partenza della funivia Sky Way Monte Bianco; la prima fermata è a Pavillon a 2173 mt dove ci attende la prima terrazza sul panorama e due esperienze speciali. Cominciamo con un tour guidato alla nuova cantina di Cave Mont Blanc, realtà vitivinicola della zona, simbolo della viticoltura eroica di montagna.

Realizzata con Giò Forma, la cantina ospita le bollicine estreme della Cuvée des Guides, spumante pas dosé interamente prodotto in quota, frutto della collaborazione con l’Università di Torino per studiare l’effetto dell’altitudine sulla spumantizzazione. 

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(L'Infinity Room e l'istallazione con 3000 bottiglie riciclate della cantina ad alta quota di Cave Mont Blanc)

A seguire entriamo nella cuore bellezza delle montagna all'interno dell'Infinity Room, un rifugio tecnologico immersivo che, grazie a tre led-wall e a un sistema di specchi ideato da Giò Forma con il regista Andrea Bettinetti, permette ai visitatori di immergersi in scenari spettacolari: una grotta glaciale, la vetta del Monte Bianco o un bosco autunnale, tutti realizzati con immagini autentiche raccolte in un anno di riprese.

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Ma la nostra "ascesa" prosegue: l'ultima fermata della funivia ci conduce a Punta Helbronner, a 3466 mt, un punto di osservazione unico, dove lo sguardo si perde tra il cielo e le cime delle vette innevate. Qui possiamo testare le caratteristiche tecniche dei piumini di Puntododici che ci tengono al caldo, nonostante i - 16 gradi della temperatura e ci permettono di goderci lo spettacolo che ci circonda. 

Infine, prima di riprendere la funivia per scendere a valle, ci attende un pranzo vista montagne all'interno del Panoramic Bistrot della SKY Way Mon Blanc firmato da Kartell, dove gustare i piatti della tradizione valdostana in una location che unisce il design italiano alla maestosità del Monte Bianco. 


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Fashion Pills: cos'è successo questa settimana nel mondo della moda in 7 news

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Weekend alle porte: mettiamoci comodi e scopriamo le fashion news della settimana!

A Natale il lusso è nei dettagli: pelle che racconta artigianalità, linee pulite, materiali che scaldano e durano. È il momento dei capi pensati bene, quelli che restano oltre le feste e costruiscono uno stile personale, silenzioso, consapevole. #FashionPills

Fashion Pills: Lunedì e Marella ART.365 secondo la visione di Gabrielle Caunesil

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(Credits: courtesy of press office)

Marella inaugura la festive season con una capsule Selected By firmata da Gabrielle Caunesil, che intreccia il suo stile francese all’eleganza sartoriale dell’ART.365. Gli scatti ambientati nella sua casa sul Lago Maggiore rivelano una femminilità naturale, pulita, mai costruita.

La palette alterna bianco e nero iconici a un rosso vibrante da holiday season e a un castagna caldo, mentre fiocchi oversize e dettagli dorati accendono la silhouette. Una collezione pensata per fluire con grazia dalle feste alla nuova stagione PE26.

Gabrielle, parigina con un percorso internazionale tra moda, beauty e interior, porta in questa capsule il suo sguardo contemporaneo e raffinato. #MarellaVibes

Fashion Pills: martedì e la pelle, il carattere e la sostanza di VEIGA MILANO 

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(Credits: courtesy of press office)

C’è qualcosa di sorprendentemente onesto in Veiga Milano: niente fronzoli, solo pelle lavorata come si deve, tra Toscana e Veneto, dove l’artigianalità non è storytelling ma pratica quotidiana.

Ida Antonelli costruisce un guardaroba essenziale fatto di nappa, suede, shearling e pellami certificati LWG, scelti con cura e pensati per durare più di una stagione.

Le linee sono pulite, contemporanee, senza pose: blazer che cadono bene, pantaloni che seguono il corpo senza irrigidirlo, mini e bomber che trovano quel punto d’equilibrio tra femminilità e presenza. La palette resta minimal, ma il su misura permette di giocare con nuance e dettagli senza perdere identità.

Un brand giovane ma lucidissimo: qualità silenziosa, lusso che non deve dimostrare nulla, capi che diventano immediatamente “propri”. Per chi cerca il Made in Italy autentico, questo nome è da tenere d’occhio. #GraziaApproved

Fashion Pills: Mercoledì e Tiffany & Co. Montenapoleone: il nuovo gioiello premiato dal Prix Versailles

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(Credits: courtesy of press office)

La boutique Tiffany & Co. di Via Montenapoleone conquista il titolo di World’s Most Beautiful Emporium 2025, il massimo riconoscimento del Prix Versailles.

Un premio che celebra non solo l’eleganza dello store, ma la capacità della Maison di trasformare Palazzo Taverna — capolavoro neoclassico del 1835 — in un luogo di pura meraviglia.

La facciata, con le lunette in vetro firmate Venini da un disegno di Gio Ponti e le vetrine ispirate a Michelangelo Pistoletto, intreccia heritage italiano e spirito artistico internazionale.

Con oltre 1.200 metri quadrati, è lo store Tiffany più grande d’Europa: un percorso immersivo curato da Peter Marino, dove arte, architettura e alta gioielleria dialogano senza sforzo.

All’interno, opere di Pistoletto, Fischer, Arsham e Schnabel accompagnano i visitatori dalla High Jewelry alle icone della Maison, fino agli spazi dedicati a Elsa Peretti e all’universo All About Love. Una scala di vetro scolpita dalla luce, un patio con bar e sculture contemporanee completano l’esperienza.

Un luogo che non si limita a vendere gioielli, ma racconta quasi due secoli di storia Tiffany e il suo profondo legame con Milano. #TiffanyMilanoElegance

Fashion Pills: Giovedì e eleganza in altitudine con ALO Atelier

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(Credits: courtesy of press office)

ALO firma un nuovo capitolo con Atelier, la collezione luxury che fonde materiali nobili e spirito performance. Lana italiana, seta liquida e cashmere impalpabile costruiscono un guardaroba che scivola dall’après-ski alla sera con naturalezza assoluta.

Il Polar Star Ski Suit porta sulle piste un’estetica sofisticata, mentre il cashmere avvolge le notti davanti al camino e i set in seta diventano l’alleato perfetto per una cena romantica. Le nuance — Ivory, Pink Champagne, Alpine Cocoa, Oat Heather — compongono una palette vellutata, studiata per essere mixata in ogni contesto, ad ogni altitudine.

La capsule arricchisce anche il mondo accessori: nuove tonalità limited della ALO Bag Collection, l’esordio della Voyage Duffle in Luxe Suede e il primo ALO Classico Faux Fur Sandal.

Un concetto di lusso che guarda alla montagna ma conquista ovunque: perché con ALO Atelier il glamour non conosce stagioni. #AloAtelierLuxury

Fashion Pills: Venerdì e Castañer x Casilda... il romanticismo artigianale torna a brillare

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(Credits: courtesy of press office)

Castañer e Casilda se Casa rinnovano la loro unione con una collaborazione che celebra semplicità, materiali naturali e autenticità.

Dopo il successo del debutto 2022, la collezione cresce con cinque nuovi modelli e due famiglie inedite — rafia e jacquard di cotone — per un totale di undici proposte, disponibili dal 27 ottobre in boutique e online.

La capsule reinterpreta i codici iconici di Castañer in chiave bridal moderna: linee pulite, juta e rafia che raccontano una bellezza essenziale, pensata per donne che amano l’artigianalità vera e il fascino discreto dei dettagli.

La storia del brand risuona in ogni paio: dal primo laboratorio del 1927 alle celebri zeppe create negli anni ’70 con Yves Saint Laurent, fino a una rete globale di boutique che mantiene intatto il savoir-faire di quindici mani artigiane.

Casilda se Casa, nata dal progetto editoriale di Cristina Ruiz Montesinos, continua la sua missione: offrire ispirazione autentica e romantica alle spose contemporanee.

Una collaborazione che parla d’amore, radici e stile senza tempo. #CastanerLoveStories

Fashion Pills: Sabato e Mabina Gioielli x Federica Nargi: Roma diventa gioiello

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(Credits: courtesy of press office)

Mabina Gioielli dedica alla Città Eterna una collezione che è insieme omaggio, racconto e dichiarazione d’amore.

Roma nasce dallo stile di Federica Nargi e dal suo legame profondo con la capitale, trasformando architetture, luci e dettagli urbani in un unico modello di orecchini declinato in più varianti, tutte pensate per raccontare sfumature diverse di femminilità.

Le superfici rigate ricordano il travertino al tramonto, i pavé di zirconi catturano i riflessi delle fontane e delle facciate storiche, mentre le finiture in argento bianco o dorato evocano i contrasti della città: ombra e luce, tradizione e modernità, forza e grazia.

È una collezione che attinge al cuore di Roma e alla sua poesia quotidiana, trasformandola in un gesto prezioso. Un inno alle donne che vivono con intensità, portando con sé la loro luce — proprio come la città che le ispira. #MabinaRoma

Fashion Pills: Domenica e Arja Cajo con l’arte che si fa stoffa

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(Credits: courtesy of press office)

Arja Cajo debutta con un linguaggio tutto suo: quello in cui la fotografia diventa trama, colore, sensazione.

Viola Cajo De Cristoforis parte dalle sue immagini macro — petali, foglie, frammenti di natura — e le trasforma in stole morbide e luminose, realizzate in Modal e cachemire, interamente Made in Italy.

Il progetto racconta una femminilità autentica, inclusiva, fatta di piccoli gesti e grande sensibilità. L’atelier milanese Arja di Casa è più di uno spazio creativo: è un luogo di ascolto, incontri, workshop, dove la moda torna a essere relazione.

Alla dimensione artistica si affianca quella sostenibile: packaging riciclabile, materiali responsabili e la Foresta Arja Cajo in Tanzania, nata con Treedom, che ripopola le mangrovie e rimette al centro il legame con la natura.

Una collezione che non vuole “decorare”, ma avvicinare: un accessorio che diventa messaggio, carezza, appartenenza. #ArjaEssentials

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Vinted Second-hand Lifestyle: così l’Italia scopre l’usato oltre la moda

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Dalla tecnologia ai libri, dai vinili agli oggetti per la casa: la nuova ricerca Vinted-Atomik Research racconta un’Italia sempre più curiosa, consapevole e pronta a dare una seconda vita a tutto

Il second-hand non è più una tendenza passeggera né un’abitudine legata esclusivamente al guardaroba. In Italia sta diventando un vero e proprio stile di vita.

Questo è ciò che emerge dalla nuova ricerca di Vinted, realizzata con Atomik Research, che racconta un Paese sempre più maturo, aperto e disposto a dare valore agli oggetti pre-loved in ogni categoria, non solo nella moda.

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Credits: Courtesy of Press Office

Anche se il fashion continua a essere il punto di partenza e rimane il settore più scelto dagli italiani quando si tratta di vendere, il comportamento dei consumatori sta cambiando rapidamente. L’interesse infatti si sta spostando verso nuove aree, in particolare l’elettronica e l’intrattenimento, che oggi rappresentano alcuni dei comparti più dinamici dell’usato.

Second-hand : una nuova idea di valore

Una quota crescente di persone si dice infatti più propensa rispetto a un anno fa ad acquistare articoli di intrattenimento di seconda mano, come il mondo degli hobby, del collezionismo e degli oggetti per la casa. La tecnologia, poi, sta vivendo una vera accelerazione: console da gaming, tablet e smartphone sono tra i prodotti che gli italiani valutano con sempre maggiore convinzione quando cercano occasioni in ottime condizioni.

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Credits: Courtesy of Press Office

Questo cambiamento non nasce dal nulla. Dentro le case degli italiani, infatti, si nasconde un tesoro: più della metà della popolazione stima di possedere oggetti inutilizzati per un valore superiore ai 400 euro, mentre una persona su cinque ritiene di avere in casa beni che superano i 1.000 euro.

Non parliamo soltanto di capi appesi negli armadi, ma di un universo molto più variegato fatto di libri, vinili, piccoli elettrodomestici, dispositivi tecnologici, giochi, attrezzature sportive e pezzi da collezione, tutti pronti a vivere una seconda vita.

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Credits: Courtesy of Press Office

Consumatori più consapevoli, scelte più intelligenti

Secondo Eve Taraborrelli, Communications Manager Western Europe di Vinted, questa trasformazione testimonia un’evoluzione culturale profonda: «La ricerca mette in luce un’evoluzione che va oltre la moda. Gli utenti mostrano un crescente interesse verso tecnologia, intrattenimento, casa, hobby e sport. Vediamo un forte coinvolgimento su articoli come console da gaming, tablet, smartphone, vinili e piccoli dispositivi elettronici: un segnale di abitudini di consumo in trasformazione e di scelte sempre più intelligenti».

Il messaggio è chiaro: l’usato non è più un’alternativa “di ripiego”, ma diventa una scelta desiderabile, moderna e consapevole. Un gesto che unisce convenienza, sensibilità ambientale e attenzione al valore reale degli oggetti.

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It's jewelry time! Tory Burch ci racconta in esclusiva la sua linea gioielli

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Le ispirazioni, i consigli di stile, il supporto della comunità e la creazione di un distintivo Tory Burch look. Scoprite la nostra intervista con la designer e imprenditrice americana e la nuova linea di gioielli

Una cosa bella è una gioia per sempre. Lo diceva John Keats nel suo poema più famoso, Endimione, ed è questa frase che cita Tory Burch quando le chiediamo come mai, secondo lei, i gioielli sono così importanti per un look.

Non stupisce dunque che la stilista americana da questa stagione abbia deciso di rendere centrale il racconto su questi preziosi accessori dividendoli in sette pilastri creativi ognuno con una propria identità, ispirazione e simbolismo. Dal Double T, emblema di forza e simmetria che fa parte della linea ICON, ai charm più ironici e portafortuna come i FORGET ME NOT, i CURIOSITY e i GEMINI LINK, fino alle linee ispirate alla luna e alla dualità della vita come i MOONDANCE o ancora quelle più audaci e artistiche PIERCED e RUNWAY.

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Bracciali e orecchini della linea Icon, T-Double

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Gli orecchini della linea Moondance

«I gioielli sono degli accessori profondamente personali. Che si tratti di cimeli di famiglia o di un pezzo celebrativo, nel tempo si caricano di significato e di storia; il loro valore non ha nulla a che fare con il prezzo. Possono trasformare un look, oppure essere piuttosto discreti, qualcosa che si indossa solo per se stesse. Sono attratta da entrambe le idee — l’orecchino importante e la catenina impalpabile che scompare sulla pelle».

È così che si alternano le forme bold della linea PIERCED caratterizzate dell’iconico “pierced ring”, un dettaglio di culto tra le estimatrici del brand per la sua natura surreale e il potere che ha di rendere speciali le scarpe e gli abiti, e i più delicati FORGET ME NOT, che catturano lo spirito del fiore selvatico e la sua doppia anima, dolce e forte, simbolo d’un amore duraturo. E ancora l’incontro di ispirazioni vintage e contemporanee dei gioielli RUNWAY con la forza geometrica e lo stile senza tempo della linea ICON.

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La designer e imprenditrice Tory Burch

«L’ispirazione è sempre stata la parte facile, è la selezione quella più difficile», confessa la designer. «Le idee arrivano da ogni luogo e in abbondanza: arte, libri, musica, film… Più di ogni altra cosa, sono ispirata dalle donne. La loro complessità, la loro individualità, la loro inventiva — e sono donne che vivono ovunque, da New York a Shanghai e Milano».

Le donne per Burch sono da sempre il punto di partenza per tutto quello che fa. 

«La mia filosofia di design è la stessa per i gioielli, il prêt-à-porter, gli accessori, ogni categoria. Voglio creare pezzi che durino e che ispirino le donne a sperimentare la loro individualità e il loro stile; penso sempre a come posso aiutarle a sentirsi sicure e forti. Per quanto riguarda i gioielli, mi interessa mescolare idee vintage e moderne ed esplorarne le tecniche: cristalli incastonati a mano, resina anticata, elettroformatura, stampa 3D. Dedichiamo anche molto tempo ai materiali e alla costruzione, così ogni pezzo risulta straordinariamente leggero e portabile».

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Una collana della linea Curiosity

Questa visione così lucida, la costanza di coltivare un rapporto di fiducia con la propria clientela e la decisione di lasciare il ruolo di CEO dell’azienda per poter essere completamente libera di dedicarsi alla parte creativa del lavoro di designer da parte di Burch, hanno creato un effetto domino di recensioni positive e una vera e propria “social media frenzy”. Non c’è digital creator che non desideri di far parte del club delle Cool Girls di Tory Burch, e ogni sfilata è un successo di critica trasversale, dai media tradizionali ai nuovi commentatori online si parla addirittura di una Toryssaince, un Rinascimento in chiave Tory.

«La comunità faceva parte della mia visione fin dal primo giorno, dal design, alla cultura aziendale fino alla nostra Fondazione. Vedo il design come un dialogo — con il mio team, le persone che mi ispirano, gli artisti che creano le nostre collezioni e le donne che le indossano. Sono loro a dare vita al nostro lavoro e a conferirgli significato. Alla Tory Burch Foundation, la nostra rete di imprenditrici è la nostra più grande forza. Ogni giorno vediamo quanto sia potente quando si uniscono: si sostengono a vicenda, collaborano, diventano più sicure. Le loro attività prosperano, le loro possibilità si ampliano e continuano a supportarsi anche molto dopo la fine del programma».

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Alcuni accessori pensati per il momento dei regali che comprendono la linea Icon e quella Pierced

La prossima sfilata che presenterà la collezione per l’autunno-inverno 2026-27 è già attesa come uno dei momenti clou della New York Fashion Week, ma prima ci sono le feste di Natale per poter sperimentare gli abbinamenti à la Tory. E allora cosa indosserà Tory Burch? E che consigli darebbe alle sue clienti?

«Non pensarci troppo. Mescola alto e basso, vintage e nuovo, delicato e audace. La tua collezione di gioielli dovrebbe essere personale, non troppo curata o pensata.

Io indosserò un mix di pezzi classici e speciali — un cardigan in merino con la nostra gonna in velluto intrecciato e la Mini Kira Turnlock, oppure una giacca e dei pantaloni ricamati. Il mio approccio ai gioielli delle feste è sempre ‘more is more’! Amo i nostri orecchini con perle Moondance, gli orecchini Chain Wave, la collana con ciondoli pavé e gli anelli impilabili Forget Me Not».

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Grazia e Franciacorta celebrano la Festa del Cinema di Roma

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Grazia e Franciacorta celebrano il cinema italiano con una cena esclusiva al Bvlgari Hotel durante la Festa del Cinema di Roma

“La nostra missione come giornale e media partner della Festa del Cinema di Roma è quella di difendere i valori, il talento e la passione del cinema  internazionale“ cosi il direttore di Grazia Silvia Grilli ha ringraziato gli esclusivi invitati alla cena in onore del cinema italiano tenutasi sul roof top del Bvlgari hotel di Roma ad applaudirla molti dei protagonisti del settimanale che hanno brindato con calici di Franciacorta.

“É un vero piacere per me essere qui questa sera e brindare insieme a Grazia condividendo le emozioni autentiche racchiuse in ogni calice di Franciacorta” dice la Vice presidente del Consorzio Laura Gatti lanciando il primo brindisi della serata mentre in tavola vengono servite le prelibatezze dello chef stellato Niko Romito. Fusilloni con aragosta e gamberi rossi, rombo glassato con patate e prezzemolo e per finire le celebri Bombette alla crema. 

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Foto: Federico Caminiti

Il volto tv Caterina Balivo ha parlato fittamente a cena con l’amica Alessia Marcuzzi  presentatrice del nuovo reality show The Traitors in onda il 30 ottobre che vede tra i protagonisti anche il ballerino Giuseppe Giofrè impeccabile a cena con bomber in pelle e cravatta; l’attrice Nicoletta Romanoff, accompagnata dal marito Federico Alverà, raccontava dei successi del suo libro Come il tralcio alla vite apprezzato dal cantante Michele Bravi e dalla scrittrice Chiara Gamberale.

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Foto: Federico Caminiti

Inseparabili nella vita le amiche attrici Laura Chiatti e Michela Quattrociocche mentre la conduttrice della Festa del Cinema Ema Stokholma raccontava la sua esperienza in una veste insolita “Questo incarico di conduttrice mi ha permesso di vedere molti film ed apprezzare registi e attori poco conosciuti per me un esperienza unica e inaspettata”.

Dopo la cena gli invitati si sono ritrovati nella Bvlgari suite per il Karaoke: a cantare i classici della canzone italiana una scatenata Ludovica Pagani che insieme a Caterina Balivo e Alessia Marcuzzi  hanno intonato a squarciagola il successo di Sal Da Vinci Rossetto e caffè mentre un timido Michele Bravi ha stregato tutti con le armonie del suo successo Diario degli errori.