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Moda

Milano Moda Uomo: il “best of” della fashion week targata Autunno Inverno 2023

Milano Moda Uomo: il “best of” della fashion week targata Autunno Inverno 2023

foto di Marilina Curci Marilina Curci — 18 Gennaio 2023
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Sfilate, nuove tendenze, eventi e tanto altro. Tutto quello che c’è da sapere sulla settimana della moda maschile andata in scena a Milano. 

Gli addetti ai lavori l’hanno ribattezzata “la stagione della semplificazione”. E in effetti le collezioni Autunno Inverno 2023 presentate a Milano Moda Uomo hanno mostrato un intento comune: quello di ripartire dalle basi.

Intento che è stato chiaro sin dall’inizio della kermesse con la sfilata di Gucci - la prima senza Alessandro Michele - a inaugurare il calendario della quattro giorni di show, presentazioni ed eventi. In molti si sono chiesti cosa sarebbe successo alla griffe dalla doppia G, dopo il fulmineo e inatteso divorzio dall’ex direttore creativo.

La risposta - seppur non esaustiva - è arrivata in passerella con una collezione a cura del team creativo interno, incentrata sugli archetipi del guardaroba. 

gucci-senza-alessandro-michele

Via le stampe variopinte, via le stratificazioni scenografiche, via qualsiasi orpello. Al loro posto sono arrivati capispalla dalle linee minimal, pantaloni sartoriali, t-shirt e jeans delavé. Il glamour è ancora onnipresente - sia chiaro - ma tutto è più essenziale, semplificato, pulito. «Al centro c’è l’idea di come l’individuo scelga di indossare un capo o un accessorio con personalità e attitudine proprie» si legge nel comunicato stampa.

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Anche da Prada non c’è spazio per il superfluo. «Nei momenti seri bisogna fare il proprio lavoro, essere responsabili, non c'è spazio per inutile creatività», ha dichiarato Miuccia Prada, dopo il defilé della collezione uomo disegnata insieme a Raf Simons.

«Noi parliamo sempre di realtà. Come stilisti siamo molto attenti a ciò che accade nel mondo, ai problemi e alle difficoltà. Questa collezione è la nostra reazione a un momento storico complicato. Abbiamo lavorato con onestà alla creazione di abiti utili per le persone, che rappresentino la nostra idea della realtà odierna».

Riflessioni che si sono tradotte in completi formali portati a pelle, parka che si allungano sotto il polpaccio ed eccentriche - ma rigorosissime - tuniche in camoscio, indossate sui classici pantaloni neri.

Dolce-Gabbana-sfilata

È un ritorno alle origini quello di Dolce & Gabbana. «Avevamo voglia di tornare al DNA - hanno spiegato i due designer - perché in questo momento abbiamo gli occhi così pieni di immagini che ci siamo detti: facciamo ciò che siamo, togliendo tutto».

Il nero, protagonista quasi assoluto della collezione, delinea i capispalla dal gusto ‘90s, gli iconici abiti sartoriali, i corsetti vintage e le maglie fatte a mano.

fendi-flipper

Fendi ha puntato su un «classicismo rivoluzionario», portando in scena nella sede milanese della maison - trasformata per l’occasione in un gigantesco flipper - completi leisure in cashmere a costine, poncho, gilet in maglia che lasciano intravedere le spalle, pantaloni fluidi e camicie destrutturate.

Un concentrato di «comfort raffinato, opulenza quotidiana ed eleganza dell’inatteso», per usare le parole di Silvia Venturini Fendi. Immancabili gli accessori, dalle borse - in primis la celebre Baguette rivisitata in modo inedito - ai gioielli con il nuovo motivo FENDI Shadow.

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Si è parlato di classicismo pure da Armani. Re Giorgio però ha tenuto a precisare che «non si è conservatori se ci si veste bene. Se ti siedi a un tavolo importante devi essere vestito bene. Per essere conservatori occorre molto di più: ma quel sentimento non mi appartiene».

Il suo è più che altro un invito a rallentare, che si esprime sotto forma di silhouette distese enfatizzate da soffici velluti, cashmere double e bouclé. «Mi piace pensare alla Milano dei vecchi palazzi, degli atri, dei giardini che si intravedono. Quello che mi ispira nel mio lavoro è il mio ufficio, la mia zona, e credo che tutti abbiano bisogno di recuperare questo sentimento».

giorgio-armani

A chiudere lo show, una scena che difficilmente dimenticheremo: cinque coppie di innamorati in abito da sera hanno solcato la catwalk sulle note di Ludovico Einaudi. «È stata una scelta precisa perché si parla di uomini e donne che si vogliono bene, che si amano».

Ma i momenti degni di nota che la fashion week ci ha regalato sono stati davvero tanti. Per scoprire tutti gli highlights e le novità del menswear per la prossima stagione fredda, sfogliate la gallery!

Milano Moda Uomo: il meglio delle collezioni Autunno Inverno 2023

  • 1 Etro Prima prova sulla passerella maschile di Etro per Marco De Vincenzo. Il direttore creativo della maison si è concentrato sulla materia fondante della moda, il tessuto, per dar vita a una serie di pezzi concepiti per stimolare sia la vista che il tatto. Esempio ne sono i maglioni dalle lavorazioni tridimensionali, i blouson in tessuto tappezzeria, i completi sartoriali che ricordano tende o tovaglie.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 7 Moschino Da Moschino a farla da padrone è stato il tailoring, ovviamente rivisitato alla maniera di Jeremy Scott. Lo stilista ha scomposto e ricreato i codici dell’abbigliamento sartoriale maschile declinandoli sotto forma di completi ottenuti da ritagli di stoffe da sarto e cartamodelli, cappotti e blazer patchwork ma anche etichette in stile rétro Savile Row e disegni in gesso trompe l’oeil.

    Credits: Courtesy of Press Office/Giampaolo Sgura
  • 3 Canali-2 Realizzare capolavori sartoriali di eccezionale vestibilità e comfort è l’intento che guida Canali da oltre 85 anni. L’azienda a conduzione familiare giunta alla terza generazione ha messo in scena una scenografica performance al Salone dei Tessuti per presentare la nuova collezione uomo, frutto di una costante evoluzione stilistica tra innovazione e know how artigianale.

    Courtesy of Press Office/Lucas Possiede & Davide Frandi
  • 2 MSGM Massimo Giorgetti ci riporta tra i banchi di scuola. Non si tratta però di una scuola qualsiasi, ma della "Dreamers University” di MSGM, un luogo popolato da giovani sognatori che indossano varsity jacket e maglioni di cashmere, pantaloni gessati e cravatte regimental, felpe con le toppe e mocassini bicolore. «Cinque anni fa ho sfilato alla Statale, stavolta al Politecnico e ci potrebbe essere una nuova puntata in un'altra università perché - ha spiegato lo stilista - sono ossessionato dalla gioventù, dal momento in cui si formano le personalità e questa collezione fotografa il momento in cui un ragazzo deve decidere cosa fare di sé».

    Credits: milanofashionweek.cameramoda.it
  • 4 Boglioli-©vittoriolafata-0380 «Crediamo che tra moda e arte fotografica ci sia un legame, sono due realtà che si uniscono per dare vita a molteplici storie, storie uniche e dal forte valore artistico». Queste le parole di Francesco Russo, CEO Boglioli in occasione della presentazione delle nuove collezioni uomo e donna a Palazzo Reale. Il brand sartoriale made in Italy è partner ufficiale della mostra fotografica di Vincent Peters allestita negli spazi del museo e ha tratto ispirazione proprio da alcuni ritratti del rinomato artista per mettere a punto un guardaroba versatile e contemporaneo, fatto per chiama testare i confini tra formalità e informalità

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 5 Dean-Caten-Steven-Klein-Dan-Caten_3 E a proposito di fotografia, i gemelli Caten a capo di Dsquared2 hanno celebrato il lancio della monografia di Steven Klein edita da Phaidon con un cocktail ad alto tasso di celebs nel loro store di Porta Nuova. Il fotografo di culto, in quasi trent’anni di carriera ha contribuito a ridefinire i canoni della fotografia di moda (e non solo), immortalando icone del calibro di Madonna, Brad Pitt e Tom Ford.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 6 Dsquared2-FW23-22 Il duo creativo canadese è stato protagonista - come di consueto - anche sulla catwalk con una collezione che indaga, scompone e rimette insieme gli stereotipi tipicamente adolescenziali. Ci sono il geek, l'atleta, il goth, l'emo, la femme, tutti rielaborati nel segno della massima libertà d’espressione.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 8 JW-Anderson-2 Ridurre, comprimere, condensare: sono questi gli assunti che hanno portato JW Anderson a portare sulla catwalk - sempre con la sua consueta irriverenza - libera dal superfluo ma allo stesso tempo rassicurante, accogliente, in grado di evocare ricordi autentici e puerili attraverso coniglietti stampati, volant e calzature nate dalla collaborazione con Wellipets, i famosi wellingtons a forma di rana ai piedi di tutti i bambini inglesi, resi celebri dalla Principessa Diana, che li faceva indossare ai suoi figli.

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  • Models@BrunelloCucinelli-FW23-MMFW_181 La ricerca di un equilibrio tra riferimenti, proporzioni e stile guida l’Autunno Inverno 2023 firmato Brunello Cucinelli. Ogni look è apparso caratterizzato da un capo principale: un cappotto sartoriale in cashmere, una speciale maglia fatta ai ferri, un abito in un tessuto prezioso. Elementi da cui partire per costruire ensemble armoniosi e raffinati.

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  • 9 K-Way-FW23-38 K-Way ha portato nella capitale meneghina un angolo di Parigi ricostruendo all’interno del nuovo Basic Village lo scenario in cui 58 anni fa nacque l’antipioggia per eccellenza. Più che una sfilata, una rievocazione del momento in cui il giovane imprenditore Léon-Claude Duhamel, tra le seggiole bianche e verdi intrecciate e i tavolini tondi con il piano in marmo del Café de la Paix, ebbe l’idea di creare la rivoluzionaria giacca impacchettabile.

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  • 10 IUTER_FW23_LOOK8-A Alcuni performer a bordo dei loro destrieri metallici ricoperti di fibra di carbonio sono stati i protagonisti dello show targato IUTER. Il brand milanese indipendente fondato nel 2002 ha messo in mostra un audace mix di consapevolezza, tecnica e incoscienza - maturato in vent’anni di strada - che ha trovato concreta espressione in giacche racing in pelle con ricami e patch intarsiate, capi in denim e tessuto tecnico, puffer con logo all over e pezzi di ispirazione workwear.

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  • 11 Missoni È un guardaroba fatto di silhouette sciolte che accompagnano con naturalezza i movimenti, quello messo a punto da Missoni. A rappresentare alla perfezione questo mindset all’insegna del comfort e della trasversalità, il cardigan in maglia, in cui si intersecano forme, pattern e colori.

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  • 12 RITOS-@-10-CC_Set-up_03_ph-Ludovica-Arcero_Say-Who Si chiama RITOS - acronimo che sta per (R)evolution Is The Only Solution - il nuovo progetto di Stefano Seletti. Il direttore creativo dell’azienda di design conosciuta per il suo stile pop e fuori dagli schemi, ha presentato negli spazi di 10 Corso Como la sua linea d’abbigliamento gender free prodotta artigianalmente in Italia. Al centro ci sono i tessuti, tutti provenienti dal mondo dell’interior: i materiali tradizionalmente usati per rivestire divani e sedute si trasformano in giacche, t-shirt, felpe e pantaloni che sono un inno alla libertà d’espressione.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 17 Bonsai_FW24_4 La prima cosa che colpisce della collezione del brand bolognese BONSAI sono le stampe: lo sfumato nei toni del tramonto, il motivo su organza che ricorda il brillio delle onde al sole, i pattern cangianti degli inserti di lurex. L’ispirazione viene dal mare d’inverno che «è tempesta, è profondo, impetuoso, è movimento, forme e volume». L’elemento della salsedine diventa leitmotiv e trova spazio negli accessori fatti di sale, dalle borse agli orecchini logati, fino agli occhiali.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 13 Luca-Larenza-FW23-24_2-@Antonino-Cafiero Luca Larenza ha scelto l’attore Francesco Serpico come interprete della sua visione fra tradizione sartoriale e streetwear contemporaneo. Tra i key piece della nuova collezione - presentata a Milano insieme alla linea homewear di ceramiche realizzate a mano - il dolcevita patchwork a spalla scesa realizzato con punti alternati e declinato in una palette all’insegna della «dissonanza cromatica», per usare le parole dello stilista casertano.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 14 Loverboy_AW23_runway_look_16 Realizzare abiti che possano essere indossati da chiunque e in qualsiasi modo immaginabile è la mission portata avanti da oltre otto anni da LOVERBOY, brand londinese guidato da Charles Jeffrey che ha debuttato nella capitale milanese con una collezione ispirata alle opere di John Byrne. I riferimenti al mondo surreale del drammaturgo scozzese sono ben visibili nella maglieria a motivo fairisle, nei tweed e nelle stampe che impreziosiscono capispalla e completi.

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  • 15 Dhruv-Kapoor-m-F23-019 Audaci giochi di proporzioni e un’ampia gamma di tessuti (in parte riciclati e in parte recuperati) sono le costanti del lavoro di Dhruv Kapoor, indubbiamente tra i nomi più interessanti del panorama emergente internazionale. Fresco della partecipazione a Pitti nell’ambito del progetto S|Style dedicato alla moda sostenibile, lo stilista indiano è approdato a Milano per svelare la sua nuova collezione “The Embracer”, un invito a «nutrire la nostra individualità e il nostro io più profondo con un amore incondizionato» che si traduce in un mix di colori, motivi, tagli sartoriali asimmetrici e volumi oversize.

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  • 16 VALEXTRA-6341 Sono destinati a diventare un must have assoluto gli zaini monospalla di Valextra. Pensati per unire funzionalità e libertà di movimento in ambito business e privato, mantengono intatta quell’attitudine milanese che da sempre contraddistingue il marchio.

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  • 18 Harmont&Blaine_FW23-(2) Colore, comfort, creatività: sono questi gli elementi su cui Harmont & Blaine ha lavorato per disegnare i capi della nuova collezione. Concepiti per accompagnare il passaggio tra le diverse stagioni e occasioni d’uso, testimoniano il connubio costante tra eccellenza e innovazione portato avanti dall’azienda del Bassotto.

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  • 19 Lardini Debutto in grande stile alla Milano Fashion Week per Lardini, che ha lanciato la nuova collezione con un party esclusivo a Palazzo Mezzanotte. “Evolving Elegance” è il concetto alla base di questo nuovo capitolo del brand, scandito da un processo di rinnovamento che mantiene inalterata la narrazione di un gusto e di una raffinatezza che gli appartengono da sempre, ma che oggi conoscono nuove forme e formule.

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  • 20 Moorer-23-01-Uomo-1007 L’outerwear è da sempre il core business di MooRER. Ma attorno a questo item il brand veronese ha costruito un nuovo menswear dall’inclinazione versatile e contemporanea che spazia dalla maglieria al denim, dalle tee alle scarpe, con total-look che si adattano perfettamente a contesti eleganti ma anche alla praticità della città.

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  • 21 Neil-Barrett Neil Barrett parte dal guardaroba reale, ossia dalle divise inconsce e subconsce della vita quotidiana per le sue “subculture uniforms”. Lo stilista ha attinto all’estetica dei gruppi e delle subculture giovanili - dal post punk alla new wave - per elevare e intensificare i capisaldi del vestire maschile: le maglie Fair Isle vengono distorte e trasformate, le camicie sono rielaborate come capispalla, i tracksuit vengono combinati con gli smoking per creare un contrastante senso di lusso.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 22 AVIRL_8790_Image Un caleidoscopio di toni psichedelici delinea l’immaginario di Avril 8790, brand di maglieria dal DNA sperimentale che - non a caso - ha scelto la House of Ronin, casa Milanese della cultura giapponese, per mostrare le nuove proposte targate Autunno Inverno 2023. Un contesto che racconta la connessione tra due angoli opposti del pianeta, il Giappone e la California, perfetta rappresentazione dell’ossimoro estetico che domina la collezione.

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  • 22 SIMON-CRACKER_FW2324_LOOK004 Il punk nella sua accezione originaria fa da propulsore alle creazioni targate Simon Cracker. L’anticonformismo, la fuga dalle uniformi e dal pensiero ortodosso, la provocazione prendono la forma di abiti sartoriali incrostati di silicone, cappotti creati con coperte fatte a mano, maglieria che nasce da scarti e prove di lavorazione, camicie bianche con colletti alla Peter Pan colorati di vernice spray. Il brand si è avvalso della collaborazione di Jamie Reid, artista, anarchico e Art Director dei Sex Pistols, che ha donato alcuni capi del suo brand Ragged Kingdom, e della designer di maglieria Gaia Segattini con il suo brand sostenibile Knotwear.

    Credits: Courtesy of Press Office/Nicola Biscaro
  • 23 Colmar Porta la firma di Yosuke Aizawa la collezione Revolution di Colmar Original. Lo stilista giapponese ha siglato un accordo per disegnare la linea più ricercata e d’alta gamma del marchio monzese. A unire i mondi di Aizawa e Colmar, la comune passione per l’outdoor, il know how radicato su materiali performanti, il gusto raffinato e deciso in grado di coniugare funzionalità ed eleganza.

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  • 24 Sestini Non un semplice must have ma un accessorio “necessario”. Per Carlo Sestini, giovane fondatore del brand artigianale Sestini Eyewear, gli occhiali da sole sono un affare molto serio. Il suo marchio nato nel 2020 è scandito da una ricerca costante, in termini di estetica quanto di sostenibilità.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 25 Slowear-Zanone-La-Tigre La capsule collection Zanone La Tigre, nata dalla collaborazione tra il marchio Zanone e lo studio autoriale di graphic design milanese riconosciuto a livello internazionale, è una delle novità proposte da Slowear Venezia, il concept retail multimarca che include oltre al brand di maglieria di lusso, anche Incotex, Montedoro e Glanshirt specializzati rispettivamente in pantaloni, capispalla e camicie.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 26 Woolrich-FW-23-13 È una vera e propria una “Guide to Winter” quella ideata da Woolrich, che ha messo a segno una serie di capi funzionali e autentici perfetti per comporre un guardaroba versatile che consenta di affrontare qualsiasi condizione atmosferica.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 27 Valstar_Ph-Credit_Manuel-Bifari-(56) Strizzano l’occhio alla GenZ le nuove proposte di Valstar, presentate con un evento speciale al Camparino in Galleria, punto di riferimento per l’aperitivo milanese nel cuore pulsante della capitale italiana della moda. La casa di moda maschile di lusso per la prossima stagione fredda punta tutto su eleganza e funzionalità con field jacket e giubbotti in suede arricchiti da tasche, colli in montone e stampe.

    Credits: Courtesy of Press Office/Manuel Bifari
  • 28 Ten-C-Skye-Ten-Anorak Lo SKYE TEN ANORAK è uno dei due capi realizzati in occasione della settimana della moda da Ten C e 10 Corso Como. La speciale capsule collection in limited edition si compone di alcuni pezzi iconici del brand del gruppo Veneto FGF INDUSTRY SPA guidato da Enzo Fusco, personalizzati con una stampa all over ispirata al logo del celebre concept store.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • 29 Kiton
    Kiton ha svelato la nuova collezione con un evento al Dazio di Piazza Sempione. Colore dominante del setting il rosso, chiaro rimando al Red Dot, il segno grafico ricamato su tutti i capi divenuto emblema dei valori del marchio napoletano: tradizione, artigianalità, qualità, ricerca e innovazione.

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  • 30 KB_HONG_008_FW23M Presenza fissa nel calendario della kermesse meneghina da diverse stagioni, KB Hong - il brand cinese dedicato al menswear d’alta gamma di proprietà del gruppo K-BOXING - ha fatto sfilare il suo “gentleman rivoluzionario”. Il suo guardaroba è business casual, fatto di pezzi sartoriali dalla vestibilità rilassata in cui si fondono Oriente e Occidente. Esempio eclatante di questo concept è il classico colletto cinese, che viene abbinato a pantaloni a gamba larga o applicato a giacche strette in vita.

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  • PT-Torino_PT-ProgressiveTalents_MFW_Chapter-III_3 PT Torino ha presentato nello spazio multidisciplinare Maka Loft il nuovo capitolo di Progressive Talents, il percorso creativo e concetto ispiratore dal quale prendono vita le collezioni menswear e womenswear. Stavolta a essere coinvolti sono stati tre artisti della scena musicale berlinese - il produttore di musica elettronica e DJ irlandese Mano Le Tough e gli italiani Z.I.P.P.O e Manuela Mannarini, in arte Yas Reven - chiamati a raccontare e indagare il significato dell'essere "progressivi", ossia liberi e indipendenti, manifesto concreto della visione fluida e contemporanea alla base dello stile del marchio.

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