Gucci: 5 highlights dalla sfilata Autunno Inverno 2025-26


Riflettori puntati su Gucci nella prima giornata di Milano Fashion Week. Il brand del gruppo Kering - orfano della direzione creativa dopo l’uscita di Sabato de Sarno - ha inaugurato il calendario di sfilate meneghine con uno show co-ed dall’emblematico titolo “Continuum”.
Firmata dall’ufficio stile, la collezione Autunno Inverno 2025-26 ha reso omaggio all’universo della griffe fiorentina, ai suoi codici e al savoir faire che l’hanno caratterizzata sin dagli albori.
Un tributo apparso chiaro già dal teaser pubblicato sui canali social ufficiali alla vigilia della passerella: protagonista, l’iconico morsetto. Il più riconoscibile dei motivi Gucci ha fatto da leitmotiv a gran parte dei look, presentati sulle note del pluripremiato compositore Justin Hurwitz e coronati dall’uscita finale del team creativo al completo.
Ma procediamo con ordine. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul défilé più atteso di oggi.
1. L’allestimento della sfilata

Una lunga passerella laccata di verde scuro a forma di doppia G intrecciata - emblema del fondatore Guccio Gucci, che celebra quest’anno il suo cinquantesimo anniversario - incorniciata da un sontuoso tendaggio negli stessi toni dai rimandi quasi lynchiani ha fatto da set allo show, traghettando i presenti in un’atmosfera da pellicola hollywoodiana. A rendere ancora più suggestivo l’allestimento, la colonna sonora realizzata appositamente dal compositore premio Oscar Justin Hurwitz ed eseguita, sotto la sua direzione, da un’orchestra dal vivo.
2. La collezione Gucci Autunno Inverno 2025-26

«Il mondo di Gucci è sempre stato cinematografico per natura con oggetti realizzati sia per uomini che per donne, stilizzati e sontuosi, pensati per esaltare la personalità e adattarsi a chi li indossa». La nota diffusa alla stampa a margine della sfilata ha trovato riscontro nelle pellicce dal gusto retrò e nei completi perfettamente proporzionati, nelle linee sinuose degli abiti sottoveste, negli spolverini dalle spalle strutturate, nelle camicie in mohair pettinato. Un dialogo tra rigore e fluidità enfatizzato dalla palette cromatica che spazia dalla scala dei grigi alle gradazioni più intense del viola, dal nero assoluto al verde, dal marrone al rosa confetto.
3. Il morsetto

Declinato in versione maxi o mini, il morsetto diventa gioiello, cintura, elemento decorativo, trovando la sua espressione più naturale nella pelletteria. A partire dalla classica borsa Horsebit 1955 - nata esattamente settant’anni fa e ora rieditata con una struttura ultra-soft - insieme alle nuovissime borse a spalla morbide e alla Gucci Siena con chiusura a scatto.
4. Il finale con il team creativo in passerella

Mentre prosegue, incessante, il “toto nomi” su chi prenderà il timone della maison - secondo i rumors l’annuncio sarebbe imminente - a prendere gli applausi a fine sfilata è stato tutto il team creativo interno, cui va il merito di aver messo a punto una collezione coerente e ben costruita, sinergia perfetta di passato e presente. Con un occhio ben puntato al futuro.
5. Le celeb in front row

Tanti i volti noti presenti in front row, dal campione mondiale del tennis Jannik Sinner all’attrice Julia Garner, fino al rapper romano Tony Effe. E poi Jenny Walton, Jessica Chastain, Lee Jung-jae - il celebre “giocatore 001” di Squid Game - e la top model Romee Strijd. E ancora, Kim Seok-jin - al secolo Jin, artista e membro della k-pop band BTS - e l’attore e cantante cinese Xiao Zhan.
Credits: Courtesy of Press Office/Getty Images
© Riproduzione riservata