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Moda

It’s back! La City di Balenciaga è (di nuovo) la borsa del momento

It's back! La City di Balenciaga è (di nuovo) la borsa del momento

foto di Chiara Da Col Chiara Da Col — 20 Maggio 2022
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La borsa culto dei primi anni 2000 è tornata. Vi raccontiamo com'è nata e perché è così speciale la City ideata da Nicolas Ghesquière

Correva l'anno 2001, da Balenciaga era approdato quattro anni prima un ragazzo di nome Nicolas Ghesquière, appena 25enne ma già capace di distinguersi e con una serie di intuizione nel cassetto, pronte a cambiare il destino di una casa di moda che faceva fatica a brillare. A giocare un ruolo chiave in questa missione, una "semplice" borsa, come spesso succede nel mondo della moda, dove il comparto "bag" riesce a trainare le sorti (e i fatturati) di un brand.

Nei primi anni 2000 nasceva Le Dix Motorcycle Bag, la prima versione di quella che è diventata negli anni la grande serie, una nuova borsa destinata a far parlare nel ruolo di oggetto del desiderio.

Una borsa apparentemente anonima per un momento storico che vedeva affermarsi in modo inarrestabile il Monogram LV di Louis Vuitton o le GG di Gucci. Per Balenciaga niente loghi visibili, stampati o fibbie che ne prendevano la forma in modo massiccio e imponente. Una serie di borchie senza punta, piatte e semplici, e una zip sul davanti, contenente un piccolo specchietto estraibile.

Basti dire che del risultato e del suo successo, ne stiamo parlando ancora oggi. Niente male per un accessorio che, inizialmente, il management dell'azienda non voleva nemmeno produrre...



La prima "it-bag" amata (per fortuna) dalle star

Buona parte della fortuna di questa borsa l'hanno fatta senza dubbio le celebrities, e non solo perché è stata vista al braccio delle più amate icone di stile (c'è chi ne aveva di più e chi di meno, specifichiamo) dell'epoca.
Pare infatti che fu proprio una manciata di selezionatissime star e addette ai lavori a permettere la realizzazione di questa borsa: Nicolas Ghesquiere, per convincere il brand a produrla, fece realizzare 25 prototipi e li inviò ad alcuni nomi noti. Emmanuelle Alt, Carine Roitfeld, Kate Moss e le altre fortunate decretarono il successo del primo modello, ritenuto "troppo leggero, morbido e privo di struttura" dai vertici Balenciaga.

Alle 25 fortunate iniziano ad aggiungersi tante altre note "Balenciaga addicted": Sienna Miller, Kate Moss, Nicky Hilton e Nicole Richie, che hanno dato prova di possederne parecchie varianti in termini di colore, dimensioni e modello. Con loro anche Chiara Ferragni, fan del brand dagli esordi del blog The Blonde Salad, nel quale si contano decine e decine di look e di modelli diversi.

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Da sinistra: Kate Moss - Sienna Miller (anche nelle foto seguenti). Credits: Getty Images

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Nicole Richie con tre modelli in colori diversi. Credits: Getty Images

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Da sinistra: Nicole Richie - Cameron Diaz - Jessica Alba. Credits: Getty Images

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Alcuni look di Chiara Ferragni. Credits: Instagram


Com'è fatta

Facciamo subito una precisazione: la Balenciaga, come la sentiamo chiamare dai tempi, non è una sola. Ci sono le prime City e First, le più viste e ambite, ma ci sono anche le varianti mini a tracolla; c'è la Part-time, dalla forma più rettangolare rispetto alla City classica. C'è la Day, che ricorda un secchiello e ha un unico manico.

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Dopo il primo lancio, iniziano gli abbellimenti vari ed eventuali: le borchie si fanno più grandi e ricordano l'aspetto dei ditali da cucito. Ci sono dal finish argento oppure oro e, verso il tramonto della collaborazione tra Ghesquiere e il brand, compare anche la variante con borchie ricoperte in pelle ton sur ton. Nella gamma dei colori non ci addentriamo nemmeno, vasta e originale com'era.

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Ma cosa ha fatto breccia nel cuore delle 25 elette prima e di tante altre acquirenti poi? Nel 2011, a dieci anni dal lancio, durante un'intervista a WWD venne chiesto a Ghesquiere come interpretava il grande successo di questa borsa. "Nessun logo, leggera, pratica. E ha qualcosa che richiama il vintage." rispose il designer - "Le donne devono aver pensato che fosse un accessorio che hanno sempre avuto: ha un aspetto nuovo e fresco, ma allo stesso tempo vecchio e amichevole". Inoltre, aggiunse, all'epoca le sue collezioni spopolavano e la parte di accessori, le borse soprattutto, erano sicuramente la cosa più accessibile per acquistare in un attimo lo status di Balenciaga girl.

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Sopra: Nicolas Ghesquière con Anna Wintour nel 2006. Credits: Getty Images


Dove comprarla oggi

A renderla ancora più speciale c'è sicuramente il fatto che è impossibile acquistarla nuova. O almeno, non è possibile trovarla entrando in una qualsiasi boutique del marchio perché negli anni è stata rivisitata, ridisegnata e insomma, non è più "quella di una volta". Nelle boutique Balenciaga oggi si trovano dei modelli ispirati all'icona del passato, come la versione a mezzaluna Cagole, con specchietto a forma di cuore, o la Neo Classic, che la riprende in modo più fedele ma più rigido a livello di struttura.

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Sopra, da sinistra, i modelli Cagole e Neo Classic. Credits: Getty Images


Ma averne una non è impossibile: sui siti di reseller più noti, da The Vintage Bar e Vestiare Collective fino a Vinted per modelli usati (talvolta pochissimo), allenando bene l'occhio sui dettagli originali per evitare spiacevoli sorprese, a YOOX che ogni tanto ne aggiunge qualcuna in selezione, trovare un modello della vostra City preferita non sarà un'impresa complicata.

© Riproduzione riservata

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