Non solo mare, cactus e vento: per un weekend Lanzarote si è messa "in tiro" per un occasione speciale, la seconda edizione della sua fashion week.
Pensi a Lanzarote e immagini scenari quasi "lunari": paesaggio brullo, la terra grigio-nera, eredità della sua natura vulcanica, battuta dal vento forte, i cactus che "puntellano" il paesaggio di verde, il mare all'orizzonte.
Ma per un weekend l'isola ha smesso i suoi panni di location "selvaggia" e ha indossato quelli più modaioli: l'occasione era festeggiare la seconda edizione della Lanzarote Fashion Week, una due giorni di moda e designer dedicati alla perla della Canarie.
Due giorni, 4 location e 3 fashion events oraganizzati per rendere omaggio al legame forte tra moda e natura. E infatti proprio alcuni hotspots speciali dell'isola hanno fatto da sfondo alla sfilate.
Luoghi che, anche da turisti, è bene segnarsi in agenda in caso di una "capatina" sull'isola.

(MIAC, il Museo Internacional de Arte Contemporàneo)
Il primo è stato il MIAC, il Museo Internacional de Arte Contemporàneo, situato all'interno del Castillo de San Joséis, fortezza costruita tra il 1776 e il 1779 e trasformata due secoli dopo in collezione permanente di artisti contemporanei dell'isola e non solo (qui ci sono state anche opere di Picasso e Mirò).
Il MIAC ha ospitato lo show di 5 designer locali che hanno presentato le loro collezioni: Oswaldo Machín, stilista di abiti da sposa e da cerimonia, María Cao attenta alle tematiche ambientali con la sua capsule di pezzi ispirati alla Madre Terra, Azu Vilas "hat designer" e i suoi cappelli, Mosego by Monica Serantes e le sue collane plastron originali e "statemenet" e infine Margarita Pérez con il suo marchio “margamod” sostenibile ed eco.

(Il designer Oswaldo Machín con le sue creazioni)
Il secondo giorno è stato il momento di scoprire i designer emergenti che hanno fatto di Lanzatote la loro "culla artistica". La location scelta è stata la Casa Museo del Campesino, in omaggio alla natura "contadina" dell'isola.
Nella corte dell' "hacienda", intonacata di bianco e circondata dalla terra nera dell'isola e da grandi cactus e palme, trovano posto piccole e selezionate realtà locali che vendono prodotti del luogo.

(La Casa Museo del Campesino)
Proprio qui hanno sfilato le coloratissime creazioni in seta di Ángel Cabrera, i costumi femminilissimi di Macaronesia e i completi e le jumpsuit dal taglio minimal e ispirazione "utility" della giovane (classe 1986) Raquel Melián.

(Uno dei look dello show di Raquel Melián)
In attesa del grande evento finale, abbiamo approfittato per visitare uno dei luoghi simbolo di Lanzarote: il Jardin de Cactus.
Questo giardino è l’ultima opera realizzata dall'artista César Manrique sull’isola e raccoglie più di 1.400 specie di cactus provenienti da tutto il mondo. Un posto speciale, completamente integrato nel paesaggio dell’isola, dove il mulino a vento spicca sulla pietra nera e da cui è possibile ammirare il panorama del giardino, costruito a forma di anfiteatro.
Da segnare in agenda se siete a caccia dello "spot" più instagrammabile di tutta Lanzarote.

(Il Jardin de Cactus)
Infine, a chiudere la due giorni di moda e natura, l'evento finale e più atteso: lo show di Agatha Ruiz de la Prada.
La designer spagnola ha da sempre un amore speciale per quest'isola forte e selvaggia e ha scelto lo scenario spettacolare dello Jameos del Agua per presentare la sua collezione.
Ideato da César Manrique, Los Jameos del Agua, è ricavato in un anfiteatro naturale e ospita un giardino di palme con un lago artificiale e un museo dedicato ai vulcani che offre varie attività interattive.

(Lo spettacolare Jameos del Agua)
Il "cuore" della location è l'auditorium costruito all'interno di una caverna (che solitamente ospita diversi tipi di concerti ed eventi) che ha fatto da location alla sfilata della stilista: un inno alla gioia, al buonumore e al colore, che da sempre sono gli elementi fondanti del DNA del marchio.

(Agatha Ruiz de la Prada con le sue modelle)
Insomma non solo moda in questo speciale "fashion weekend" ma un'occasione per scoprire una Lanzarote lontana dal solito stereotipo "sole, mare e vacanze", dove storia e natura si fondono in un unicuum speciale e inatteso.
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