Stufi dei soliti posti? Ecco le nuove aperture di locali e ristoranti a Milano da provare assolutamente
Milano non si ferma mai, e le aperture di una serie di nuovi locali e ristoranti hanno arricchito il panorama gastronomico (ma non solo) della città.
Sfogliate la gallery per scoprire, tra raviolerie, lasagnerie, insolite commistioni di cucina italiana e nipponica e vintage bistrot, dove vanno a mangiare e a bere i milanesi nel 2016.
I nuovi locali e ristoranti di Milano
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Tiramisù Delishoes, via Formentini, 2 Se le vostre principali passioni sono costituite da scarpe, accessori e dolci (non necessariamente in quest’ordine), allora non potete perdervi questo «dessert restaurant» che ha aperto nel cuore di Brera. Situato in un ex convento, vanta 230 mq distribuiti su due livelli, dove gustare deliziosi dessert e piatti salati insolitamente accompagnati da un tocco inedito di dolcezza, come la cotoletta con crumble speziati, o il vitello tonnato con gelato alla cipolla. Il tutto, ovviamente, facendo shopping in quello che si appresta a diventare il paradiso della perdizione femminile.
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Sorry Mama, Corso di Porta Romana, 79 «Scusa, mamma, ma queste lasagne sono migliori delle tue»: pare essere questo il grido di battaglia della prima e unica lasagneria meneghina – detto in altri termini, un ristorante il cui menu propone solo ed esclusivamente il tipico piatto bolognese. Ogni giorno vi aspetteranno, sia a pranzo che a cena, cinque tipi di lasagne (di cui una vegetariana): tre versioni «fisse» e due che cambieranno di settimana in settimana. L’idea in più? Si possono pure portare a casa, cotte ma anche crude, da rifinire in forno in dieci minuti circa. Per la gioia (si spera!) della mamma.
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Santeria Social Club, viale Toscana, 31 Si tratta del fratello – non gemello – dello storico locale in via Paladini 8. La formula non cambia: c'è come sempre la possibilità di fare l’aperitivo, di cenare, di gustare ottime birre, di usufruire del wi-fi superveloce, di leggere un libro preso direttamente dagli scaffali o di assistere al concerto di qualche gruppo o cantautore. In più, la nuova «officina gastroartistica» giova di uno spazio più ampio, di un print club dove avvalersi di telai e macchine per stampa serigrafica, di un coworking, di un progetto parallelo denominato school dedicato all’organizzazione di diverse tipologie di corsi e di un teatro nella grande area retrostante al bar.
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Ravioleria Sarpi, via Paolo Sarpi, 27 Per gli amanti dello street food di matrice cinese, questo locale è una meta imperdibile. Pollo, porro, maiale, verza sono alcuni degli ingredienti dei succulenti ravioli – anche in versione veg – preparati al momento, che possono essere gustati a casa o direttamente sul posto, in piedi, nel rispetto della filosofia che contraddistingue appunto il cibo di strada. Nel menu anche crêpes e tempura mista, che, come i ravioli, vantano ingredienti bio e a km 0, i cui fornitori vanno dalla storica Macelleria Sirtori, al Mulino Sobrino, fino alle Cascine Orsine.
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Tang Gourmet, via Paolo Sarpi, 17 Sempre rimanendo nella Chinatown milanese, insieme alla Ravioleria Sarpi uno degli ultimi nati nel panorama della ristorazione orientale è Tang Gourmet, gastronomia tradizionale che propone specialità come ravioli e noodles in moltissime varianti, sia cinesi che coreane. Porzioni abbondanti, sapori autentici, una bella cucina a vista e prezzi contenuti per questo locale, che sta diventando un nuovo punto di riferimento per i patiti della cucina asiatica.
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MAM Milano Amore Mio, via Lodovico Muratori, 7 Facente parte del progetto Milano Amore Mio (affitti di case per brevi periodi), questo vintage bistrot è un gioiellino in cui si respira un’aria intima e familiare. Travi a vista, lampade retrò e quadri d’autore sono la cornice ideale all’interno della quale gustare gli ottimi cocktail, gli squisiti speciality coffee o la fragrante pasticceria di produzione propria a colazione. La curiosità: non esiste un menu, e la cena viene servita su un vassoio comprendente una selezione di piatti recuperati dalla credenza della nonna, con pietanze vegetariane e biologiche assai golose.
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ITAshi, via Lodovico Muratori, 10 Restando nell’area di Porta Romana, sempre in quella via Muratori che ormai è un vero e proprio food district, questo minuscolo ristorante propone una sorta di sushi «italianizzato», come il suo stesso nome lascia presagire: ITAlia più suSHI. Trattasi di una sorta di «conetto», della stessa forma di un temaki, ma fatto di una pasta simile a quella dello gnocco fritto, e riempito di ingredienti rigorosamente italiani, come ‘nduja, fassone, gambero rosso, astice, verdure o parmigiana. Non mancano i dolci: strudel, cannolo, nutella e banana, che seguono la medesima formula.
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Mi-Ramen Bistrò, viale Col Di Lana, 15 Se il ramen pare essere il nuovo trend culinario da cavalcare, Milano non si fa attendere. Ha aperto da pochissimo questo piccolo ristorante (circa venti i coperti) dove gustare i famosi spaghetti in zuppa giapponesi: il menu – oltre al suddetto «ciotolone», a detta di tanti il migliore in città – comprende anche involtini nem, gyoza e fagottini con gamberi, tutti freschissimi e fatti in casa. Se poi a fine pasto, nonostante le porzioni abbondanti, non siete ancora sazi, è d’obbligo assaggiare il tiramisù al the verde preparato da uno dei proprietari: potrete diventarne dipendenti.
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