Dove andare e cosa vedere al Fuorisalone 2022

Dopo due anni in sordina, il Salone del Mobile e il Fuorisalone tornano ad animare Milano.
È l'anno della ripartenza e il Fuorisalone 2022 si prepara a ridare vita a quartieri e distretti sopiti per due edizioni e pronti ora a rifiorire con feste, eventi, presentazioni e installazioni. L'intera città si prepara ad accogliere musica, colori e creatività, negli spazi più classici e istituzionali come nelle botteghe e nei palazzi storici.
** Le installazioni più instagrammabili del Fuorisalone **
Per aiutarvi a decidere dove andare e cosa vedere, abbiamo fatto una selezione delle iniziative da non perdere.
(Continua sotto la foto)
Toiletpaper e Red Bull ridipingono una via per il FuoriSalone
La decorazione delle facciate di TOILETPAPER STREET dreamed with ORGANICS by Red Bull sarà probabilmente l'installazione (permanente) più instagrammata del FuoriSalone 2022.
TOILETPAPER, il progetto editoriale di sole immagini a firma dell’artista Maurizio Cattelan e del fotografo Pierpaolo Ferrari, in collaborazione con ORGANICS by Red Bull, brand che promuove e sostiene ogni espressione di talento naturale, invade infatti via Balzaretti – zona Città Studi - con alcune delle grafiche più iconiche del magazine, aggiungendosi alla prima e ormai famosa “casa con i rossetti” che ospita la sede di TOILETPAPER (al civico 4).
In questo modo le nuove grafiche - Trumpets, Flowers with Holes e Roses –, diventano le pagine di un ideale magazine fuori scala.
Giovedì 9, venerdì 10 e sabato 10 giugno dalle ore 18.00 sono in programma tre serate di street party aperte a tutti con musica, design, drink, street food e sorprendenti performance.
Si parte giovedì con la serata inaugurale che vede esibirsi a rotazione dalle 18.00 alle 24.00 i Delicatoni, gli arrangiamenti inusuali e coinvolgenti della P-Funking Band, Barbara Boeing, nome di spicco della scena elettronica indipendente brasiliana e il duo Volantis & Nicodemo, artisti di primo piano nel panorama della musica elettronica.
Giovedì e venerdì festa fino alle 22.30 con i versatili e ricercati set di Nicola Mazzetti e con il multiforme mondo – che unisce generi differenti attraversando funk, disco, jazz e house – del duo milanese Eternal Love.
Il debutto di Porsche al Fuorisalone
È uno degli appuntamenti più attesi. Il debutto del celebre marchio automobilistico al Fuorisalone è infatti tra le cose che di certo non potete perdere quest'anno.
Porsche si presenta con un’opera firmata dall'artista floreale Ruby Barber, all'interno dell'indagine The Art of Dreams, che esplorerà l'interazione tra natura e tecnologia con un'installazione immersiva a Palazzo Clerici dove ogni mattina, accanto al temporary bar allestito in uno dei cortili, si apriranno sessioni di yoga e meditazione, realizzate in collaborazione con la piattaforma Ciaomondo di Licia Florio.
Il Fuorisalone di Interni
L’università Statale ospiterà come di consueto l’evento di Interni, che per il Fuorisalone 2022 ha il titolo Re-Generation, una riflessione corale sul senso del design sviluppato da Gilda Bojardi con Matteo Vercelloni e Andrea Branzi, a partire da una discussione sul rapporto tra design, natura e artificio.
Tra le installazioni nei chiostri dell'Ateneo The A-maze Garden dello studio Lissoni Associati per Amazon e Labyrinth Garden di Nardi, un labirinto a cielo aperto.
Il ritorno della Design Pride
Dopo due anni, in occasione della Milano Design Week, torna anche uno degli eventi più attesi: mercoledì 8 giugno 2022 tutta la città è invitata a unirsi all’originale street parade che, come ogni edizione, con partenza alle 18.00 da Piazza Castello (angolo via Minghetti), invade il distretto delle 5VIE con carri, perfomance e musica, fino ad arrivare in Piazza Affari per la grande festa finale firmata in collaborazione con Sammontana.
Insieme a Seletti – design brand ideatore del progetto –, protagonisti di questa quinta edizione, sono Save The Duck, azienda che produce capi d’abbigliamento composti esclusivamente da tessuti sintetici; ENGINE, il gin 100% italiano e biologico, che celebra l’immaginario legato al mondo dei motori e ai miti cult anni ’80.
La foresta galleggiante in Darsena
“Floating Forest” è il titolo del progetto realizzato da Stefano Boeri Interiors per Timberland in occasione della Milano Design Week: una foresta multisensoriale galleggiante realizzata come ecosistema indipendente sull'acqua della Darsena, per una città più verde.
L'installazione di Timberland, la cui missione è equipaggiare e ispirare la nuova generazione a far progredire il mondo, nasce dall’importanza del ruolo che ha la natura, enfatizzando la visione del marchio per un futuro più verde ed equo, così come dal concetto di circolarità, dove nulla viene sprecato.
Il percorso di “Floating Forest” si sviluppa attraverso quattro tappe legate ai diversi sensi e porterà i visitatori ad a interagire con le ultime eco-innovazioni di prodotto e i valori del brand. Gli elementi sensoriali saranno integrati con un’esperienza digitale in loco, mentre per chi non potrà partecipare al Fuorisalone l’esperienza sarà online.
La Natura Urbana di Corona
In occasione della Giornata dell'Ambiente, il 5 giugno, e per tutta la durata del Fuorisalone, Corona ha dato vita a Natura Urbana, un progetto unico nel suo genere che mira a dimostrare come natura e città possano essere due realtà conciliabili.
Lungo il Naviglio Grande di Milano, per nove giorni, il Ponte Alda Merini ospiterà una speciale installazione green che mira ad avvicinare i visitatori alla bellezza e alla purezza incontaminata della natura. Rivestita interamente di verde, si tratta di una speciale experience multisensoriale che coinvolgerà tutti i passanti con effetti sonori che li culleranno come se si trovassero in mezzo alla natura. Inoltre sul Ponte è installato un conta alberi: per ogni 500 persone che lo attraverseranno, Corona si impegnerà a piantare un albero nelle zone dell’hinterland milanese di Trezzano e Gaggiano. Al termine dell’experience tutte le piante presenti sull’istallazione godranno di una seconda vita e verranno ricollocate nell’area del Municipio 6. L’obiettivo è aumentare gli spazi verdi in alcune aree di Milano.
Natura Urbana si compone anche di un altro tassello: a partire dal 5 giugno, per quattro settimane, nei pressi del Ponte Alda Merini, saranno presenti due murales realizzati con l’innovativa pittura Airlite, vernice in grado di assorbire CO2. La loro creatività vuole celebrare la natura sottolineando l’importanza di riconnettersi all’autenticità del mondo in cui viviamo: un’iniziativa che ricorda come Corona sia realizzata con 100% ingredienti naturali (acqua, malto d’orzo, granoturco, luppolo). Un altro murales realizzato da Corona, anch’esso celebrativo della bellezza della natura, troverà prossimamente spazio nell’area ferroviaria di Famagosta, al fine di riqualificare oltre 100 metri di muro e donare colore alla zona.
Il Fuorisalone all'Alcova, tra gusto e design
Alcova è ormai da qualche anno il fulcro delle mostre intelligenti che custodiscono l’anima sperimentale del Fuorisalone, confermandosi come uno dei luoghi imperdibili della design week.
Situato nell’area dell’ex Ospedale Militare di Baggio, è un viaggio immersivo tra i migliori designer contemporanei alla scoperta di nomi affermati e talenti emergenti in un luogo nascosto di Milano.
Qui tornerà fino al 12 giugno 2022, l’iconico Caffé Populaire di Lambert & Fils e DWA Design Studio - presente all’edizione 2019 di Alcova - che prenderà forma nel giardino del “Tempio” all’ombra dei maestosi cedri del parco urbano.
Novità di quest’anno l’Offcut Bar, allestito in un’area lounge che ospiterà il programma di talk e lecture di Alcova, in un ambiente disegnato in collaborazione con i brand Solid Nature, ANDlight, ZEITRAUM e 4Spaces/ZigZag Zurich.
Per l’edizione 2022, la food court situata nel giardino del “Tempio”, sarà curata da Tuorlo Magazine con il supporto di Alessandro Longhin, imprenditore e sviluppatore di realtà come The Botanical Club, Champagne Socialist e Chihuahua Tacos.
Il giardino sarà inebriato dai sensazionali profumi e sapori di selezionati food truck che proporranno una cucina multiculturale e inattesa. Alcune creazioni presenti saranno i succulenti dumpling di Madame Dumpling, i ricercati maritozzi di Matì — Gourmet Maritozzi Pleasure e le arepas contemporanee di El Caminante
Superbloom, un angolo di California a Milano
Lo studio internazionale di architettura e design RIOS, con sede a Los Angeles, è al suo debutto al Fuorisalone e presenta Superbloom una mostra immersiva e con una visione ottimista che porta a Milanoil fenomeno straordinario della fioritura della California meridionale.
Il percorso sensoriale di Superbloom, che potrete ammirare in viale Umbria 49, si snoda in tre diversi ambienti che creano un crescendo di emozioni e sensazioni. Ogni tappa del viaggio simula i fenomeni naturali, dalla pioggia al diffondersi di gemme e germogli, fino alla fioritura dei campi, in particolare, quella mozzafiato e rinomata in tutto il mondo del sud della California.
La mostra Superbloom di RIOS sarà aperta dal 6 al 12 giugno e proseguirà fino a luglio.
Stokke al Mudec
La "sedia dei record" Tripp Trapp® di Stokke compie 50 anni e li festeggia al Mudec.
Dall’8 al 12 Giugno 80 mq di playground - sviluppato dal brand con il team educativo Mudec e aperto a tutti dalle 10.00 alle 19.00 senza prenotazione - ospiterà tre aree concentriche con attività dedicate a diverse fasce d’età comprese tra i sei mesi ed i cinque anni.
I percorsi di edutainment sono ispirati al manifesto della nuova campagna “Here We Grow”, con cui il brand scandinavo promuove un’idea aperta, inclusiva, possibilista e libera dagli standard della famiglia contemporanea.
Open City Art
Nell'ambito del progetto ID-Exe, un vero e proprio distretto diffuso, sparso in decine di punti della città che, per la prima volta nella storia del Fuorisalone, ibrida eventi espositivi reali e mondo virtuale, si inserisce Open City Art, evento organizzato in Piazza San Marco con l’obiettivo di dare un particolare risalto alle aziende outdoor di arredo, coperture, pavimentazioni e illuminazione.
Per l'occasione Green Design, responsabile dell'allestimento generale, presenta un prototipo della nuova fioriera verticale, attraverso un’esperienza phygital in grado di rendere interattivi elementi naturali, capaci di dialogare con device personali tecnologici, come smartphone e tablet.
Evento by Green Design | Venerdi 10 Giugno (18.00 – 20.00)
La prima piazza aumentata a Milano
Il design si fa volano di riattivazione di spazi abbandonati. La vecchia stazione di Porta Genova riprende vita grazie alla collaborazione con il locale “Bobino Milano”.
All’interno un ibrido funzionale che unisce mondanità con ricerca, il tutto tenuto insieme da dinamiche phygital che allargano i confini della realtà fisica: mostre interattive, esperienze tattili, giochi ed eventi per una rinnovata socialità n.0.
Nel corso della settimana D.O.S. Design Open Spaces, startup innovativa alla base di tutto il progetto, festeggia il suo primo anno di costituzione ufficiale attraverso un evento in cui incontrare i player della Pixel City, una community operativa che unisce e genera progetti innovativi in diversi ambiti, dalla moda al design, attraversando i territori dell’arte, della sostenibilità, e tutti gli altri ambiti della cultura contemporanea.
Tra le realtà presenti nell’iniziativa: ORGANICS by Red Bull, 13Design, Macevi1928, Sfashion-net, Jongha Choi, Green Design, Made of Matter e una selezione delle migliori AR experience dei designer che esporranno in città.
Evento by DOS Design Open Spaces + Organics by Red Bull | Sabato 11 Giugno (15.00-02.00)
IKEA Festival
Dal 6 al 12 giugno, IKEA porterà negli spazi di BASE un ricco palinsesto di eventi ed esperienze immersive per raccontare il futuro del retail e del design, indagare come si è evoluto il rapporto delle persone con la propria casa e mostrare come sia possibile migliorare la vita quotidiana vivendo gli spazi domestici in modo consapevole.
Le diverse giornate saranno dedicate alle preview delle prossime collezioni e ad incontri in compagnia di collaboratori di lunga data e designer di talento legati al brand.
L'evento di quest'anno vedrà, infatti, la partecipazione, tra gli altri, di Fredrika Inger, Global Range Manger di IKEA of Sweden, il Design Manager Johan Ejdemo, i designer interni Mikael Axelsson e Friso Wiersma, la designer britannica Ilse Crawford e la designer Sabine Marcelis, basata a Rotterdam.
Sarà inoltre possibile vivere esperienze musicali ed eventi serali con artisti internazionali.
.Nel cortile di BASE, poi, ogni sera sarà una festa, con dj set e cocktail bar.
La Reef by Levi’s®
Levi’s® e Connubia lanciano una collezione di poltrone in edizione limitata ispirata al famoso modello Reef di Connubia. Disponibile in soli 100 pezzi, la poltrona “Connubia Reef by Levi’s®” è un progetto sostenibile e all’avanguardia caratterizzato dall’uso di materiali ecocompatibili e dallamassima circolarità.
La poltrona limited edition, disegnata da Michele Menescardi, è caratterizzata da elementi progettati in ottica circolare e derivati interamente da tessuti riciclati post consumo.
La struttura interna è in legno certificato FSC®, proveniente da foreste gestite in maniera responsabile secondo precisi standard ambientali, sociali ed economici. L'imbottitura è composta da poliuretano espanso riciclato derivato dall’agglomerato di rifiuti ingombranti (divani, materassi) e da scarti di produzione delle filiere dell’arredamento e dell’industria tessile.
Il secondo materiale utilizzato per l'imbottitura è l'ovatta in fibra di poliestere termolegata, costituita da almeno il 70% da fibra di poliestere ottenuta dal riciclo di contenitori di poliestere post consumo.
Anche il design del packaging è stato guidato dalla sostenibilità e realizzato in cartone riciclato. Il sacchetto interno è in plastica biobased composto da biomassa rinnovabile, cioè dalle piante.
Il denim che “veste”la poltrona è 100% made in Italy e fornito da Candiani Denim, storico fornitore di Levi’s®, in grado di tessere sostenibilità e innovazione in ciascuna fibra conferendole un’unicità e una qualità impareggiabili.
Infatti, la speciale copertura in denim è realizzata con tecniche di risparmio d’acqua e cotone proveniente da fonti sostenibili.
L'Uroboro al Mudec
Nel cortile del Mudec, è comparsa un'installazione commissionata da Electrolux realizzata con scarti di produzione per offrire una riflessione sul tema dell'economia circolare.
L'ispirazione è quella dell'Uroboro, figura mitologica che rappresenta un serpente che si rigenera mordendosi la coda, ed è stata sviluppata in una gigantesca installazione (alta quasi 5 metri e con diametro di 8) che sarà esposta fino al 31 Luglio.
«Electrolux ha da tempo scelto di mettere la sostenibilità alla base del suo modello di business, attraverso processi sempre più efficienti e progetti di economia circolare - come Zero Landfill, un percorso che ci ha permesso nel 2021 di recuperare e riutilizzare oltre il 97% dei rifiuti prodotti dalle nostre fabbriche. L'obiettivo? Raggiungere la neutralità climatica lungo tutta la catena di valore entro il 2050», spiega Massimiliano Ranieri, amministratore delegato di Electrolux Italia.
Dove: Mudec, Museo delle culture, via Savona 56
La cultura per l'inclusione diventa un premio
Pettirosso Coolture Club - neonato movimento culturale e associazione no profit patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che si pone obiettivi di inclusione culturale e sostegno accademico alle persone - annuncia la sua prima corporate donorship.
Grazie al supporto di Mylius Yachts - cantiere boutique che progetta a quattro mani con il committente imbarcazioni semi-custom - Pettirosso Coolture Club avvia ufficialmente il suo primo ciclo di premi di studio per studenti meritevoli presso le facoltà umanistiche dell'Università Statale di Milano.
Giovedì 9 Giugno dalle 18.30 alle 20.30, in occasione del lancio del nuovo progetto di outdoor design by Mylius in collaborazione con lo studio Parisotto + Formenton e l'architetto Ugo Caragnano, lo spazio P+F BOX in Via Archimede ospiterà la presentazione della partnership charity.
Oltre allo chef Carlo Cracco - che curerà food & drink dell'evento e che è legato a Mylius ed alla famiglia Gandini dalla comune passione per la vela, già condivisa durante le Regate di Primavera a Portofino lo scorso Aprile - saranno presenti nomi della cultura, della moda e del media vicini a Pettirosso Coolture Club.
Il Bar delle meraviglie di Monkey 47
Monkey 47 è al Fuorisalone 2022 con il progetto WunderBAR: il dry gin della Foresta Nera usa il potere creativo della meraviglia per sconquassare il quotidiano, moltiplicare i punti di vista e generare ‘novità’, intrattenendo e coinvolgendo il pubblico del design.
Monkey 47 trasforma così il parco all'ombra del bosco verticale di via Gaetano de Castilla in un vero e proprio playground a cielo aperto e in un gin-garden.
Il vintage caravan trasformato in bar nomade - che poi è quello originale della serie Breaking Bad - arredi sostenibili per esterni, giochi fuori misura, concerti e dj-set (giovedì ci sarà Le Cannibale) un murales che purifica l'aria e, ovviamente, signature cocktail fatti a quattro mani dal team Monkey 47 insieme ai bartender più rinomati di Milano.
Dalle 19.30 tutte le sere da Martedì 7 a Venerdì 10 giugno.
Coffee Designers by Lavazza
Nella lounge al Piano Zero dell'Hotel Magna Pars di Milano, che ospita un'installazione di Karim Rashid, è possibile degustare gli Specialty Coffee 1895 Coffee Designers by Lavazza in espresso e cold brew.
Nel centralissimo Flagship Store Lavazza di piazza San Fedele, inoltre, i visitatori possono provare i caffè preparati con la macchina Smeg realizzata appositamente per il brand e intrattenersi nella grocery per scoprire le diverse tipologie Specialty Coffee in compagnia delle Coffelier.
Da martedì 7 a venerdì 10 giugno anche i visitatori di Fiera Milano a Rho possono gustare l'eccellenza dei caffè 1895, ogni mattina, presso EuroCucina.
Quando il design incontra il gusto e la tecnologia
In occasione della MDW Desco ospita il progetto di NABA Antropocena. Mangiare è un pò digitale, una riflessione sul mondo reale vs virtuale.
In programma per il 7 giugno un Tasting Opening aperto al pubblico (dalle ore 19:00 alle ore 22:00): un viaggio sensoriale sul tema del food e della ristorazione digitale, attraverso diverse epoche storiche, dalla preistoria al futuro, in cui gusto e vista interagiranno con la tecnologia.
È possibile scoprire il progetto dal 7 all'11 giugno dalle ore 10:00 alle ore 20:00.
Design, storia e tecnologia in Brera
HUMANO è la multi-sensorial experience con le opere digitali di Joaquin Morodo, artista spagnolo che espone nel Brera Design District all’interno di un convento del Seicento.
La collezione di NFT dell’artista crea un percorso riflessivo e cromatico scandito da un racconto sonoro firmato The Glaze Friendz, band sperimentale di cui Joaquin Morodo è frontman.
Humano è in linea con il tema della Brera Design Week 2022 Progettare il presente, scegliere il futuro, trovare soluzioni oggi per affrontare le sfide di domani, integrando lo sviluppo digitale, tra esperienza online e fisiche.
Roseto Design Square è il nome della location, che per la prima volta apre le porte a un pubblico internazionale.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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