Cos'è il déjà vù e perché ci sembra di aver già vissuto
Almeno una volta nella vita ci è sembrato di vivere per la seconda volta e abbiamo esclamato «Ho un dejà vu!»: ecco cos’è e perché viene
Il dejà vu è un fenomeno che conosciamo tutti molto bene.
Secondo una ricerca di Adachi e collaboratori (2003), tra il 60-80% delle persone sane hanno provato questa sensazione di familiarità davanti a una situazione che stavano vivendo.
Negli anni qualcuno è addirittura arrivato a pensare che si trattasse di immagini derivate da una seconda vita o da un diretto collegamento al futuro.
Il fenomeno del dejà vù è molto difficile da studiare in laboratorio, non può essere provocato a comando e non è prevedibile.
Questo ostacolo ha fatto sì che non ci sia una versione ufficiale che spiega il suo funzionamento ma esistono più teorie che ne parlano.
Vediamo cos’è il dejà vu e quali potrebbero essere le sue origini.
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Verifica di memoria
Secondo la studiosa Akira O’Connor dell’Università scozzese di Sant’Andrews, il dejà vù è una sorta di verifica dei ricordi che abbiamo già immagazzinato.
Il suo team di studiosi ha osservato che le regioni frontali del nostro cervello verificano i ricordi e inviano un segnale per effettuare un check poiché talvolta può avvenire una divergenza tra quello che si è vissuto e il ricordo che invece è presente.
Quello che arriva alla nostra coscienza è proprio la sensazione del dejà vù.
Errore di sistema
Le informazioni che riceviamo passano attraverso tre magazzini: la memoria sensoriale, quella a breve termine e solo alcune informazioni arrivano anche nella memoria a lungo termine (dove i ricordi diventano permanenti).
Alcune teorie sostengono che può accadere che l’informazione passi direttamente dalla memoria sensoriale (quella dei sensi, immediata) alla memoria a lungo termine, senza passare dal magazzino di mezzo ovvero dalla memoria a breve termine.
Questo errore di sistema ci provocherebbe il dejà vu poiché crea la sensazione di aver già vissuto un ricordo che in realtà è nuovo e dovrebbe ancora essere elaborato.
Sensazione alterata
Anne Clearly, professoressa di psicologia presso la Colorado State University ha condotto una ricerca riguardo al fenomeno.
I suoi risultati mostrano come il dejà vù arrivi nel momento in cui viviamo una scena simile ad un’altra già vissuta ma che la nostra memoria non riesce a portare del tutto alla coscienza.
A questo punto, il nostro cervello lavora per evidenziare la somiglianza tra le due sensazioni e le informazioni arrivano alla coscienza sotto forma di una sensazione sfuggente e familiare, il dejà vù.
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