Come avere aria pulita in casa? 5 consigli per combattere l’inquinamento indoor

Con l’arrivo della primavera le finestre si riaprono, la luce torna a filtrare più a lungo nelle stanze e quel desiderio di rinnovamento che spesso accompagna la bella stagione inizia a farsi sentire. È il momento delle pulizie profonde, dei cambi di armadio, dei profumi freschi e degli ambienti da rimettere in ordine. Ma oggi, per sempre più persone, pulire non basta più. Il vero obiettivo è un altro: avere aria pulita in casa, ogni giorno.
Non è infatti più sufficiente che una casa appaia ordinata: deve essere anche sana. A confermarlo sono i dati raccolti da ProntoPro, piattaforma leader nei servizi per la casa, secondo cui nel 2024 le richieste di sanificazione e disinfezione domestica sono aumentate del 20% rispetto all’anno precedente.
Perché respirare aria pulita tra le mura di casa è un gesto di cura che va oltre la semplice igiene. È una scelta di benessere quotidiano, che parte da piccoli accorgimenti e può fare una grande differenza.
Perché ogni casa è un rifugio — e come tale, merita di essere anche un luogo dove respirare meglio, vivere meglio.
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Inquinamento indoor: un nemico silenzioso
L’inquinamento non riguarda solo le strade trafficate o le città industriali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’aria in casa può essere da due a cinque volte più inquinata di quella esterna.
Una stima che può sorprendere, ma che trova conferma nei numeri: polveri sottili, composti organici volatili (VOC), formaldeide, fumo, muffe, detergenti, materiali da costruzione. Tutto contribuisce a contaminare l’ambiente domestico.
La conseguenza? Disagi respiratori, allergie, affaticamento, disturbi del sonno. Ecco perché intervenire è fondamentale.
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Cosa fare per avere sempre aria pulita in casa? Mettete in pratica queste strategie
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Arieggiare ogni giorno, ma con criterio
Aprire le finestre può sembrare un gesto banale, quasi automatico. Eppure, è proprio la ventilazione naturale il primo e più efficace alleato nella lotta contro l’inquinamento indoor. Dopo i mesi invernali, in cui si tende a mantenere gli ambienti sigillati, la primavera offre l’occasione perfetta per rinnovare l’aria.
Il consiglio degli esperti è di farlo almeno due volte al giorno, per 5-10 minuti, scegliendo con cura i momenti in cui l’aria esterna è più pulita. Nelle aree urbane, meglio prediligere le prime ore del mattino o la sera tardi. L’ideale? Creare corrente aprendo due finestre opposte, per favorire un vero ricambio. È un gesto semplice, ma fondamentale, soprattutto in ambienti come cucina, bagno e camere da letto.
Condizionatori e filtri: se non si puliscono, peggiorano la situazione
Con l’avvicinarsi dell’estate, si torna a usare condizionatori e ventilatori. Ma quanto spesso ci si ricorda di pulire i filtri prima di accenderli? I dati ProntoPro mostrano un aumento del 417% delle richieste di sanificazione dei condizionatori: segno che, finalmente, cresce l’attenzione verso questo aspetto cruciale.
Un filtro sporco non solo riduce l’efficienza dell’apparecchio, ma può diffondere allergeni, polveri e batteri nell’ambiente. Il consiglio è di effettuare una manutenzione accurata almeno una volta all’anno, preferibilmente all’inizio della stagione calda. In presenza di bambini, anziani o persone allergiche, è bene farlo anche più spesso.
Se l’aria emessa ha un odore insolito, o se il flusso è più debole del solito, è il momento di intervenire.
Muffa e umidità: due segnali da non ignorare mai
Uno degli indicatori più evidenti di un ambiente malsano è la presenza di muffa, soprattutto in bagno, cucina o angoli poco arieggiati. Oltre a essere antiestetica, la muffa rappresenta un rischio per la salute: le sue spore, infatti, possono causare disturbi respiratori, allergie, tosse cronica e affaticamento.
Secondo i dati ProntoPro, le richieste per interventi contro la muffa sono aumentate del 31% nell’ultimo anno. Un numero che evidenzia come la consapevolezza stia crescendo, ma anche quanto il problema sia diffuso.
Intervenire subito è fondamentale. Nei casi più lievi, si può agire con prodotti specifici, meglio se naturali. Ma se le macchie si ripresentano o coinvolgono aree ampie, è bene rivolgersi a uno specialista, che potrà individuare le cause reali e risolvere il problema alla radice.
Le piante da appartamento: un tocco green che purifica
Chi l’ha detto che bellezza e funzionalità non possono andare a braccetto? Alcune piante da interno, oltre a decorare e rendere più accoglienti gli ambienti, sono in grado di migliorare la qualità dell’aria assorbendo sostanze inquinanti e regolando l’umidità.
Già negli anni ’80 la NASA aveva studiato l’effetto delle piante sulla qualità dell’aria, individuando le varietà più efficaci: sansevieria, spatifillo, edera inglese, palma da areca, aloe vera. Ideali da collocare in camera da letto, soggiorno o bagno, queste piante agiscono come piccoli purificatori naturali.
Non sostituiscono una buona ventilazione, certo, ma rappresentano un valido complemento per avere aria pulita in casa. E in più, aggiungono un tocco di verde che fa bene anche all’umore.
**Otto piante che fareste bene a tenere in casa**
Occhio a cosa si usa: i prodotti per la pulizia non sono tutti innocui
Profumano di pulito, brillano nelle pubblicità, promettono risultati miracolosi. Ma molti prodotti per la pulizia della casa rilasciano composti organici volatili (VOC) che, respirati regolarmente, possono contribuire a irritazioni delle vie respiratorie, mal di testa e allergie. Spray multiuso, disinfettanti troppo aggressivi, profumatori sintetici: tutti potenziali nemici dell’aria domestica.
La soluzione? Preferire detergenti naturali o ecologici, leggere con attenzione le etichette e limitare l’uso di prodotti superflui. Aceto bianco, bicarbonato, limone e acido citrico sono ottime alternative per pulire in modo efficace ma sicuro. Anche per profumare gli ambienti, meglio puntare su oli essenziali puri, magari da diffondere con bastoncini o vaporizzatori a base d’acqua.
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