I pilastri dell'ecologia sono definiti da persone più influenti di molti di noi, ma tutti possiamo fare la differenza riducendo l'impatto ambientale del nostro stile di vita: ecco in 20 pillole come vivere green e aiutare il Pianeta.
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Dalle plastiche in mare ai rifiuti non differenziati, dallo spreco idrico alle emissioni di CO2, i flagelli del nostro tempo sono parecchi e bisogna correre ai ripari per cercare di minimizzarne le conseguenze catastrofiche.
E se per risolvere il danno fatto servono azioni governative, per non peggiorare ulteriormente la situazione basta mettere in pratica alcune piccole accortezze.
Ecco perché abbiamo stilato le 20 buone abitudini di chi vive in maniera green: voi quante ne seguite?
Se la risposta è “meno di 10” dovreste iniziare fin da subito ad accoglierne altre nella vostra quotidianità.
Salverete il mondo, la salute e anche il portafogli.
Come vivere green in 20 piccoli gesti quotidiani
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1. Chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti
Quando non si sta utilizzando l’acqua, è necessario chiudere il rubinetto per evitare sprechi.
Mentre vi lavate i denti oppure sotto la doccia quando vi massaggiate i capelli per farvi lo shampoo, l’acqua che scorre non è fondamentale, anzi.
Dato che i rubinetti domestici hanno solitamente una portata di oltre 10 litri al minuto, se si lascia aperto durante lo spazzolamento-denti o lo shampoo significa buttare via oltre 30 litri di acqua potabile.
2. Spostarsi in bicicletta
Il mezzo di trasporto più ecosostenibile, dopo i piedi chiaramente, è la bicicletta.
Utilizzarla per spostarsi in città eviterà di inquinare con l’automobile e inoltre sarà utile per una “remise en forme” senza dover iscriversi in palestra.
La bici dunque è un mezzo “eco” a più livelli: ecologico ma anche economico perché non si alimenta con carburanti ed è appunto una valida alternativa gratis al fitness.
3. Usare la borraccia invece della bottiglietta di plastica monouso
A partire dal 2021 sarà vietata qualsiasi declinazione di plastica monouso, dalle cannucce alle bottigliette d’acqua.
Queste sono le direttive dell’Unione Europea ma non bisogna per forza aspettare il 2021 per metterle in pratica.
Evitiamo fin da subito oggetti di plastica usa e getta, in primis le bottiglie d’acqua. Per bere in giro, procuratevi una borraccia da riempire e riutilizzare infinite volte, possibilmente di materiali ecocompatibili come il vetro o l’acciaio.
A casa invece potete servirvi di una caraffa filtrante o di un filtro da installare direttamente nell’erogatore del rubinetto, altrimenti ci sono tanti servizi di acqua in vetro consegnata a domicilio con i buoni vecchi “vuoti a rendere”.

4. Fare la spesa a chilometro zero
Prediligete lo shopping a chilometro zero, di qualsiasi tipo ma specialmente alimentare.
Bisogna puntare sempre su frutta e verdura di stagione proveniente dalle zone in cui si abita per ridurre le emissioni di CO2 dei trasporti.
Mangiare alimenti fuori stagione comporta un inquinamento notevole causato appunto dal trasporto.
Oltre alla stagionalità, la cosiddetta spesa a “chilometro zero” è importante per aiutare le piccole realtà agricole locali che ci garantiranno inoltre prodotti più buoni e sani.
5. Acquistare vintage
Il vintage è una moda bella e buona, come si suol dire. Bella perché conferisce agli outfit un retrogusto d’antan che crea uno stile unico e ricercato, buona perché il second hand aiuta a produrre meno e quindi anche a inquinare meno.
Oltre a diminuire la produzione industriale, l’acquisto vintage minimizza anche i rifiuti: anziché buttare una cosa che è stata usata da uno, questa viene recuperata e riutilizzata da altri.
Si tratta dunque di riciclo.

6. Non sprecare frutta e verdura
Se il primo modo per non sprecare frutta e verdura è quello di fare una spesa ragionata che preveda l'effettivo consumo che abbiamo dei beni deperibili, si può fare di più sfruttando le app che permettono di comprare quei prodotti che vengono scartati dalla grande distribuzione perché hanno dei "difetti estetici" che in nessun modo ne precludono il gusto o men che meno le proprietà benefiche.
Basti pensare infatti che il 14% del raccolto mondiale - tonnellate e tonnellate di frutta e verdura - si perde ancor prima di raggiungere il mercato perché non è conforme agli standard estetici imposti dai canali di distribuzione o perché subisce dei danni durante il tragitto tra il campo e la vendita o perché non viene conservato con cura.
Babaco Market è un delivery 100% made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato: frutta e verdura brutta ma buona che rischia di andare sprecata a causa di difetti fisici.
In pratica si tratta di un servizio di delivery in abbonamento che porta direttamente a casa del consumatore delle box di frutta e verdura che per piccoli difetti estetici non rientrano negli standard dei tradizionali canali di distribuzione e per questo rischiano di essere sprecati
Il servizio è attivo per ora su Milano e alcune province del suo hinterland.
Per maggiori informazioni: babacomarket.com
7. Installare riduttori di flusso nei rubinetti
Un buon alleato per evitare spreco a livello idrico è il riduttore di flusso. Installatene uno in ogni rubinetto di casa e risparmierete ben 6 litri di acqua al minuto. Oltre che parecchi euro in bolletta.
8. Spegnere i dispositivi in standby
Spegnere i dispositivi elettronici in standby è un modo per risparmiare energia.
Dai computer alle macchinette per il caffè, abbiamo la casa piena di accessori che non vengono mai spenti né staccati e che di fatto continuano a consumare elettricità anche in standby.
Potrete risparmiare l’11% di elettricità staccando la spina oppure installando multiprese con l’interruttore on/off. Ci sono anche le prese che sganciano automaticamente dalla rete i dispositivi quando non sono in uso.
9. Utilizzare detersivi ecologici
I detersivi ecologici in commercio sono parecchi e molto validi, a base vegetale e biodegradabili, quindi la scelta ecofriendly può essere fatta al supermercato.
Ma per essere ancora più virtuosi c’è il fai da te.
Tenete da parte l’acqua di scolo della pastasciutta e aggiungete un bicchierino di aceto di mele o di limone per ottenere un detersivo per pavimenti sgrassante ma soprattutto virtuoso.
10. Usare alternative ecologiche alla pellicola in PVC
La pellicola in PVC utilizzata per avvolgere i cibi è molto inquinante, motivo per cui andrebbe sostituita con alternative meno impattanti.
Esistono tante versioni naturali della pellicola per alimenti come quella realizzata in cotone biologico e cera d’api oppure con le foglie di palma o con estratto di mais.

11. Scegliere prodotti di bellezza ecosostenibili
Anche la beauty routine ha il suo impatto sulla natura.
Scegliere dischetti struccanti lavabili e riutilizzabili in cotone o in fibra di bambù, cosmetici ricaricabili in cui l’astuccio non viene buttato via ma è riusato all’infinito, packaging biodegradabile e materiali naturali è fondamentale per diminuire l'impatto ambientale.
Anche shampoo, creme e profumi solidi sono ottime idee perché non necessitano di flaconi di plastica per contenere il prodotto.
Proprio la plastica andrebbe eliminata del tutto: dagli spazzolini ai pennelli da make-up fino ai pettini per capelli, evitate questo materiale e scegliete piuttosto legno e bambù.
Nel 2020 l’Italia sarà tra le prime nazioni europee a eliminare le microplastiche nei cosmetici, spesso utilizzate come particelle esfolianti negli scrub.
Un sostituto validissimo per esfoliare? La loofah, una fibra naturale che si ricava dall’omonima pianta originaria del Sud America che fa uno scrub naturale e delicato, rispettando epidermide e pianeta.
Anche il filo interdentale andrebbe scelto biodegradabile, ad esempio quello in fibra di mais che si rivela ottimo per l’igiene dentale e per la sua compostabilità.
12. Installare lampadine a LED in casa
Anche il risparmio energetico è molto importante, motivo per cui le lampadine a LED sono diventate tanto presenti nelle nostre case.
Più costose di quelle tradizionali, arrivano però fino a 25mila ore di durata e permettono un risparmio energetico del 90% rispetto alle quelle a incandescenza.
In più distribuiscono meglio la luce, dunque permettono di illuminare un ambiente installando meno lampadine e quindi risparmiando ulteriormente.

13. Purificare l’aria di casa con le piante
Anziché purificatori dell’aria elettrici che consumano energia e inquinano, optate per le piante dalle proprietà purificanti.
Le specie più efficaci sono l’Aloe, la Sansevieria, il Pothos, la Dracena, l’Azalea, il Ficus, lo Spatifillo e il Falangio.
Sono tutte in grado di assorbire le particelle nocive che aleggiano nell’ambiente casalingo, sprigionate da mobili, vestiti, tappeti, tappezzerie, vernici o stampanti.
Dalla formaldeide al benzene, dallo xilene al toluene, in casa purtroppo pullulano agenti chimici altamente inquinanti ma con le piante giuste non dovremo più temerli.
La NASA ha stilato la lista delle 17 migliori piante per purificare l’aria (tra cui quelle sopra elencate), risultato di una ricerca condotta a partire dalla fine degli anni Ottanta in cui cercava dei modi per disintossicare l’aria nelle stazioni spaziali.
Le migliori piante che filtrano e trasformano l’anidride carbonica in ossigeno non temono la concorrenza di nessun depuratore hi-tech. Inoltre alcune specie come la Sansevieria possono stare anche in camera da letto perché nelle ore notturne rilasciano ossigeno anziché anidride carbonica.
14. Limitare il consumo di carne
Per tutelare ambiente e salute, diminuire il consumo di carne è una scelta saggia.
** Bastano anche solo alcuni giorni a settimana senza carne per avere questi benefici **
Le diete a base vegetale migliorano di fatto le condizioni ambientali perché la produzione di carne inquina enormemente.
Specialmente alcune tipologie, come quelle di manzo e di agnello, emettono quantità ingenti di gas metano, in più pure la produzione agricola per allevare questi animali ha un impatto negativo sull’ambiente.
Senza per forza diventare vegani, si potrebbe abbracciare le diete flexitarian, ovvero quelle che si basano su un’alimentazione totalmente vegetale solo per alcuni giorni della settimana.

15. Riparare le cose rotte anziché sostituirle
Buttare via un oggetto rotto senza nemmeno provare a dargli nuova vita equivale a stratificare rifiuti in maniera incontrollabile.
A volte basta pochissimo per rimettere in funzione un orologio o per ricamare un decoro sopra a un piccolo strappo di un vestito.
Se non siete avvezzi alla manualità, rivolgetevi ai professionisti dei vari settori, ossia gli artigiani quali orologiai, sarti, corniciai, restauratori…
Chiunque ripari e dia una seconda chance a qualcosa renderà il mondo un posto migliore.
16. Passare allo smart working
Lavorare da remoto è una scelta super ecologica. Riduce il traffico e le emissioni di gas inquinanti, ergo è più sostenibile.
Se poi tutti i lavoratori di un’azienda potessero svolgere il lavoro da casa, non sarebbe necessario l’affitto, il riscaldamento e l’energia elettrica per alimentare una sede.
Per fare riunioni o meeting basterebbe affittare una sala nei tanti coworking che sorgono nelle grandi città, in un’ottica di sharing degli spazi. La condivisione aiuta sempre a non sprecare.
17. Viaggiare in maniera ecosostenibile
Anche viaggiando si può fare la differenza. Innanzitutto bisognerebbe scegliere un mezzo di trasporto a impatto ridotto: il treno sarebbe sempre da preferire all’aereo (quando le distanze lo permettono).
Eppure viaggiare in maniera green non significa solo scegliere il veicolo meno inquinante: anche un hotel certificato da enti per il turismo sostenibile e un tour operator che sostiene lo sviluppo delle comunità locali fanno del turista un "turista consapevole". E lodevole.

18. Scegliere etichette energetiche degli elettrodomestici virtuose
In Italia gli elettrodomestici bianchi (lavatrice, lavastoviglie e frigorifero) incidono del 60% sul consumo domestico.
L’etichetta energetica degli apparecchi si rivela quindi fondamentale: le classi A+, A++ e A+++ sono le più virtuose per efficienza energetica e permettono un maggior risparmio in chiave sia ecologica sia economico. Ricordate poi che lavatrice e lavastoviglie sono da avviare esclusivamente a pieno carico per non sprecare energia e acqua.
19. Ridurre la temperatura di casa
Provate a ridurre di un paio di gradi la temperatura di casa e vedrete che bella differenza avrete fatto.
Basta abbassare di poco la temperatura domestica, per esempio da 22° a 20°, e ridurrete del 10-20% circa il fabbisogno energetico per il riscaldamento.
20. Fare l’orto sul balcone
Ormai è diventata una moda e meno male: l’orto sul balcone dà molte più soddisfazioni di ortensie decorative.
Si possono coltivare verdure ed erbe aromatiche che vi faranno risparmiare sulla spesa e avere prodotti freschi e davvero certificati.
Basta una fioriera un po’ profonda e potrete fare crescere di tutto, dal rosmarino ai pomodori, dalla lattuga al basilico.
E per dire addio a insetticidi inquinanti, posizionate di fianco al vostro orticello un paio di piantine di lavanda e di gerani: gli insetti staranno alla larga dal raccolto e anche da voi e dalla vostra casa.
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