Un party di inaugurazione, un nuovo concept e un menù stagionale a base di presidi Slow Food sani e giusti, trattati con cura da mani stellate: è VIVA, il nuovo ristorante di Viviana Varese da Eataly a Milano
Una cucina di terra e di mare che cambia in base alle stagioni, perché la terra è viva. La scelta di puntare sui presidi Slow Food. La partecipazione all’esperienza conviviale con la conclusione della preparazione di alcuni piatti in sala, sul carrello. E un fine pasto che diventa un vero rituale per appassionati, con caffè, tè, tisane e cocktail shackerati con cura.
Questi gli ingredienti del nuovo progetto della chef stellata Viviana Varese, che lo scorso 5 settembre ha inaugurato con un party esclusivo il nuovo ristorante VIVA, acronimo del suo nome e cognome, al secondo piano di Eataly Milano Smeraldo.
Là dove per dodici anni ha regnato il ristorante Alice.

«È la terra che sceglie e decide. Seguiamo il suo umore e la sua potenza con rispetto, gioia e gratitudine», ha affermato la Chef, che insieme a Claudio Mori ha ampliato a due serre e due campi biologici nel parco sud il suo orto sperimentale, dove crescono semi antichi e rari oltre i normali semi bio.
Mentre con Davide Caremi Viviana coltiva le erbe che vengono dal suo foraging.

L’interior design di VIVA è stato studiato personalmente dalla Chef, che ha scelto e creato con cura ogni dettaglio.
Affidato all’amico e artista Marco Nereo Rotelli il compito di realizzare una composizione completamente blu in ogni suo tono (nella foto sotto), che rappresenta glifi, misteriosi simboli, pittogrammi dell'Isola di Pasqua e riporta i valori di Viviana, come colore, entusiasmo, inclusione, condivisione e vita.

Dominante nell’ambiente è la luce, tanta: Artemide con le luci Discovery e Mandalaki studio con l’innovativa luce Halo Sky a creare zone d’atmosfera.
Per gli arredi la scelta è andata a Knoll, Giò Ponti per le posate mentre la cucina a vista è un pezzo unico disegnato da Molteni.

Con la giovane designer Gala Rotelli, Viviana ha creato una serie di vasi di varie dimensioni e colori che ricordano veri e propri sassi, in vetro soffiato di Murano realizzati dalla storica vetreria artistica Massimiliano Schiavon.
Perché «L’arte è nutrimento e cibo dell’anima. L'arte è energia e creazione, come la cucina», ha dichiarato la chef.

Classe 1974, nata a Salerno, per Viviana la cucina è sinonimo di vita: fin da piccola frequenta la trattoria di pesce di famiglia e appena raggiunta l’età giusta, affronta i fornelli con spontaneità, amore e naturalezza, dimostrando subito un grande talento. Lo stesso che l'ha portata ad aggiudicarsi nel 2011 la sua prima stella Michelin.

Tra i pezzi forte del nuovo VIVA, lo storico social table in legno KAURI, materiale sempre vivo, disegnato da Renzo e Matteo Piano.
Oltre che in cucina, grande attenzione anche alla carta dei vini, ampliata fino a 700 etichette, con oltre 50 selezionate referenze di champagne.
Il produttore De Bartoli ha realizzato un'esclusiva etichetta personalizzata dedicata a VIVA, mentre la scelta delle annate dei vini francesi si arricchirà periodicamente con l’expertise del grande collezionista Michele Marcucci e di Andrea Farinetti.

Per l'after-dinner, poi, VIVA propone mix sperimentali, dove prodotti classici e amari ottenuti da diversi processi produttivi e mix di erbe, fiori, radici ed estratti di piante daranno vita a nuovi cocktail botanici.
Per la Chef la parola d’ordine è INCLUSIONE: in sala e per la sua brigata di cucina Viviana sceglie uomini e donne di tutte le razze e religioni. Viene abolito il cliché militaresco tipico dell'alta cucina, pur mantenendo l'importanza del rispetto dei ruoli.
L'investimento sulle risorse umane rappresenta un tassello fondamentale per la cucina di Viviana Varese che afferma: «VIVA è fatta di persone che sono l’energia vitale del mio ristorante».

Dalla somma di tutti questi elementi nasce un ristorante che è materia viva, è colore, è vita.
Uno spazio dinamico e fluido che racconta il percorso della sua creatrice, fatto di slanci ed equilibri, di dedizione e passione, di movimento e sostanza. Perché Viviana Varese è audace, reale, entusiasta. E - oggi più che mai - VIVA.
VIVA - Il Manifesto
La fiamma brucia.
È stupore e colore.
È idea e sentimento.
Gioia di creare e fame di fare.
Al sembrare preferisco l’essere. Audace, speciale, ribelle. Anticonformista, entusiasta, reale. Essere VIVA.
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