I 5 errori più comuni che ci fanno abbandonare la dieta

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Dietro al "Non riesco a stare a dieta" spesso si nascondono piccoli errori logistici facili da evitare se li si conosce: ecco quali sono

Per tornare in forma per prima cosa è necessario stare alla larga dagli errori tipici delle diete improvvisate e fai da te.

Ci sottoponiamo ad alcune privazioni pensando di dimagrire e invece facciamo più male che bene, perché quelle stesse privazioni potrebbero spingerci ad abbandonare velocemente la dieta.

Per perdere peso in modo sano e mantenere i risultati nel tempo, infatti, è bene farsi guidare nella scelta di cosa mangiare dalle istruzioni di un nutrizionista.

La dieta infatti dovrebbe essere un po’ come un “abito su misura”, calibrata tenendo conto delle condizioni di salute, delle esigenze e degli stili di vita personali.

Ecco allora altri 5 errori tipici che fanno abbandonare facilmente la dieta.

Non riesco a stare a dieta: ecco (probabilmente) perché

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olio insalata piatto

Mangiate senza condimento

Eliminare completamente i condimenti e mangiare scondito non è di certo d’aiuto per la dieta.

L’olio extra vergine d’oliva, per esempio, consumato senza esagerare nelle quantità, è un ottimo alleato della dieta. Apporta tanti preziosi acidi grassi essenziali che aiutano a sentirsi più sazi.

Sì anche a erbe aromatiche e spezie: sono degli ottimi sostituti di sale e zucchero.

Succo mela e kiwi

Esagerate con frullati e succhi

La frutta in versione succo o frullato fornisce tanti zuccheri semplici che l’organismo assimila velocemente.

Rispetto alla frutta intera, è priva di fibre, indispensabili per sentirsi sazi ed evitare di cedere agli sgarri.

Banane frutta macedonia

Sostituite i pasti con una macedonia di frutta

Mangiare a pranzo o a cena solo una macedonia di frutta aumenta il rischio di cedere facilmente agli sgarri nelle ore successive al pasto.

Apporta tanti zuccheri semplici che danno energia immediata, favoriscono gli sbalzi di glicemia e stimolano gli attacchi di fame improvvisi.

In più, non assicura un pasto completo perché è priva di proteine, carboidrati complessi e grassi buoni.

lattuga insalata piatto

Mangiate solo un’insalata

Lattuga, rucola, radicchio sono sicuramente salutari. Forniscono vitamine, minerali e preziosi antiossidanti. In più, sono un’ottima fonte di fibre.

Mangiare solo verdura però non vi aiuterà a dimagrire.

L’ideale è abbinarla sempre alle proteine del pesce o della carne e dei suoi derivati e ai carboidrati complessi, per esempio ai cereali integrali, che favoriscono la sazietà e assicurano all’organismo l’energia necessaria per funzionare al meglio.

tavola cibo

Avete fretta a tavola

Consumare i pasti rapidamente aiuta a sentirvi meno sazi e spinge a mangiare maggiori quantità di cibo.

Al contrario, assaporare ogni singolo boccone masticandolo lentamente vi aiuterà a sentire prima il segnale di stop al pasto.

 

Photo Credits: Unsplash

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95