Team merenda? Bravi! Lo spuntino del pomeriggio fa bene alla salute: ecco perché

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Non lasciate che i pregiudizi vi facciano sentire in colpa per il vostro spuntino pomeridiano, perché in realtà fa bene alla salute

Spesso ci dimentichiamo che in una dieta sana ed equilibrata è contemplata anche la merenda pomeridiana. E perché allora ci sentiamo in colpa (si fa per dire) se a metà pomeriggio ci viene voglia di mangiare qualcosa? 

In un mondo pieno di ricette progettate per tenerci sazi fino a cena, gli spuntini hanno una cattiva reputazione e spesso sono visti come un segno di avidità o semplicemente come scelte alimentari sbagliate. 

**Cosa succede al corpo se si smette di mangiare zucchero?**

E invece.

Fare una merenda golosa fa bene alla salute. 

Che sia un quadrato di cioccolato, uno yogurt con muesli, una fetta di pane con formaggio, una macedonia, uno smoothie o the e biscotti... non privatevene.

Ecco perché. 

**5 spuntini light per avere più energia nel pomeriggio**

** 9 segnali per capire se stai mangiando troppi zuccheri (e correre ai ripari) **

Ecco perché gli spuntini fanno bene alla salute

(Continua sotto la foto) 

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Perché mangiare uno spuntino nel pomeriggio fa bene

Anche se il vostro pranzo era un ottimo equilibrio di proteine, carboidrati e grassi, il vostro corpo può, e spesso vorrà, desiderare uno spuntino pomeridiano.

«Molte persone hanno solo bisogno di una pausa nel pomeriggio - spiegano gli esperti  - I nostri livelli di cortisolo subiscono un calo naturale nel pomeriggio, motivo per cui a volte desideriamo quella tregua. Non solo: i pomeriggi sono piuttosto lunghi. Se sono passate un paio d'ore dal pranzo e mancano un paio d'ore alla cena ha senso che abbiate bisogno di qualcosa da mangiare».

La domanda ora è: possiamo aprire la dispensa e tirare fuori dei biscotti o una barretta di cioccolato?

**7 trucchi per dimagrire senza rinunciare agli spuntini**

«Se hai in mente una specifica merendina, nessuna quantità di cetrioli e houmous soddisferà quel bisogno. È molto meglio essere intenzionali quando decidete di sedervi e mangiare qualcosa».

Tutto questo gioca un ruolo fondamentale nella psicologia del mangiare, perché il cibo raramente riguarda solo il nostro stomaco.

A dimostrazione il fatto che uno studio dell'Università di Harvard ha evidenziato che quando alle persone con diabete veniva detto che stavano bevendo una bevanda ipercalorica e ricca di zuccheri, il loro livello di zucchero nel sangue aumentava più di quelli che avevano la stessa bevanda, ma gli veniva detto che era senza zucchero.

**Zucchero: ci sono 4 motivi per cui il cervello chiede dolci e carboidrati**

«Quando pensiamo che qualcosa sia dannoso per noi, possiamo indurre effetti negativi nel nostro corpo», spiega la nutrizionista Isa Robinson.

«Preoccuparsi di ciò che mangiamo può farci più male che bene, e il modo in cui pensiamo e parliamo del cibo conta davvero. Dovremmo tenere a mente più questo aspetto che i grammi di zucchero presenti nel vostro spuntino dolce preferito». 

Inutile dire che non esistono cibi buoni e cattivi: tutto sta nell'avere il giusto equilibrio. 

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95