Pranzare con il gelato fa dimagrire o ingrassare?
Durante la bella stagione pranzare con il gelato è un'alternativa appetibile, ma va considerato un pasto dietetico e salutare o uno sgarro alla dieta?
C'è chi lo mangia tutto l'anno e chi solo quando le temperature salgono, ma una cosa è certa: il gelato – più di qualsiasi altro dolce - è uno sfizio irrinunciabile, soprattutto nei giorni d'estate.
D'altra parte quest'eccellenza della nostra cutura gastronomica appaga i sensi, rinfresca il palato e talvolta può sostituire il pranzo.
Il punto però è: fa ingrassare o dimagrire?
Quanto deve essere un'eccezione?
Ecco tutto quanto c'è da sapere a riguardo.
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Si può pranzare solo con un gelato? Sì
Ormai i nutrizionisti concordano sul fatto che il gelato possa, qualche volta, sostituire un pranzo più strutturato, specialmente se le alte temperature riducono l'appetito o il tempo per sedersi a tavola scarseggia.
Questo prodotto, infatti, contiene tantissimi nutrienti importanti, come proteine, zuccheri semplici, carboidrati complessi, grassi, sali minerali e vitamine, che ne fanno un pasto piuttosto equilibrato e completo.
Ci sono però alcuni parametri da conoscere e rispettare nella scelta dei gusti.
Il gelato alle creme
Il gelato alla crema è realizzato con il latte e le uova (e a volte anche panna), che forniscono grassi, calcio, fosforo e proteine facilmente digeribili e assimilabili, gli zuccheri (semplici, lattosio e saccarosio), che danno una sferzata di energia, e l'ingrediente aggiunto (cioccolato, pistacchio, caffè, nocciole, ecc.), che conferisce il sapore finale.
Se poi all'ice cream si abbina un cono, una cialda o un biscotto si ottengono anche i carboidrati complessi.
Proprio grazie a questa ricchezza nutrizionale, il gelato alla crema è quello più indicato per essere una valida (e saltuaria) alternativa a panini, insalate di riso, pasta, insalatone e secondi piatti.
Ma proprietà nutrizionali a parte, qual è l'apporto energetico di un gelato al fiordilatte o al fondente?
Dalle 180 alle 230 calorie per 100 grammi di prodotto (che equivalgono a 4-5 palline).
Il gelato alla frutta
Il gelato alla frutta risulta più leggero rispetto a quello alla crema perché può essere privo di latte o di uova e quindi avere meno grassi e proteine.
Di contro fragole, limoni, pesche, frutti di bosco e meloni (ma non solo) apportano acqua, fruttosio, sali minerali, antiossidanti, fibre, vitamine A, C ed E.
Le calorie variano da 130 a 170 circa in base all'ingrediente scelto.
Dunque, per sostituire il pranzo, una combinazione di crema e frutta potrebbe essere quella ideale.
Cosa mangiare a cena se a pranzo si è mangiato il gelato
Poiché a pranzo ci si è pur sempre concessi un pasto ricco di zuccheri, a cena meglio optare per un pasto leggero ed equilibrato.
Lasciate perdere carboidrati e zuccheri semplici, dei quali si è già fatta incetta nelle ore precedenti, e puntate su un'abbondante porzione di verdura di stagione, per fare il pieno di fibre, e un piatto di carne bianca o di pesce, magari cotti alla piastra o al forno, per assimilare proteine.
Come restare sazi più a lungo
L'effetto saziante del gelato è limitato nel tempo.
Bisogna mettere in conto, cioè, che a poche ore dal pranzo si possa avvertire nuovamente il senso della fame.
Per evitare che lo stomaco inizi a brontolare già nel primo pomeriggio, si potrebbe aggiungere della frutta fresca, come fragole, frutti di bosco, pesche e albicocche, alla coppa.
L'alto quantitativo di vitamine e fibre aiutano a prolungare la sazietà.
Meglio un cono che la vaschetta d'asporto
Prima di tornare a casa si fa una sosta obbligata nella gelateria sotto casa? Ottima idea, a patto di non esagerare con le quantità.
In questi casi si cede alla tentazione di mangiare il gelato direttamente dalla vaschetta d'asporto ma, poiché un cucchiaio tira l'altro, si rischia di consumarne davvero troppo.
Bisognerebbe, invece, travasare cinque palline scarse in una coppetta (cioè 100 grammi circa) e riporre ciò che avanza in freezer.
O meglio ancora consumare una porzione di gelato in gelateria e tornare a casa a mani vuote.
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