No White Diet: perché provare la dieta senza cibi bianchi che fa dimagrire e depura l'organismo

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La No White Diet è una dieta che elimina le farine raffinate e alcuni cibi bianchi per dimagrire e fare detox. Ecco come funziona e perché fa bene

Si chiama No White Diet, “dieta senza cibi bianchi” tradotto in italiano, ed è esattamente quello che dice di essere: un regime alimentare che elimina gli alimenti di questo colore, per dimagrire e depurare l'organismo, facendo dunque bene all'organismo.

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Se volete seguirla, ecco come funziona, perché funziona, cosa permette di mangiare e cosa bandisce dalla tavola.

Come funziona la No White Diet

(Continua dopo la foto)

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Cos’è la No White Diet

La dieta senza cibi bianchi è uno schema alimentare basato sull’eliminazione totale di cibi prodotti con farine raffinate.

Togliendo dalla propria alimentazione i cibi di colore bianco (spesso così perché trasformati industrialmente), è possibile depurare profondamente l’organismo e al contempo dimagrire.

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Bisogna sostituire ai cibi bianchi raffinati quelli integrali, a base di sane farine integrali non trasformate a livello industriale.

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Cosa si può mangiare nella No White Diet

No al pane bianco, sì a quello integrale

Nemico della salute e del peso forma, il pane bianco è un prodotto ricco di carboidrati ma povero di nutrienti importanti come fibre e proteine.

Questo succede a causa del processo di raffinazione della farina, che rimuove il germe e la crusca del chicco .

Gli effetti del pane bianco sul peso corporeo, inoltre, sono noti: il suo consumo aumenta il grasso viscerale e il peso ponderale.

Nel 2015 uno studio condotto da un’equipe scientifica dell’Università di Las Palmas de Gran Canaria ha decretato che la riduzione dell’apporto di pane bianco porta a un minore aumento di grasso nell’addome e di peso.

Quindi il pane bianco andrebbe sostituito con quello integrale, sia per la salute sia per la linea.

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Si possono mangiare pasta e riso, ma solo integrali

La pasta non integrale ha gli stessi difetti del pane bianco: fa ingrassare e apporta pochi nutrienti benefici. Al contrario, quella integrale apporta all'organismo nutrienti e sazietà a lungo termine.

** La pasta non fa ingrassare, se la mangiate così **

A dimostrarlo sono stati i ricercatori di un’equipe dell’Università di Toronto nel 2018: il loro studio ha portato alla conclusione che la pasta integrale, se inserita in schemi alimentari caratterizzati dalla presenza di cibi a basso indice glicemico, non fa ingrassare, anzi, aiuta a perdere peso e a mantenere il peso forma.

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Parlando di riso, invece, dato che il processo di raffinazione elimina gran parte delle fibre, mangiare riso integrale permette di raggiungere prima la sazietà e dunque di mangiare di meno.

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Vietato lo zucchero bianco

La dieta senza cibi bianchi bandisce categoricamente lo zucchero bianco.

In alcuni casi si può sostituire con lo zucchero di canna, il miele, la stevia oppure lo sciroppo d’acero, tuttavia se possibile sarebbe meglio evitare qualsiasi dolcificante.

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Per permettere al corpo di assumere carboidrati (fondamentali) ed evitare l’eccessivo apporto di zuccheri aggiunti, vanno consumati cibi integrali e frutta.

La frutta è fonte di zuccheri semplici e contiene pure vitamine, fibre e minerali, quindi è un concentrato di sostanze benefiche.

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No al sale

Un altro ingrediente bianco da evitare è il sale da cucina.

La No White Diet suggerisce di sostituirlo con erbe e spezie come il timo, il rosmarino o il basilico.

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Queste erbe aromatiche insaporiscono i cibi senza causare ritenzione idrica, quindi aiutano il processo di depurazione dell’organismo.

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Niente patate bianche, sì alle verdure colorate

Anche le patate bianche andrebbero evitate. Sostituitele con abbondanti verdure a scelta, che siano colorate e non amidacee.

Dei validi sostituti sono gli asparagi, le zucchine e le verdure a foglia verde, perfette per saziare, idratare grazie all’alto contenuto di acqua e di conseguenza anche depurare.

No ai grassi animali, sì alle proteine magre

Bisogna eliminare dalla propria alimentazione anche i grassi di origine animale, ad esempio il burro, i formaggi e tutto ciò che viene prodotto da derivati animali (latte) e carne.

Sarebbe bene sostituirli con l’olio extravergine d’oliva e l’avocado, due alimenti ricchi di sostanze salutari e di grassi buoni.

Perfetti inoltre per saziare rapidamente senza fare ingrassare eccessivamente.

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I vantaggi della dieta senza cibi bianchi

La No White Diet è una delle poche diete prive di controindicazioni: eliminare i cibi prodotti con farine e ingredienti raffinati industrialmente, preferendogli cibi integrali, è un’ottima scelta per la salute e la linea.

Inoltre questo regime alimentare migliora sensibilmente l’efficienza dell’intestino grazie all’aumento dell’apporto di cibi ricchi di fibre che ottimizzano il microbiota intestinale.

Secondo uno studio del 2017 pubblicato sulla rivista Cell Host & Microbe, le dosi quotidiane di fibre raccomandate sono di 25 grammi al giorno per le donne e di 38 per gli uomini, secondo i parametri dell’Academy of Nutrition and Dietetics.

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95