Hangover: 10 cibi magici per far passare il mal di testa del giorno dopo

Bevuto troppo ieri sera? Se volete un rimedio sicuro (e pure buono) andate in cucina: vi presentiamo i dieci cibi che sono in grado di far passare anche il peggiore degli hangover

Combattere l'hangover con il cibo si può. Basta sapere cosa è meglio mangiare.

Avete fatto festa fino a notte fonda e ora siete uno straccio? Quanto vi state pentendo di quell’ultimo vodka lemon che alle 3 sembrava irrinunciabile?

Per combattere una brutta sbornia ognuno ha un suo personale rimedio, c’è però un decalogo di cibi che, consumati dopo una ubriacatura di quelle da guinness, aiutano a rimettersi in piedi.

In questa lista troverete alimenti molto diversi, alcuni super sani, altri junk food, ma tutti accomunati da una caratteristica: la capacità di rimettervi in piedi assorbendo l’alcol o aiutandovi a espellerlo.

Eccoli tutti.

(Continua sotto la foto)

Uova-alla-Benedict

Uova alla Benedict

La ricetta perfetta per combattere l’hangover è a base di uova alla benedict.

Un piatto piuttosto ricco in grassi e proteine, l’ideale per assorbire l’alcol in eccesso che avete in corpo.

Accompagnatelo con del pane (rigorosamente tostato).

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Riso bollito nel suo amido

Se proprio non vi sentite bene fate bollire del riso e, dopo averlo mangiato, cercate di bere la sua acqua di cottura.

L’amido che avrà rilasciato vi farà tornare nel mondo dei vivi.

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Tè verde

Qualunque cosa abbiate bevuto ieri sera, ora passate al tè verde.

Preparatevene un termos e, per quanto vi sembri difficile, costringetevi a finirlo entro mezz'ora.

Il tè vi farà eliminare le tossine e la maggior parte dell’alcol che ancora vi scorre nel sangue. In poche ore sarete come nuovi e quasi pronti per un altro party.

Avocado

Avocado

Tagliate un avocado maturo, spalmatelo su del pane tostato e mangiatelo appena scesi dal letto.

I grassi (sani) contenuti in questo alimento assorbiranno velocemente l’alcol e vi permetteranno di cominciare meglio una giornata che si preannuncia piuttosto difficile.

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Pancake con sciroppo d’acero

Un piatto dolce ideale per combattere una sbornia è quella a base di pancake (e gli americani potranno confermare).

Non tutti sanno che queste frittelle di farina e uova che possono sembrare davvero troppo pesanti per essere affrontate in un momento complicato come questo, sono in realtà un life saver mica da ridere!

Accompagnatele allo sciroppo d’acero che è un alimento dolce capace però di tenere sotto controllo i livelli di insulina.

Bilanciarli, in questo momento, potrà fare la differenza visto che di zuccheri l’alcol ne contiene già veramente troppi.

Salmone1

Salmone

Se avete superato le prime ore della giornata siete già a buon punto.

Quindi ora passate al salmone: un pesce ricco di proteine e grassi sani che sono un alleato fondamentale per combattere quello che resta dei fiumi di vodka che avete bevuto la scorsa notte.

Hamburger

Hamburger

Non sarà un alimento sano come il salmone, ma un hamburger è l’ideale per sbarazzarvi della nausea post sbronza.

Sempre per lo stesso motivo: il grasso assorbe l’alcol e lo trascina con sè. Inoltre il vostro umore vi ringrazierà, fidatevi!

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Pizza morbida

La pizza, soprattutto quella molto morbida (a Milano la pizza di Spontini, per intenderci) è uno degli alimenti migliori per combattere il senso di tremolio e di nausea che vi attanaglia dall’istante in cui avete messo i piedi già dal letto, abbandonando la posizione orizzontale.

Asparagi

Asparagi

Gli asparagi, contro ogni immaginazione, sono l’alimento ideale per combattere l’hangover perché sono formidabili per eliminare le tossine.

Mangiatene un piatto colmo con un filo d’olio a crudo: i grassi sani dell’olio extravergine d’oliva assorbiranno l’alcol, mentre gli asparagi vi aiuteranno a eliminarlo dal sistema linfatico.

Banane

Banane

Le banane, ricche di sali minerali, vitamine e soprattutto potassio, sono lo snack ideale nel processo di cura dell’hangover.

L’ultimo alleato di cui avrete bisogno per arrivare a sera pronti per ricominciare a bere.

Anche se a ben vedere, però, un paio di giorni di detox non vi farebbero male. Meditate gente. Meditate!

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95