Cosa mangiare a merenda: ABC degli spuntini proteici

Dietologi e nutrizionisti ribadiscono da sempre l’importanza di fare uno o più spuntini al giorno, ma cosa mangiare a merenda - che sia a metà mattina o metà pomeriggio?
Lo spuntino infatti rappresenta una parte fondamentale dell’alimentazione al pari di colazione, pranzo e cena e, se nutrizionalmente corretto, consente di mantenere costante la concentrazione di glucosio nel sangue durante la giornata e di non arrivare affamati ai pasti - prima causa di un'alimentazione sbilanciata (e delle abbuffate) evitando così il sovraccarico dell'apparato digerente.
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Per chi fa attività fisica, poi, aumenta l'energia prima dello sport e favorisce il recupero muscolare se consumato dopo l'allenamento.
Ma come si compone uno spuntino nutrizionalmente corretto?
Cosa mangiare a merenda?
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Perché scegliere spuntini e snack proteici
Tra la varietà di spuntini che possono essere consumati, lo snack proteico è un'ottima soluzione non solo per chi vuole aumentare la massa muscolare, ma anche per chi cerca uno spezzafame veloce ed efficiente, per fare il pieno di energia senza appesantirsi o finire vittima di snack ipercalorici e eccessivamente ricchi di sodio o zuccheri.
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A cosa servono le proteine
Chi sa a cosa servono davvero le proteine, alzi la mano. Pochi si offrono volontari perché dietro a questo termine c'è ancora parecchia confusione.
Si tratta, in realtà, di molecole preziosissime per il benessere dell'uomo: servono principalmente per la costruzione e lariparazione dei tessuti (anche della pelle, of course!) e dei muscoli, favoriscono la rigenerazione cellulare, forniscono energiaall'occorrenza, garantiscono un buon funzionamento del sistema immunitario, aiutano a trasportare sostanze nutritive e ossigeno e intervengono nella coagulazione del sangue.
Insomma, senza un giusto apporto di proteine... Sono guai.
Quante proteine si devono mangiare?
La comunità scientifica fornisce numeri precisi: la dose giornaliera raccomandata è di 0,8 – 1 grammo di proteine per ogni chilo di peso corporeo.
Quindi, per esempio, una persona che pesa 60 kg dovrebbe assumerne all'incirca 60 grammi al dì.
Diverso è il caso degli atleti, che necessitano di quantitativi superiori per potenziare la massa muscolare e incrementare la propria resistenza: l'American College of Sports Medicine suggerisce di consumarne da 1,2 a 1,7 grammi per chilogrammo.
Qualche idea di snack proteico dolce e salato
Kefir e yogurt
Kefir e yogurt sono buone fonti di proteine ricche di tutti gli aminoacidi essenziali che favoriscono la salute dei muscoli e danno sazietà.
Aiutano a rimanere in forma perché favoriscono la produzione di serotonina, un ormone che sostiene l’umore e aiuta a sentirsi sazi. Oltre a essere ricchi di triptofano, assicurano anche probiotici che nutrono la flora intestinale.
Barrette e gallette proteiche
Bowlpros, azienda italiana che commercializza a proprio marchio prodotti healthy per colazione e snack e promuove uno stile di vita sostenibile e green, propone una selezione proteica garantendo gusto e qualità. Tra le altre, le barrette a basso contenuto di zuccheri, vegane e fino al 36% di contenuto proteico, con cereali, frutta secca e semi, con proteine della soia o con proteine del latte: al cioccolato, frutti rossi, caramello, albicocche e cocco e una linea di gallette con farine di legumi rigorosamente senza glutine - lenticchie, piselli e ceci – che, grazie alla naturale componete proteica, sono lo snack perfetto per uno stile di vita dinamico.
Noci e frutta secca
Assicurano fibre che aiutano a tenere a bada la produzione di insulina, l’ormone che stimola gli attacchi di fame. Hanno poi un elevato potere saziante. Sono ricche di grassi buoni, tra cui gli Omega 3. Per comodità si trovano anche sotto forma di barrette o confezionati.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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