Cosa mangiano le modelle: la dieta degli Angeli di Victoria's Secret
Dalla dieta di Kendall Jenner a quella di Adriana Lima: ecco cosa mangiano le modelle di Victoria's Secret
Mangiare bene porta risultati migliori che mangiare poco - lo dimostrano le donne più belle del pianeta che, a sorpresa, non sono sempre a dieta, anzi: prediligono tutte un'alimentazione sana a una limitatamente light, eccezion fatta per quando sono sotto data a qualche evento importante.
Le diete degli Angeli di Victoria's Secret hanno infatti un unico comune denominatore: sono estremamente salutari e prevedono regolari strappi alla regola.
Unico momento in cui si mettono davvero a stecchetto è quando stanno per salire in passerella, perché per forza di cose devono essere più asciutte del solito.
Vi raccontiamo cosa mettono in tavola e nel piatto le modelle più famose del mondo.
La dieta di Kendall Jenner
«Mangiare in modo salutare è la cosa più importante. Non riesco ad allenarmi bene se non mangio abbastanza e nel modo giusto. Adoro la pasta, ma mi fa sentire più stanca e non mi piace. In genere la mia giornata comincia con uova, avocado e fiocchi d'avena. Mi sento meglio se mangio meglio», ha scritto la modella su suo sito web, ricordando come a un'alimentazione corretta unisce tanto sport, soprattutto corsa e boxe.
La dieta di Martha Hunt
Nei giorni che precedono il Victoria's Secret Fashion Show, Martha Hunt ha affermato di mangiare più del solito, cosa che ha scatenato parecchio scetticismo viste le polemiche sui digiuni cui si dice siano sottoposte le modelle prima della sfilata.
«Cerco di fare in modo che ci siano proteine in ogni pasto - ha dichiarato - Mangio yogurt greco o uova per colazione, sushi per pranzo e salmone o pollo o carne la sera accompagnato da verdure e carboidrati sani».
La dieta di Adriana Lima
Qualche anno fa la modella ha rivelato come si prepara per una sfilata importante come quella di Victoria's Secret, specificando però che si tratta di un evento eccezionale e che non è consigliabile seguire il suo esempio se non si è monitorati da un medico.
Al Daily Telegraph la Lima ha confessato di nutrirsi solo con frullati proteici per almeno nove giorni, senza aggiungere niente di solido - e, nelle dodici ore che precedono lo show, elimina anche tutti i liquidi. Decisamente poco consigliabile.
La dieta di Bella Hadid
La sorella minore di Gigi ha confessato di non rinunciare a niente e di mangiare sandwich al formaggio e patatine fritte quasi tutti i giorni.
Merito di madre natura, ma anche di tanta - tantissima! - attività fisica.
La dieta di Kate Upton
È stato il personal trainer Ben Bruno a rivelare il regime alimentare della modella durante un'intervista: «Mangia proteine magre a ogni pasto, limitando al minimo gli zuccheri e i cibi lavorati».
«Ogni tanto si concede qualche capriccio e fa benissimo. C'è bisogno di lasciarsi andare a volte per poter mangiare sano il resto del tempo. Il suo sgarro preferito sono le ciambelle. La vita è troppo breve per non concedersi un po' di divertimento una volta ogni tanto».
La dieta di Karlie Kloss
La modella ha rivelato di aver totalmente modificato le sue abitudini alimentari verso la fine dell'adolescenza, preferendo una dieta più salutare a base di tante verdure e pochi zuccheri.
«Ho eliminato gli snack grassi come gli Oreo, che adoravo, e ho iniziato a mangiare insalate e toast a base di avocado. Ho capito che quello che mangiavo influenzava il modo in cui mi sentivo. Mangiare bene mi ha dato più energie».
La dieta di Gigi Hadid
Per mantenere il corpo in perfetta forma, Gigi ha uno stile di vita regolare, fatto di una dieta equilibrata e tanta attività fisica. In genere preferisce prepararsi il cibo da sola, tra insalatone e centrifugati.
Spesso si affida ai succhi e frullati di Juice Press e non rinuncia mai a quello che lei chiama il giorno dell'imbroglio, in cui si concede di tutto, cheeseburger e gelati compresi.
Il suo mantra è: «Mangia sano per restare in forma. Mangia un hamburger per rimanere sano (di mente)».
La dieta di Behati Prinsloo
La moglie di Adam Levine è una paladina della semplicità, come ha più volte dichiarato: «Io sono per i pasti veloci e semplici, ma questo non significa che mi butto sul fast food, anzi. Vivo a New York, una città che offre moltissime opzioni rapide e comunque salutari».
Nella sua alimentazione non mancano mai centrifugati di frutta e verdura, insalate e pollo.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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