Ridurre le quantità di zucchero si può: basta mettere in pratica qualche semplice accorgimento per salvaguardare pelle, denti, girovita, salute e umore
L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare i 6 cucchiaini al giorno ma chiunque va ben oltre la dose consigliata, mettendo a rischio la salute di pelle e denti, il girovita e - perché no - anche l'umore.
I rotolini iniziano a lievitare, la pelle diventa spenta e acneica, i denti sono più soggetti a carie, l'addome si gonfia, i trigliceridi si impennano, la stanchezza si cronicizza e si fa fatica a prendere sonno: gli alert che l'organismo invia quando si esagera con lo zucchero (puro o “nascosto”, non ha importanza) non sono pochi, anzi... Tutt'altro.
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Se si eccede con bibite gassate, succhi di frutta, torte farcite, caramelle, merendine e brioches – ma l'elenco potrebbe andare avanti all'infinito – cute, peso corporeo, umore e salute orale (ma non solo) ne risentono sensibilmente.
Ed è proprio per questo motivo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di non consumare più di 25 grammi di zucchero al giorno, cioè circa 6 cucchiaini. Peccato che gli italiani, popolo di golosoni, superino del doppio la dose consigliata.
*** I benefici della riduzione dello zucchero ***
Anche se resistere a una fetta di cheesecake può diventare un supplizio e rifiutare un croissant pieno-zeppo di crema pasticcera può essere più ostico di una scalata sul Monte Bianco, bisogna correre ai ripari e iniziare a ridurre le quantità di zucchero ingerito.
Non è necessario eliminarlo drasticamente – anche perché questa sostanza crea una sorta di dipendenza che non agevola certo l'allontanamento – ma è sufficiente mettere in pratica qualche trucco per assumerne un po' meno.
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Sostituisci lo zucchero con tre “dolcificanti” naturali
Nonostante sia tutta una questione di abitudine, c'è chi proprio non riesce a bere caffè, tè e tisane amari, cioè completamente privi di zucchero. E allora, piuttosto che mettere mano alle classiche bustine, si potrebbe optare per altri dolcificanti meno “pericolosi”, disponibili in supermercati ed erboristerie.
- Stevia: è un dolcificante completamente naturale, estratto da una pianta presente in America Latina. Contiene zero calorie (sì, avete letto bene, zero calorie!), non ha controindicazioni, ha un leggero retrogusto di liquirizia e gli esperti consigliano di non superare i 4 milligrammi per ogni chilo di peso corporeo al giorno.
- Eritritolo: è un dolcificante prodotto dalla fermentazione degli zuccheri naturalmente presenti nella frutta e in altri alimenti di origine vegetale. Non ha retrogusti particolari, non esistono quantità consigliate (anche se è sempre meglio non eccedere), non ha calorie e non impatta negativamente sulla salute.
- Xilitolo: è un prodotto estratto da betulle, fragole, lamponi e mais. Contiene 2,4 calorie per grammo (contro le 4 dello zucchero), è un ottimo alleato della salute di denti e gengive ma può provocare, se assunto in dosi massicce, gonfiore e disturbi intestinali.
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Bevande gassate e succhi? Non fateci l'abitudine
Bibite gassate, energy drink e succhi di frutta devono costituire uno sfizio, non un'abitudine.
Queste bevande, infatti, contengono zucchero aggiunto in abbondanza: basti pensare che una lattina da 33 cl di cola, aranciata o gazzosa ne contiene circa sette cucchiaini (e si è già superata, in un colpo solo, la dose suggerita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità).
Bisogna sempre preferire l'acqua, che si può rendere più gradevole aromatizzandola con foglioline di menta, zenzero fresco, scorza d'arancio o di limone.
I succhi non vanno demonizzati ma bisogna puntare su quelli 100% frutta, ricchi di vitamine, potassio, acqua e zuccheri naturali. Esiste una direttiva europea che non consente assolutamente l’aggiunta di conservanti, zuccheri e aromi.
Attenzione ai latticini con pochi grassi
La tentazione di acquistare yogurt e condimenti con pochi grassi è fortissima, ma attenzione: questi prodotti hanno sì meno lipidi ma spesso sono ricchi di zuccheri aggiunti.
Un esempio? In un vasetto di yogurt “magro” ci sono 4-5 cucchiaini di zucchero, per un totale di 95 calorie, mentre in quello “intero” ce n'è solo uno, per 70 calorie... Calcolate voi la differenza!
Le salse pronte? Delle vere traditrici
Gli zuccheri aggiunti non sono presenti solo in alimenti notoriamente “dolci” ma anche in prodotti che al palato possono sembrare quasi salati o amarognoli.
Pensate: in 1 cucchiaio di ketchup, spalmato tra una foglia di lattuga e un hamburger di chianina, ci sono ben 4 grammi (circa 1 cucchiaino) di zucchero.
Salse a parte, occhio anche ai condimenti: l'aceto balsamico, ad esempio, è una vera bomba zuccherina... Chi l'avrebbe mai detto? Meglio, dunque, il buon vecchio aceto di vino o, al massimo, quello di mele.
Gradisce un dessert? No, grazie.
Ovviamente, per limitare l'introito di zucchero, la prima mossa da fare è quella di limitare il consumo di dolci & dolciumi vari, concedendosi questo sfizio solo in qualche occasione speciale.
Se la voglia è davvero irrefrenabile e non si riesce proprio a rinunciare al dessert, si potrebbe optare per della frutta fresca, alla quale si può aggiungere uno yogurt intero o una pallina di gelato, per mele, pesche o mele cotte al forno, con una spolveratina di cacao o di cannella, o per un paio di quadratini di cioccolato fondente.
Oppure mettersi ai fornelli per prepararsi un dolce senza zucchero.
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Scegli bene il drink dell'aperitivo
Colorati, freschi, dissetanti e dai nomi improbabili: i cocktail, alcolici o analcolici, che si ordinano durante l'aperitivo o dopo-cena sono veri diavoli tentatori.
Eh sì, perché troppo spesso il menu si rivela uno specchietto per le allodole e matematicamente si finisce per scegliere il drink più dolce e fruttato che ci sia.
Queste bevande, infatti, contengono sciroppi, aromi e mix di succhi che sono ricchi, anzi ricchissimi, di zuccheri e talvolta vengono serviti in bicchieri con il bordo volontariamente “zuccherato” (basti pensare al famoso Margarita).
A questo punto, meglio un bicchiere di vino rosso o, al massimo, una birra.
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