10 difetti dell'uomo single tra i 30 e i 40 anni con cui vi scontrerete
L'uomo single tra i 30 e i 40 anni è pericoloso perché spesso abbina atteggiamenti da adulto a paure da bambino: ecco a cosa stare attente per non scottarsi
Essere single dopo i trent'anni è allo stesso tempo molto più divertente e alienante che esserlo a venti.
Se ci si può divertire senza alcun freno dettato da insicurezze e titubanze tipiche della crescita, dopo i 30 anni le delusioni, spesso se accumulate, iniziano a pesare e la lista di barriere e pregiudizi verso il genere opposto si allunga proporzionalmente ai tentativi falliti.
Il problema, però, spesso, è sempre lo stesso: trovare un uomo rimasto single dopo i 30 anni che abbia voglia di impegnarsi in una relazione seria.
Che sia colpa della crisi economica che li ha costretti ad allungare i tempi per fare carriera e sentirsi indipendenti e realizzati, o se al contrario sono banalmente viziati da troppa offerta, non è dato sapere.
Il dato di fatto è che questa generazione di 30-40enni fugge l'impegno, il confronto e l'amore.
Ecco i 10 problemi che dovrete affrontare se ne incontrerete uno (in ordine di gravità crescente).
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I difetti dell’uomo single sopra i 30 anni con cui vi scontrerete
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