«Ha il potere di far apprezzare la musica classica alla gente». Questo diceva di Vanessa Benelli Mosell, 29 anni, il compositore tedesco Karlheinz Stockhausen, considerato tra i più importanti del 20esimo secolo.
Dopo anni di studio in Germania, Russia e Inghilterra, oggi vive a Parigi ed esce con un disco registrato con la London Philharmonic Orchestra, una delle più prestigiose del mondo.
Le manca l’Italia?
«Sì, ma mi sento cittadina del mondo. È una questione generazionale».
Ha iniziato a suonare il piano prestissimo. Le pesava sentirsi una bambina prodigio?
«Era un privilegio, ma ne soffrivo. Sapevo di essere diversa e i sacrifici per coltivare il talento erano tanti. A 9 anni non comprendi quanto la musica possa ripagarti. Mia madre, che mi è sempre stata accanto, invece lo sapeva bene».
Ha un look sexy quando si esibisce.
«Adoro la moda e mi ritengo più una fashion victim che una ragazza sensuale. La bellezza è quella dell’anima e dell’intelligenza, essere curiosi, coltivare interessi, non essere superficiali. Per me l’attrazione ha più a che fare con la forza dello spirito».
Cantanti pop preferiti?
«I Genesis, Ed Sheeran e i Disciples, un gruppo inglese che amo molto».
La vedremo presto in Italia?
«A maggio sarò a Milano per la rassegna dedicata al pianoforte Piano City. Ho un impegno preso con Stockhausen: far apprezzare la musica classica a tutti. E io sono una che rispetta le promesse».
© Riproduzione riservata