GIORNO
NOTTE
  • In evidenza
  • Embrace the Change

    Embrace the Change

    Embrace the Change

  • Live Beautifully

    Live Beautifully

    Live Beautifully

  • Primavera Estate 2021

    Primavera Estate 2021

    Primavera Estate 2021

  • Borse: tutti i modelli cult del momento

    Borse: tutti i modelli cult del momento

    Borse: tutti i modelli cult del momento

  • It Shoes: le scarpe più belle della stagione

    It Shoes: le scarpe più belle della stagione

    It Shoes: le scarpe più belle della stagione

  • Canali
  • Moda
  • Bellezza
  • Lifestyle
  • Factory
  • Casa
  • Magazine
  • Oroscopo
  • Magazine
  • La cover della settimana
    ABBONATI
  • Newsletter
    • Pubblicità
    • Gruppo Mondadori
    • Network
    • Contributors
    • Condizioni
    • Privacy
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    • Notifiche push
    • Personalizza tracciamento
    • © 2021 Mondadori Media S.p.A. - via Bianca di Savoia 12 - 20122 Milano - P.IVA 08009080964 - riproduzione riservata

Grazia

Stai leggendo:

Lifestyle

Luca Filippi: Al cinema torno sui banchi di scuola

Luca Filippi: Al cinema torno sui banchi di scuola

foto di Claudia Catalli Claudia Catalli — 11 Aprile 2017
Luca-Filippi-cover-desktopLuca-Filippi-cover-mobile

Tra i giovani attori italiani Luca Filippi è quello con la faccia più da ragazzo. Ora nel film Classe Z rivive l’adolescenza. «Soprattutto», dice a Grazia, «la balbuzie da cui sono guarito recitando»

Abbonato a ruoli più estremi, come il malato mentale nel film In fondo al bosco o il carcerato nell’opera teatrale La prigione, il 25enne Luca Filippi oggi è al cinema con una parte che sembra modellata su di lui: Julian, il ragazzo timido dell’ultimo banco in Classe Z, di Guido Chiesa.

«Ho insistito che il personaggio avesse anche la mia balbuzie», dice. «Nella vita bisogna avere il coraggio di affrontare se stessi». Per questo ha deciso di recitare. «Mi piacciono gli attori che sfidano loro stessi, anche fisicamente. Ha in mente Elio Germano che fa Giacomo Leopardi nel film Il giovane favoloso? Ecco. È un mio modello: io punto a superare i miei limiti, dire addio alla timidezza che da sempre è una mia caratteristica. Julian è uno che si isola dagli altri. Mi rivedo nella sua sensibilità, nel suo parlare più con gli occhi che con la voce».



Com’è nata la voglia di stare sul set?
«Grazie a uno spettacolo al liceo, ero John Travolta in Grease. Avevo voglia di essere finalmente al centro dell’attenzione e poter comunicare con gli altri, superando ogni barriera. Sono partito da Rovereto, in Trentino, e sono arrivato a Roma, dove mi sono diplomato alla Scuola d’Arte Cinematografica. Lì ho incontrato Elio Germano, Valerio Mastandrea e il regista Daniele Vicari, a cui devo tanto. Una vera fortuna».

Come è stato tornare tra i banchi di scuola per Classe Z?
«Quella è un’età che sento ancora viva dentro. Il cast, poi, è pazzesco: non conoscevo la star di YouTube Greta Menchi. E oggi sono diventato videodipendente».


© Riproduzione riservata

  • IN ARRIVO

  • La normalità di essere prime. Intervista a Elisabetta Casellati

  • Elisabetta Pistoni: imprenditrice e digital creator

  • Guerlain World Bee Day 2021: la raccolta benefica a sostegno delle api

  • Vera Wang firma una partnership con Pronovias (e ce l'ha raccontata in anteprima)

Grazia
Vuoi abilitare le notifiche?
Attendi…

No, grazieSi, attiva