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Moda

New York Fashion Week: il recap delle sfilate Primavera Estate 2026

New York Fashion Week: il recap delle sfilate Primavera Estate 2026

foto di Cecilia Falovo Cecilia Falovo — 16 Settembre 2025
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Dalla leggerezza solare di Michael Kors al ritorno minimal di Calvin Klein, fino all’energia urbana di Off-White: la NYFW 2025 intreccia heritage e sperimentazione, celebrando l’anima poliedrica di New York.

La New York Fashion Week di settembre 2025 è appena giunta al termine ma abbiamo assistito ad una svolta narrativa: da un lato i grandi nomi dell’eleganza americana sono tornati a imporsi, dall’altro la nuova generazione di creativi ha spinto verso linguaggi più sperimentali.

Partiamo proprio da uno dei nomi che, ogni anno, domina la scena newyorkese: stiamo parlando di Michael Kors. Lo stilista ha portato in passerella un’eleganza rilassata ispirata alla natura e all’arte dell’evasione.

Tra caftani leggeri, tuniche fluenti e drappeggi liquidi, la collezione ha celebrato un glamour disinvolto. I toni del deserto, dall’ecru all’espresso fino a guava e cashew, hanno sottolineato il mood solare, mentre gli accessori artigianali in pelle hanno completato l’idea di sofisticata nonchalance.

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MICHAEL KORS SS26

Credits: Courtesy of Press Office

A riaffermare la sua idea di American Dream è stato Ralph Lauren con una collezione che intreccia tailoring impeccabile e romanticismo.

In passerella hanno sfilato giacche sartoriali, lunghi abiti fluidi e dettagli heritage che hanno incarnato lo stile senza tempo del brand, elevando il concetto di eleganza quotidiana con un tocco da grande soirée.

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RALPH LAUREN SPRING 26

Credits: Getty Images

Il ritorno di Calvin Klein invece, sotto la direzione di Veronica Leoni, ha segnato un momento chiave. Minimalismo scolpito, linee pure e un’interpretazione asciutta hanno definito la nuova visione del marchio, che guarda al power dressing in chiave attuale, con forza silenziosa ma incisiva.

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Alla New York Fashion Week torna Jason Wu che ha presentato per la primavera 2026 una collezione che dialoga con il passato ma resta profondamente moderna.

Il brand infatti rende omaggio con questa collezione al centesimo compleanno di Robert Rauschenberg e al suo uso delle immagini, celebrando così l'unione tra arte e moda.

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JASON WU SPRING26

Credits: Getty Images

Un richiamo all'arte anche nella collezione di Ulla Johnson, che trae ispirazione dalla pittrice astratta newyorkese Helen Frankenthaler e dal mondo naturale, più che dalla giungla urbana.

La sua collezione interpreta i toni del tramonto e acquerelli pastello, tra chartreuse e raisin, catturando il movimento dei colori e la loro interazione.

Le forme combinano leggerezza e struttura, creando abiti poetici che evocano la fluidità e la calma della natura.

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ULLA JOHNSON SS26

Credits: Getty Images

La collezione Angels in America di Prabal Gurung invece riflette un desiderio di trovare luce e speranza in tempi complessi. Le silhouette, ispirate ai fiori trombetta degli angeli, combinano cloqué e broccati ultraleggeri con forme che avvolgono, come in un guscio protettivo.

L’estetica “East-meets-West” emerge in gonne ispirate agli abiti tradizionali nepalesi e nei pantaloni Patiala dalla costruzione più architettonica.

La palette è solare: rossi intensi, rosa e blu energici, con tocchi di camel e denim a bilanciare il tutto, mentre drappeggi richiamano i sari della sua infanzia.

ok Prabal

PRABAL GURUNG SS26

Credits: Getty Images

Tra i grandi ritorni c'è Off-White che a New York ha presentato la sfilata sul rooftop della New Design High School, nel Lower East Side, trasformato in un hub creativo tra graffiti e bandiere con slogan iconici.

La collezione "Pop Romance" ha giocato sui codici del brand: uniformi, varsity jacket, hoodie e capsule in collaborazione con la New York Liberty.

Silhouette fiere, spalle strutturate e tessuti a contrasto, dal denim robusto ai satin fluidi, hanno disegnato un’estetica che mescola anni ’70, streetwear e lusso, arricchita da dettagli in cristalli Swarovski.

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OFF-WHITE SS26

Credits: Courtesy of Press Office

Christian Siriano, ormai designer affermato nel panorama internazionale, ha reso omaggio a Marlene Dietrich e alla sua capacità di oscillare tra maschile e femminile.

La collezione ha aperto con il rigore del bianco e nero, pois, righe e plaid, per poi esplodere in abiti da diva in toni vibranti: un ball gown azzurro Tiffany, un tuxedo dress destrutturato in rosa Barbie.

Il gioco cromatico, pensato come un passaggio dal cinema in bianco e nero al Technicolor, ha sottolineato la teatralità e l’inclusività che da sempre caratterizzano il lavoro dello stilista.

ok Siriano

CHRISTIAN SIRIANO SS26

Credits: Getty Images

L’identità di Tibi è stata confermata in questa stagione: sono andati in passerella abiti che le donne desiderano davvero indossare. La collezione ha presentato capi essenziali rivisitati, camicie bianche perfette, maglie leggere, pantaloni morbidi ma professionali arricchiti da dettagli inaspettati.

Tra questi, un moderno crinoline dress dalle forme arrotondate, abbinato a top sportivi, ha dato un tocco scultoreo e dinamico. L’equilibrio tra praticità e creatività, cifra del brand, si è tradotto in una femminilità rilassata ma sofisticata.

ok Tibi

TIBI SS26

Credits: Getty Images

Abiti che possono essere indossati tutto il giorno, eleganti e minimal. Questo è COS.

Il brand, torna alla New York Fashion Week di settembre con la sua collezione Autunno/Inverno 2025: uno studio di contrasti, materialità e artigianalità, catturati attraverso un suggestivo gioco di spazio e luce.

La collezione si ancora a una sofisticata palette di colori scuri e intensi - nero, grigio acciaio e blu navy intenso - completati da accenti neutri. Le espressioni creative emergono mentre i codici iconici della maison vengono reinterpretati attraverso materiali, texture e finiture pregiate.

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COS A/W25

Credits: Courtesy of Press Office

Accanto ai grandi ritorni e alle nuove visioni, brand come Coach e Tory Burch hanno continuato a rafforzare la loro allure alla New York Fashion Week.

Coach ha portato in passerella il suo spirito urbano e inclusivo, mentre Tory Burch ha proposto una femminilità forte e classica, sospesa tra innovazione e heritage.

Tre voci diverse, ma ugualmente essenziali nel comporre il mosaico della moda newyorkese, che ancora una volta conferma la sua capacità di fondere radici e sperimentazione.

© Riproduzione riservata

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