Milano Moda Uomo: il "best of" della fashion week targata Primavera Estate 2025


24 sfilate, oltre 50 presentazioni e un ricco calendario di eventi collaterali, per un totale di 84 appuntamenti. Questi i numeri dell'ultima edizione di Milano Moda Uomo, andata in scena dal 14 al 18 giugno.
Una quattro giorni costellata di grandi nomi e new entry, attesi ritorni in passerella e anniversari speciali, ospiti d’eccezione e momenti memorabili.
A partire da quelli che ci ha regalato lo show di Martine Rose, talento britannico tra i più apprezzati a livello internazionale, alla sua prima sfilata milanese.
Protagoniste in un’atmosfera post industriale, tra luci soffuse e fumogeni, una serie di creature con nasi finti di gomma e parrucche, vestite di capi oversize e gender-neutral.

Personaggi surreali, portabandiera di un’idea di bellezza e stile non convenzionale. «Si tratta di amare ciò che si indossa - ha spiegato - indipendentemente da ciò che sei e da dove sei».
Un inno alla libertà d’espressione condiviso - in modalità differenti - da gran parte dei designer e delle case di moda che si sono avvicendati nel corso della kermesse.
Come Sabato De Sarno, che ha presentato la nuova collezione Gucci alla Triennale. Una scelta tutt’altro che casuale: «un museo è un luogo assolutamente aperto, che si nutre di coloro che lo abitano e delle loro idee».
Gli spazi espositivi hanno visto trionfare giacche dalle silhouette rilassate, camicie di ispirazione utility, polo in toni sorbetto e set stampati con surfisti, delfini, fiori di ibisco e foglie di banano.

Abiti che parlano «di incontri, tra la città e la spiaggia, tra persone che amano la vita», per usare le parole di De Sarno. «Non mi piacciono i vestiti che spaventano - ha precisato - e mi auguro che le persone si sentano libere e accolte nei miei abiti».

Guarda alle persone e alla loro unicità Adrian Appioplaza. Per la seconda collezione che lo vede al timone creativo di Moschino, ha portato in pedana esploratori che si spostano tra spazi differenti, idee e ideali, sfuggendo alla vita attraverso l'evasione.
Tra bagagli accatastati e abbandonati, ogni look ha la sua identità; «La sartoria tradizionale qui perde le sue restrizioni e confini. Viene trasformata, decostruita e poi ricostruita».
Simboli, scorci e ricordi dagli archivi del brand trovano una nuova interpretazione attraverso una fusione di generi e confini sfumati, per un guardaroba condiviso da tutti.

Libertà, ma anche istinto: sono queste le keyword da cui si dispiega la nuova stagione di Miuccia Prada e Raf Simons.
«Questa collezione è nata da un dialogo spontaneo tra idee che ci passavano per la testa in un determinato momento, idee concretizzate in modi inaspettati». Il risultato sono vestiti «da indossare oggi, più vicini ai giovani, perché nel futuro c'è speranza».

C'è un futuro luminoso anche davanti alla maison Fendi, prossima al centenario. Nella visione di Silvia Venturini Fendi i capisaldi del menswear si trasformano in pezzi di un puzzle sartoriale, destrutturati e ricostruiti attraverso volumi discreti, asimmetrie e dettagli mutuati dallo sportswear.

E a proposito di anniversari, Canali ha appena spento 90 candeline. E lo ha fatto in grande stile, con una speciale capsule collection e un’esclusiva mostra d'arte a Palazzo Reale, frutto della collaborazione con NABA.
I giovani studenti della Nuova Accademia di Belle Arti hanno esplorato e interpretato il passato, il presente e il futuro del marchio fondato nel 1934 attraverso installazioni-scultura in cui i valori dell'eccellenza del Made in Italy sono stati intrecciati con suggestioni futuristiche.
A festeggiare è stato anche MSGM, che per i suoi primi 15 anni ha organizzato un defilé co-ed all’insegna della leggerezza. «Mi sono fatto ispirare dal mare», ha rivelato Massimo Giorgetti. La sua è una «fuga dalla quotidianità per guardare il tutto da lontano e cercare gioia e colore».

Il mare - quello di Pantelleria - ricorre da Giorgio Armani. Tutto è leggerissimo, decostruito, arioso, nonostante la presenza della giacca, caposaldo imprescindibile, che stavolta fa a meno dei revers e si abbina a pantaloni dalla linea morbida e maglie essenziali.
«Armani - ha puntualizzato lo stilista, alla vigilia del suo novantesimo compleanno - non è sempre Armani, si rinnova ogni volta».
A essersi distinti in questa tornata di sfilate non sono stati solo i big brand, ma anche le nuove voci del settore, da Magliano ad Ascend Beyond, finalista della quarta edizione del Camera Moda Fashion Trust Grant, da Jordanluca, l’etichetta fondata nel 2018 da Jordan Bowen e Luca Marchetto che ha esordito sulla catwalk di Milano nel 2022, a Dunhill che ha presentato la seconda proposta disegnata da Simon Holloway.
Per saperne di più e scoprire tutti gli highlights di questa edizione di Milano Moda Uomo sfogliate la gallery qui sotto!
Ph. Credits: Press Office/Getty Images
Milano Moda Uomo: il meglio della fashion week targata Primavera Estate 2025
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