Fendi Couture: "The Dawn of Romanity"
In una nuova sorprendente veste, Fendi ricorda il sodalizio con lo stilista Karl Lagerfeld e celebra la propria città
Fendi riparte da un numero: il 54.
Il numero degli anni della fortunata collaborazione con lo stilista Karl Lagerfeld, interrotta lo scorso Febbraio con l'improvvisa scomparsa dell'eclettico stilista. E tanti sono i look della collezione Couture per l'autunno inverno 2019-2020.
Con questa sfilata, presentata ieri sera a Roma, Fendi omaggia il sodalizio creativo con Lagerfeld e allo stesso tempo afferma che è tempo di ripartire con un nuovo indirizzo.
E lo fa analizzando la propria identità: è la sua città, la Città Eterna, l’ispirazione per queste 54 uscite.
Come location il tempio di Venere sul colle Palatino, dove secondo la leggenda è stata fondata Roma. Un legame chiaro nel parallelismo tra i colori del tempio che faceva da cornice all’evento e i look da giorno: i toni dei beige come i marmi invecchiati dal tempo.
"The Dawn of Romanity" è il titolo scelto per questo nuovo capitolo che sancisce “un legame profondo e duraturo” con la città, anche attraverso il restauro del tempio di Venere finanziato dalla maison con 2,5 milioni di euro.
Non è il primo dei tanti progetti di mecenatismo firmati Fendi che nel 2013 ha restaurato un altro simbolo della capitale, la fontana di Trevi.
Un rimando visibile anche negli intarsi colorati motivo ricorrente di tutta la collezione, che richiamano i marmi policromi tipici delle pavimentazione delle basiliche capitoline.
Look caratterizzati “dal connubio tra tradizione e nuovi orizzonti creativi”, con uno spostamento sempre più marcato dall’Haute Couture delle origini, oggi presente solo in limitati look.
Dove lo spirito romano di Fendi è visibile nella sontuosità regale: volumi ottocenteschi, strascichi, maniche a sbuffo incontenibili. Così come è incontenibile l’energia della Città Eterna che ingloba nel suo moto le persone. Una sensazione di arrendevole impotenza che tutti avremo provato, almeno una volta nella vita, a Roma.
Roma c’è anche con le sue architetture simbolo, nei motivi grafici di tagli e costruzioni dei capi, che riprendono l’Eur.
Una collezione Couture che per sua natura mostra l'apice della creatività della maison, ma esplicita chiaramente una nuova direzione creativa. In attesa del capitolo pret-à-porter di Settembre.
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