Chanel ritorna a Parigi con la collezione Métiers d’Art 2019-2020
Una collezione che celebra il savoir-faire degli artigiani parigini e rende omaggio a Miss Coco e Karl Lagerfeld: Chanel presenta al Grand Palais la nuova collezione Métiers d’Art.
Lo scorso anno si era spinta fino a New York, quello prima fino ad Amburgo, quest’anno invece per celebrare il savoir-faire dei suoi artigiani e presentare la nuova collezione Métiers d’Art 2019-2020 Chanel ha deciso di tornare a Parigi.
In un Grand Palais trasformato per l’occasione nell’Atelier di Coco Chanel di rue Cambon 31, con tanto di scala a chiocciola specchiata, proprio come quella realizzata nel 1920 e su cui Madamoiselle amava ammirare i suoi show senza essere vista, Chanel ha portato in passerella una collezione composta da capi iconici reinterpretati da Virginie Viard in chiave contemporanea e che rilegge i codici della maison, inventati da Miss Coco e poi resi sublimi da Karl Lagerfeld.
Protagoniste indiscusse in passerella le decorazioni realizzate dagli abili maestri artigiani che lavorano negli atelier di rue Cambon 31: cristalli, perle, piume, strass, fiocchi che adornano abiti da sera, capispalla e gonne.
Sotto i riflettori l’iconico tailleur gonna e giacca di Chanel che viene proposto dal direttore creativo della maison con un tocco più moderno. Le giacche dei tailleur diventano cropped e si indossano con collane e cinture a catena o si portano con gonne a vita bassa con ampio spacco, in modo da lasciare le gambe libere di muoversi. Immancabili i tailleur in tweed, cui si aggiungono quelli sfoderati in pizzo dorato.
La collezione Métiers d’Art 2019-2020 di Chanel è vero e proprio inno alla femminilità grazie a stampe dai colori sfumati, tessuti impalpabili, come seta e organza, e cascate di perle.
A farla da padrone in passerella anche il pizzo che rende ancora più preziosi gli abiti e i completi.
Tra i pezzi chiave della collezione, un abito nero in pizzo dalla silhouette slanciata decorato con piume che incorniciano lo scollo; un completo di pizzo color champagne che si ispira a una foto di Coco Chanel, realizzata da Cecil Beaton nel 1937; e un abito di pizzo color perla decorato con camelie di tulle ricamate a rilievo, che si indossa con una minaudiere dorata e tempestata di strass che ricorda la gabbietta degli uccelli tanto amata da Chanel.
E le camelie ricoprono anche i capispalla per la sera: come il bomber trapuntato con fiori in raso e strass o quello con fiori in seta e ricami.
Ricchi di dettagli iper femminili anche i cappotti neri in cashmere su cui fanno capolino catene di perline e nastri di grosgrain.
Oltre a bianco e nero, che sono i colori ricorrenti della Métiers d’Art 2019-2020 di Chanel, anche il rosa ha un ruolo di primo piano in questa collezione. Virginie Viard lo ha declinato su abiti plissettati, completi giacca-pantalone e maxi gonne fluttuanti spaziando da sfumature color pesca al fucsia intenso.
Tra gli accessori cult della collezione, le cinture a catena super sottili che sono impreziosite da fili di perle e fiocchi; e le it bag, Boy Chanel e la Gabrielle, dedicata proprio alla fondatrice della maison, proposte in versione mini e indossate come fossero gioielli.
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