Vi sveliamo il dietro le quinte degli abiti di Bridgerton 3
L'essenza dell'appeal visivo di Bridgerton risiede nella capacità della serie di trasportare gli spettatori in un'epoca passata, infondendo allo stesso tempo un tocco di sensibilità contemporanea.
John Glaser ci ha raccontato che insieme al suo team ricerca meticolosamente riferimenti storici per stabilire una solida base per i costumi. Tuttavia, non si tira indietro nell'abbracciare gli elementi fantastici che rendono la serie un vero e proprio spettacolo per gli occhi.
«Se guardi le varie stagioni, sai che sei nel periodo Regency perché abbiamo utilizzato elementi centrali specifici di quel periodo. Ma dopo, la serie diventa una vera e propria fantasia», spiega Glaser.
«E poiché è una fantasia, non siamo legati all'accuratezza storica, il che ci consente di immergerci un po' di più nei personaggi e creare il loro aspetto su misura».
Dal canto suo, Erika Okvist sottolinea l'importanza di rimanere fedeli al mondo creato dalla serie, garantendo al contempo che l'evoluzione di ogni personaggio si rifletta nel loro abbigliamento.
«Daphne, Anthony, Eloise, Penelope... tutti loro erano persone diverse nella prima stagione. E ora, nella terza stagione, ovviamente, non indosserebbero gli stessi vestiti di due anni fa», osserva. «Proprio come l'alta società attuale, vogliono essere al passo con la moda. Quindi, i costumi, il trucco e le acconciature che indossano sono il top della moda dell'anno rappresentato».
«Magari ci tratteniamo un pochino su alcuni personaggi, perché ancora non è arrivato il loro momento. Ma ovviamente quest'anno ci siamo completamente lasciati andare sia con Colin che con Penelope perché è la loro stagione».
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Il percorso di Penelope Featherington, dalla prima stagione alla terza, è contrassegnato da una crescita e una trasformazione significative.
Nei vecchi episodi, il guardaroba di Penelope è fatto solo di colori vibranti, sulle tonalità del giallo e dell'arancione, che riflettono la sua giovane esuberanza.
«Nella prima stagione, era molto colorata e aveva decorazioni intricate», ricorda Glaser. «Ma ora, poiché è diventata una persona più forte e molto più sicura di se stessa, abbiamo dovuto dimenticare completamente il suo vecchio guardaroba. Lo abbiamo modificato completamente, per renderlo a tratti più semplice, in modo che possiamo concentrarci su Penelope come persona, e conoscerla meglio».
«La sua personalità la fa semplicemente brillare. Non si nasconde più dietro i suoi vestiti o qualsiasi altra cosa» ha aggiunto Erika Okvist.
Nel mondo di Bridgerton, dove la moda è tanto un'affermazione quanto il dialogo stesso tra i personaggi principali, gli abiti iconici non sono semplicemente replicati, ma reinventati.
È lo stesso John Glaser a tracciare parallelismi tra l'eleganza senza tempo di icone come Audrey Hepburn e Grace Kelly e i personaggi femminili di Bridgerton, sottolineando il fascino duraturo dello stile classico.
«Man mano che i personaggi si evolvono, cambiano e maturano, i vestiti, il trucco e le acconciature vanno di pari passo con loro, ma sempre mantenendo le icone della moda come punto di riferimento» ha detto Glaser.
«E con la trama che in ogni stagione diventa sempre più matura e stratificata, tutto il resto segue questa evoluzione. E questo ci dà l'opportunità di ampliare ogni look in base alla personalità in evoluzione del personaggio».
Bridgerton, in sostanza, è molto più che una serie tv. È una sinfonia di stile ed evoluzione, dove ogni corsetto e ogni rossetto raccontano una storia d'amore, passione e, soprattutto, trasformazione.
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