Dal giorno di Natale non si parla più d’altro se non di Bridgerton. Il nuovo show di Netflix è tratto dalla serie di romanzi di Julia Quinn, ed è stato
creato da Chris Van Dusen e prodotto dalla showrunner Shonda Rhimes (suoi gli indimenticabili Grey’s Anatomy e Le Regole Del Delitto Perfetto).
Bridgerton è ambientata nel 1813 a Londra, quindi nell’età della Reggenza e si focalizza sulla storia del corteggiamento tra Daphne Bridgerton, interpretata da Phoebe Dynevor, e il Duca di Hastings, interpretato da Regé Jean Page, durante la stagione "mondana". Nel mentre si dipanano anche le vicissitudini che riguardano la famiglia di Daphne, i Bridgerton, e dei loro vicini i Featherington, entrambe impegnate a presentare le proprie figlie in società e trovare loro un marito.

Credits: @Instagram/bridgertonnetflix
Ma questa serie non ha poco a che vedere con Jane Austen, anzi. Come si può notare dopo solo qualche episodio, è molto più simile a Gossip Girl che a Orgoglio e Pregiudizio. Tra balli e occasioni mondane, una misteriosa Lady Whistledown che "spiffera" gli scandali delle famiglie più influenti, i capricci della Regina e proposte varie di matrimonio, Bridgerton è colorata, vivace e anche decisamente sexy (non mancano diverse scene hot).

Credits: @Instagram/bridgertonnetflix
Di sicuro parte del suo fascino (e del suo successo) si deve anche alla straordinaria ricostruzione storica, in primis ai favolosi costumi che costellano ogni singola scena della serie: 7500 in totale gli abiti realizzati, come ribadisce la costumista Ellen Mirojnick. Ellen non è certo l’ultima arrivata: durante la sua carriera ha lavorato per svariati film come The Greatest Showman, Maleficent: Signora del Male, Basic Instinct e Attrazione Fatale, fino a vincere un Emmy per Dietro i Candelabri.
Anche se Ellen Mirojnick ha anni di esperienza alle spalle, ha ammesso che lavorare su Bridgerton è stata una grande sfida. L’obbiettivo era quello di mantenere la moda originale dell’epoca, lo stile impero, ma, in qualche modo "modernizzarla" perché aderisse perfettamente alla trama della serie.
La soluzione è stata utilizzare tecniche di cucitura moderne e una palette olori simile a quella in voga negli anni ’50 e ’60. Ellen ha spiegato che la collezione “New Look” di Dior del 1947 e la mostra Christian Dior: Designer of Dreams al V&A Museum di Londra, l'hanno aiutato molto in questa opera di "trasposizione" dell’era Regency.

Credits: @Instagram/byellenm
Il team era composto da 238 persone e ha lavorato non-stop per cinque mesi riempendo un magazzino intero di vestiti, giacche, scarpe, gioielli e accessori per capelli. Sulle silhouette degli abiti in stile impero hanno aggiunto strati su strati di tessuti in organza e tulle, creando più livelli e un senso di movimento fluido e leggero. I capi sono poi stati decorati con fiori e fiocchi fatti a mano e scolli bassi e tondi per renderli renderli un po' più sexy, in contrasto con le linee rigorose degli abiti dell'epoca.

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Ancora più sensuali sono i corsetti creati dall’iconico ed insuperabile maitre corsetier Mr Pearl che ha lavorato per anni con stilisti come Thierry Mugler e Jean Paul Gaultier, ma anche con star come Dita Von Teese e, più recentemente, Kim Kardashian, per la quale, assieme a Thierry Mugler, ha creato il “Wet Look” per il Met Gala del 2019.

Credits: @Instagram/misterpearlofficial
Per quanto riguarda la palette colori, invece, ogni famiglia e personaggio ha la propria e tutte molto distinguibili e con dei particolari significati.
La "tavolozza" dei Featherington, per esempio, è accesa e sgargiante. La loro recente ascesa nell’alta società li spinge a volersi far notare, soprattutto nell'intento di trovare marito alle figlie, anche se è la madre, Portia, che ruba loro la scena. Quindi i loro colori sono il lime, il giallo, il fucsia, il viola, il verde sgargiante e il rosa abbinati a, forse, un numero eccessivo di fiori e pizzi.

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I Bridgerton invece hanno una palette dominata dalle tinte pastello che vanno dall’argento, al verde chiaro appena accennato, all' azzurro e al bianco. La loro famiglia fa parte dell’aristocrazia da secoli quindi hanno questi colori esprimono eleganza, compostezza e raffinatezza.
I vestiti di Daphne, la protagonista, hanno ricevuto un’attenzione speciale. Per lei ne sono stati realizzati 104 e secondo l’attrice Phoebe Dynevor, non c’è mai stata una scena in cui abbia indossato gli stessi vestiti. Dall’inizio della serie fino alla fine si nota che i colori che indossa Daphne diventano sempre più accessi per evidenziare quanto sia cresciuta e maturata come donna, e quindi il suo passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Credits: @Instagram/bridgertonnetflix
Se anche a voi Bridgerton ha fatto venire voglia di fare un tuffo nello stile Regency, abbiamo preparato una piccola selezione di vestiti che vi faranno entrare nel mood giusto per sentirvi un po' Dafne e le altre protagoniste:
Bridgerton: 10 abiti liberamente ispirati allo stile della serie tv
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