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Moda

Perché Alessandro Michele funziona così bene da Gucci

Perché Alessandro Michele funziona così bene da Gucci

foto di Silvia Schirinzi Silvia Schirinzi — 17 Novembre 2015
cover_GUCCI-ALESSANDRO-MICHELE_desktopcover_GUCCI-ALESSANDRO-MICHELE_mobile

Il designer italiano verrà insignito dal British Fashion Council dell'International Design Award per i "risultati raggiunti nel suo ruolo". Breve cronistoria del suo successo

Il British Fashion Council sceglie Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, per l'annuale International Design Award, premio che gli verrà consegnato il prossimo 23 novembre a Londra, in occasione dei British Fashion Awards. 

Quando Michele ha presentato la sua collezione Autunno-Inverno 2015, lo scorso gennaio, la parola che rimbalzava sulla bocca di tutti era "sconosciuto": da dove arrivava lo schivo designer che aveva mandato in passerella una delle collezioni più sorprendenti di tutta la stagione? 

Alessandro-Michele-Getty-Images

Non da troppo lontano: Alessandro Michele, infatti, lavorava da 13 anni per il marchio della doppia G e, dopo l'uscita di scena di Frida Giannini, si è rivelato una scommessa (vinta) per il cambio della guardia. 

Entrato in Gucci nel 2002 sotto la direzione creativa di Tom Ford, con alle spalle l'esperienza di Senior Accessories Designer da Fendi, Michele ha dimostrato sin da subito di avere in mente una visione matura e chiarissima per il brand. 

Fra romaticismo vintage, esplorazione delle barriere di genere e un occhio sempre attento al mercato, ha costruito in sole quattro collezioni un'identità ben precisa, riportando Gucci fra i brand più desiderati. 

Proviamo a spiegarne il successo in cinque punti, sfogliate la gallery per scoprirli tutti. 

Alessandro Michele e Gucci

  • Gucci-Spring-Summer-2016_2 #1 Romanticismo vintage Come avevamo notato già per l'Autunno-Inverno 2015, le collezioni di Alessandro Michele sembrano uscite da un film di Wes Anderson, sia per la palette di colori sia per quell'allure vintage che sempre le caratterizza. Un'estetica di questo tipo è frutto di un grande lavoro di ricerca: in un'intervista a Vogue US, Michele ha definito se stesso "un accumulatore", a cui piace collezionare "piccole cose, appliqué, stoffe preziose che sembrano provenire da un altro tempo". I vestiti che disegna - e il modo in cui sono presentati - ne sono la riprova: è costante lo sguardo selettivo al passato cui si applica - altrettanto costantemente - il filtro della contemporaneità. 


    Credits: Getty Images
  • Gucci-FW-2015 #2 L'esplorazione del gender Una delle caratteristiche della donna Gucci, da Tom Ford a Frida Giannini, è sempre stata l'estrema sensualità. Ed è proprio questo elemento il primo che Michele ha scardinato, promuovendo una sessualità meno decisa e, soprattutto, meno riducibile al genere: il mescolamento dei ruoli non è solo una mossa provocatoria fine a se stessa, ma ha il duplice effetto di adeguarsi meglio alla contemporaneità e di abbracciare una fetta di mercato sempre più ampia. 


    Credits: Mondadori Photo
  • Gucci-Fall-Winter-2015-Bag #3 Borse e accessori Mettendo a frutto l'esperienza nel design di accessori, Michele (come già Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli da Valentino) ha rivoluzionato uno dei reparti di punta del brand, disegnando borse, cinture e scarpe che sono entrate prepotentemente nelle wishlist di tutta la stampa di settore.
    Dai mocassini con il pelo alle borse con logo in vista, Gucci è ritornato a essere un brand desiderato e super social. Ma non si tratta solo della doppia G, anzi: come dimostrano progetti quali #guccigram, Michele è riuscito a dare al brand una nuova immagine sofisticata e calata nell'oggi. 


    Credits: Mondadori Photo
  • Gucci-Cruise-2016_Glen-Luchford #4 Una nuova estetica Per raccontare la nuova estetica del brand, Alessandro Michele ha scelto la fotografia lucida e raffinata di Glen Luchford, cui ha affidato le immagini di campagna sia per l'Autunno-Inverno 2015 che per la Cruise 2016.
    Il party in villa ripreso da Luchford per la campagna 2016 rende bene l'idea delle atmosfere immaginate dal designer, al suono di She's Lost Control degli Alive She Died. 




  • Celebrity-in-Gucci-LACMA-2015 #5 Le celebrity giuste Come dimostra il red carpet del recente LACMA Gala 2015, Michele è abilissimo nel vestire le star. Sono tante, infatti, le celebrity che scelgono il "nuovo" Gucci: da quelle che amano lo stile più classico - come Reese Whiterspoon - a coloro che invece sono conosciute per amare gli ensemble più risqué, come Chloë Sevigny. Senza dimenticare, ovviamente, le nuove arrivate, vedi Dakota Johnson e Saoirse Ronan. 


    Credits: Getty Images
/ 5 Tutte le foto
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