I trend per la prossima stagione visti sulle passerelle di New York, Londra, Milano e Parigi
Archiviate le fashion week di New York, Londra, Milano e Parigi è arrivato il momento di fare il punto sulle tendenze chiave e sui must have della Primavera-Estate 2019. Una stagione che tornerà a farci innamorare dei grandi classici - dal trench alle borse con monogramma - ma che non mancherà di sorprenderci con inedite rivisitazioni, novità e un pizzico di ironia (guardare il defilé di Moschino per credere).
Vi abbiamo incuriosito? Scoprite le 10 tendenze chiave che abbiamo selezionato per voi dalle Sfilate Primavera-Estate 2019.
Il trench

Iconico e assolutamente classy, il trench continua a rappresentare il capospalla per antonomasia della bella stagione. A riconfermarne il ruolo ci pensa Riccardo Tisci, rivisitando lo storico modello di Thomas Burberry attraverso dettagli gioiello. Il neo direttore creativo della Maison britannica è in buona compagnia: Maison Margiela ne propone una versione oversize dai toni pastello, mentre Max Mara lo declina in total black e aggiunge piccole rouche sull’orlo inferiore. Più tecnico il trench portato in passerella da Giorgio Armani per la linea Emporio, mentre Antony Vaccarello lo rende deluxe e grintoso per Saint Laurent.
Il crop top

Amatissimo da celeb e influencer, il crop top abbandona il suo lato sexy per trasformarsi in key piece del guardaroba casual chic. Blumarine lo accosta a un total look gessato, Hermès lo rende sofisticato attraverso lavorazioni a maglia, Altuzarra lo propone in pelle. Meno formale la versione multicolor di Sportmax, completata da gilet e bermuda nelle stesse nuance, così come quella di Emporio Armani in tessuto stretch.
Il tailleur

Se pensate al tailleur come a una noiosa “divisa” da indossare quasi controvoglia in ufficio e in poche altre occasioni, preparatevi a cambiare idea. La parola d’ordine per la prossima stagione è praticità, con un occhio sempre rivolto allo stile. Ne è un esempio il completo firmato Dolce & Gabbana: i pantaloni si accorciano, mentre la giacca diventa romantica grazie ai ricami floreali. Minimal e decontratta la versione di Jil Sander, a differenza di quelle targate Versace e Moschino, sdrammatizzate da pattern geometrici e motivi che ricordano i tratti di un pennarello. La proposta più fresca? Quella di Salvatore Ferragamo dal mood “vacanziero”, già candidata a diventare l’uniforme perfetta per l’estate in città.
Il mini dress

Sembrano pensati per brillare durante le sere d’estate i mini dress ricoperti di paillettes, applicazioni preziose, o realizzati in tessuti cangianti e voluttuosi. Se la palette cromatica è estremamente variegata e spazia dal nero assoluto all'argento, le silhouette guardano al passato. È la decade degli anni ‘80 a ispirare Balenciaga, mentre Byblos va ancora più indietro, fino alla psichedelia degli anni ‘60. Il viaggio nel tempo prosegue con la Golden Age messa a segno da Hedi Slimane per Celine e con la Swinging London di N.21 e Louis Vuitton.
I pantaloncini da ciclista

Dalla bici alla passerella, il passo è breve. I pantaloncini da ciclista saranno i mai più senza della Primavera-Estate 2019. Parola di Karl Lagerfeld che ne ha fatto uno dei leitmotiv della collezione disegnata per Fendi - dove li propone in versione tecno-futurista - ma che li include anche in quella di Chanel, puntando su tinte e accostamenti più sobri e formali. Mix & match per Prada, che riesce a trasformarli in un capo bon ton; vitaminica la proposta di Blumarine, a metà strada tra romanticismo e sport; decisamente eclettica quella di Paul Surridge, creative director di Roberto Cavalli.
Trasparenze

Delicate, audaci, senza dubbio femminili. Le trasparenze sono ancora una volta protagoniste indiscusse della stagione estiva, declinate in versione long dress, vestaglia o tubino per mettere d'accordo tutte. Miu Miu gioca con i contrasti mixando tulle e denim, Poiret stratifica la silhouette con balze e pieghe leggere, Ermanno Scervino ci fa sognare con un fluttuante completo che sembra fatto per camminare sulla battigia di una spiaggia esotica. A riportarci con i piedi per terra (ma non troppo) è Albera Ferretti con una serie di abiti in chiffon ricamato a crochet e pizzo San Gallo, insieme a Saint Laurent, dove a farla da padrone sono scollature vertiginose e maxi lunghezze.
Stile ladylike

Gonne al ginocchio, camicette chiuse fino all’ultimo bottone, cardigan, micro cinture e tacchi medio-bassi. Gli stilisti riscoprono il gusto per l’eleganza nostalgica e raffinata delle dive del passato, rielaboradone i codici stilistici. Il risultato è semplicemente irresistibile. L'esempio lampante è rappresentato da Prada: nemmeno i famigerati gambaletti riescono a scalfire l’allure ladylike dell’ensemble. Più contaminata - ma non meno convincente - la versione di Antonio Marras, resa ancora più chic dalle ballerine con braccialetto. Nella rosa dei nostri preferiti ci sono anche Burberry, Equipment e Marc Jacobs.
Sovrapposizioni

Gonna o pantaloni? Entrambi! No, non si tratta di uno scherzo, ma di uno dei trend più originali avvistati durante le fashion week, che farà la gioia delle più freddolose e delle eterne indecise davanti all’armadio. Per replicare il gioco di sovrapposizioni, ispiratevi ai look di Balmain e Max Mara (monocromatici e a prova di sbaglio), o a quelli di Victoria Beckham e Missoni (più casual e rilassati). Se siete ancora scettiche, puntate su black & white tinte neutre, come suggerisce Equipment.
Plissé

La moda, si sa, è fatta di corsi e ricorsi storici e le collezioni presentate nei giorni scorsi non hanno fatto che confermarlo. Tra i riferimenti al passato più eclatanti c’è il plissé, “invenzione” brevettata dall’artista e stilista Mariano Fortuny nel lontano 1903 (che a sua volta si era ispirato al vestiario degli antichi egizi e dei greci), entrata a far parte di quello che potremmo definire il “repertorio classico” dell’abbigliamento moderno. Tra gli estimatori che non hanno rinunciato a inserirlo nelle proprie collezioni SS19 ci sono Alessandro Michele - il visionario direttore creativo di Gucci che continua a infiammare gli animi di addetti ai lavori e fan del brand - Pierpaolo Piccioli che lo ha reso protagonista da Valentino, Givenchy, Chritian Dior e perfino un marchio dal dna sportivo come Lacoste.
La borsa con monogramma

Chiudiamo in bellezza con gli accessori, o meglio, con l’accessorio per eccellenza. Tra le novità che hanno fatto breccia nel nostro cuore fashionista ci sono loro, le borse con monogramma. L’ispirazione arriva dagli anni ‘90, periodo a cui risale anche la nascita della mitica Baguette di Fendi, it bag dall’iconica chiusura a doppia F riproposta dalla sua ideatrice, Silvia Venturini Fendi. Cedono al fascino del monogramma-logo anche Valentino e Chloé, insieme a MSGM, che lo rende parte integrante della sua tote bag.
Ph Credits: Mondadori Photo
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