La storia delle espadrilles più famose
Siamo stati in Spagna per scoprire la fabbrica di Castañer e le loro scarpe icona
Vi siete mai chiesti dove nascono le espadrilles? Calzatura tipicamente estiva, leggera e artigianale, è stata inventata due secoli fa dai pescatori della costa basca, ovvero la parte a nord della Spagna (da Biarritz, Saint Jean de Luz a San Sebastián).
In tela, composte da una fibra naturale intrecciata, sono diventate con il trascorrere del tempo le calzature più popolari del territorio spagnolo.
Quando si parla di espadrilles si parla anche di Castañer, azienda famigliare a cui si deve il successo della calzatura. Proprio quest'anno l'attività compie 90 anni e per l'occasione ci hanno invitati in Spagna, a Banyoles precisamente, per visitare la fabbrica e per scoprire il procedimento, completamente artigianale, dietro alle loro calzature.
Partiamo dal principio, è il 1927 quando Luis Castañer e suo cugino Tomas Serra decidono di aprire la loro attività locale a Girona, nel cuore della Catalogna. L’idea è di produrre le scarpe tipiche del territorio, le alpargates, il termine locale per definire le espadrilles.
Non sanno ancora che le loro creazioni sono destinate a diventare "leggenda", indossate da personaggi come Salvador Dalì e Grace Kelly.
La vera svolta arriva agli inizi degli anni 70, quando la calzatura popolare dei paesi baschi diventa il nuovo culto delle passerelle. Siamo nel 1972, Lorenzo Castañer (la seconda generazione) e la moglie Isabel incontrano a Parigi Yves Saint Laurent e creano con lui i primi modelli con la zeppa.
Da quel momento la moda spalanca ufficialmente le porte a una nuova variante di scarpa estiva.
Nell’angolo speciale della fabbrica, quello dedicato ai reperti e ai pezzi più originali, troviamo infatti nomi dei designer più disparati, da Manolo Blahnik a Chanel.
Oggi a far parte del team ci sono loro: Luis, Antonio, Rafael, Cristina e i figli di Isabel e Lorenzo. Il brand ha lanciato anche una collezione invernale (oltre che ai modelli pensati per le spose) e ogni stagione i materiali utilizzati cambiano.
A differenza delle macchine, però, che sono sempre le stesse sin dagli esordi. Proprio quelle inventate dal cugino di Luis, segno di una tradizione che è in continuo movimento.
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