Daniela Pes crea la colonna sonora della sfilata di Etro ss25

È la terza stagione che Marco De Vincenzo, Direttore Creativo di Etro e grande appassionato di musica, sceglie un giovane talento della musica italiana per creare un connubio con la collezione che andrà a sfilare. I primi sono stati i Santamarea, gruppo conterraneo di De Vincenzo che ha espanso la traccia Acqua Bagnami per accostarla agli abiti indossati dalle modelle e poi è stato il turno di Miglio, la cui Techno Pastorale ha accompagnato l'autunno-inverno 2024.

Ma questo settembre la posta in gioco si alza con la partecipazione live di Daniela Pes, polistrumentista, cantautrice, performer, che ha adattato il nuovo materiale (sul quale sta lavorando dopo il successo del primo album 'Spira') alla nuova collezione primavera-estate di Etro suonando live durante la sfilata e creando uno spettacolo unico e una simbiosi moda-musica affascinante.

D'altra parte non avrebbe potuto essere diversamente.

«Ho iniziato ad ascoltare Daniela diverso tempo fa, addirittura era già presente nella playlist che ascoltavo mentre preparavamo la sfilata della scorsa stagione. Era un suono che c'entrava pienamente con quello che stavamo facendo ed era quindi già presente nella mia vita», ci dice De Vincenzo. «Ho pensato subito che sarebbe stata perfetta per me, ma anche che non avrebbe mai accettato! Il mondo della moda spesso spaventa gli artisti, perché per tanto tempo si è parlato solo di business, di numeri e poco di creatività. Può sembrare un mondo freddo, che si basa solo su certe logiche, quindi ho detto proviamo, ma avevo poche speranze».

E in effetti Daniela Pes, una volta ricevuta l'offerta di collaborare alla colonna sonora della nuova sfilata di Etro ha dovuto prendersi un attimo di tempo per riflettere e pensare bene al da farsi. «Non pensavo assolutamente che una proposta simile potesse arrivare in questo momento e in questo modo. Mi è sempre interessata molto "l'immagine" che è sempre andata di pari passo con la mia musica soprattutto nei live, ma ho preferito prendermi del tempo per capire come avrei potuto rendere quest'esperienza più mia e qui è nata la sfida. E quando sento che c'è una sfida tutto diventa più interessante per me», confessa la cantante sarda.

«Poi abbiamo preso un caffé assieme a Bologna e da subito Marco si è dimostrato molto rispettoso nei confronti dei miei tempi fisiologici di apprendimento di questo progetto, ha aspettato che metabolizzassi tutto e mi ha parlato con una distanza che mi ha permesso di non sentirmi invasa da qualcosa di diverso. Questo per dire quanto conta il lato umano anche nelle collaborazioni artistiche. Mi sono resa subito conto della serenità di Marco e della sua passione per questa idea. E questo mi ha tranquillizzato tanto e mi ha convinta a partecipare e dire sì, lo posso fare».

Avvicinarsi al mondo della moda si è rivelato molto stimolante per Pes che sottolinea come l'immagine sia sempre stato un punto cardine della sua dimensione artistica. «Il lato estetico, scenico, coreografico, così come i colori, i tagli, le forme, per me sono tutte cose importanti sul palco e sono felice di inoltrarmi ulteriormente in maniera più profonda in questo universo, soprattutto con una persona come Marco».

Una sfilata in un certo senso può sembrare simile ad un concerto, con l'adrenalina che sale prima di entrare sul palco/passerella e che esplode una volta che inizia lo show e si crea un connubio con il pubblico che per la prima volta vede la collezione o ascolta le canzoni. In quel momento gli abiti come le canzoni diventano anche di chi è presente e l'artista deve lasciar andare le proprie creazioni nel mondo, ignaro di quello che succederà.

Per Daniela Pes la performance live è una parte cruciale della sua musica e per questo assieme a De Vincenzo hanno deciso che la colonna sonora sarebbe stata dal vivo. «Faccio parte quasi della scenografia della sfilata, e questo punto del progetto mi ha intrigata tantissimo. Anche perché il pezzo che suono nasce proprio nella sua forma live, anche il video manterrà questa dimensione».

Mai come questa volta la collezione sembra essere impregnata della musica che l'accompagna. I colori brillanti che pervadono ogni uscita dialogano con i codici di Etro e i motivi che lo rendono un brand iconico, l'idea del viaggio, vista come un percorso di scoperta, risuona in ogni look fatti di reti, pizzi, crop top abbinati a gonne lunghissime e caftani che si alzano al soffiare del vento del sud. Le modelle attraversano una passerella sormontata da enormi piante di agave "freezate" nel metallo o nel cemento, mentre la musica di Daniela Pes suona ipnotica fondendosi con le trame degli abiti.

È un totale connubio di sensazioni, dove anche un tessuto come il denim trova la sua espressione, indossato anche dalla top model Irina Shayk abbinato ad un blazer o ancora a zampa di elefante con un prezioso caftano trasparente sopra.

La sfilata si conclude con l'uscita finale dove è chiaro che il viaggio è solo all'inizio e che Marco De Vincenzo è riuscito a rendere suo uno dei brand che è eccellenza della moda italiana senza snaturarlo, ma anzi, amplificandone i codici e facendolo arrivare anche a un pubblico giovane e trasversale come dimostrava il front row con i cantanti Tedua, Ariete, Gaia, Diodato e l'attrice e presentatrice Ambra Angiolini, e trovando una chiave di lettura per renderlo sempre più rilevante agli occhi di tutti.

In futuro Pes vorrebbe collaborare con altri artisti («non dico i nomi per scaramanzia!») e portare il suo modo di fare concerti ad uno step successivo, più complesso e penetrante, mentre Marco De Vincenzo è ancora pienamente concentrato su questo momento.

«Da quando ho iniziato questo progetto due stagioni fa questa è senza dubbio l'esperienza più immersiva che abbiamo avuto. La collezione stessa è stata progettata ascoltando e avendo in mente la canzone di Daniela e questo ha cambiato molto il mio approccio creativo. Per cui vedremo cosa succederà la prossima stagione!»