Fotogallery Amélie Pichard: l’attualissimo rétro
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Le scarpe di Amélie Pichard. Forme vintage e materiali ultracontemporanei per un glamour che ama l'ironia
Le scarpe di Amélie Pichard . Forme vintage e materiali ultracontemporanei per un glamour che ama l'ironia
Classe 1983, nella sua biografia Amélie Pichard rileva i contrasti della sua natura. Cresciuta con le Barbie in un quieto appartamento di Parigi, pare diventasse un maschiaccio in campagna. È lì che ha sperimentato per la prima volta la sua manualità, per poi affinarla con studi di moda appropriati. Ma è nella bottega di Madame Germaine che scopre la sua vocazione, annusando quel misto di polvere, colla e cuoio che le s'imprime subito nell'anima. Nel 2009 affianca il calzolaio ortopedico Eric Lomain, padroneggiando le principali tecniche di lavorazione. Le mette a frutto l'anno successivo nel disegnare la collezione "American Girl" per Bata.
Il glamour hollywoodiano degli anni '40, il bon ton zuccherino degli anni '50, il pop più spinto e sperimentale degli anni '80: epoche e immaginari della moda si mescolano senza limitazioni nella linea personale, per un debutto che rimonta al 2011 e che può vantare un successo praticamente immediato. Perché le scarpe di Amélie hanno carattere e senso dell'ironia, quanto basta per convincere le clienti più scaltre. Sono rétro nell'ispirazione, ma l'accostamento insolito dei materiali le rende assolutamente attuali. Basta gettare uno sguardo all'Autunno-Inverno 2013 per averne conferma. Scocche di glitter, superfici di coccodrillo in vernice, e la morbidezza glam dei dettagli in montone. Su décolletée, francesine (e mini-bag deliziose) che dosano senza sbavature eccentricità e rigore, barocco e minimalismo.
© Riproduzione riservata
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