Paris Fashion Week Street Style: 27 Settembre 2012
Fotogallery Paris Fashion Week Street Style: 27 Settembre 2012
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Secondo giorno di sfilate alla Paris Fashion Week: non perdetevi gli scatti di street style più glamour del nostro Nam
Secondo giorno di sfilate alla Paris Fashion Week e, mentre gli stilisti stupiscono sulle passerelle con le loro proposte glamour per la primavera estate 2013, per le strade sfila invece l'autentico charme parigino, catturato dall'obiettivo attento del nostro Nam ( StreetFSN.com ).
Anna Dello Russo sceglie il minidress con perle e ricami di Balmain, mentre Franca Sozzani opta per il coat flower power. Esplosione di colore per la giacca arancio super vitaminica, abbinata alla bag Chanel ton sur ton, oppure il sofisticato total red di Ursina Gysi. Non mancano, come sempre, stampe e fantasie geometriche mixate con sapienza, e i must have di stagione, come la felpa Kenzo o la t-shirt futuristica di Balenciaga.
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Abiti in maglia: come indossare il "key piece" della moda invernale secondo lo street style

Ci salvano i look, sono comodi, caldi e incredibilmente versatili: cosa sono? Gli abiti in maglia, ovviamente!
Che, complici le temperature più rigide , tornano a farsi notare su passerelle, e-commerce e sui look di street style più cool.
Il segreto per indossare questi jolly del guardaroba in modo attuale e in linea con le regole fashion del momento sta tutto nella scelta del modello che indosseremo e nel modo in cui lo si interpreta.
Se l’abito presenta forme particolari, dettagli freschi o tagli interessanti, basterà poco per renderlo moderno, cavalcando l’onda avant-garde del momento, ma se d’altro canto optate per un modello più classico e lineare (magari uno di quelli rimasti nell’armadio in attesa di tempi migliori),puntate tutto sullo styling, sugli abbinamenti e sui layer.
Pochi accorgimenti che possono infatti ridare vita anche ai capi più basici, trasformandoli in jolly sempre nuovi. Ma come indossare questi key pieces da vera cool girl?
Abbiamo selezionato 6 look d’ispirazione direttamente dallo street style, con abiti in maglia diversi tra loro, pensati per ogni esigenza e abbinamento.
Pronte a scoprirli?
Come indossare gli abiti in maglia: con stivali e blazer oversize
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In questo look l’abito particolare con chiusura a bottoni fa già gran parte del lavoro, rendendolo innovativo e super cool. Per completare il tutto non servono molti altri pezzi: bastano un paio di stivali da cavallerizza - sicuramente presenti nella scarpiera - un blazer o cappottino leggero oversize e una clutch.
Come indossare gli abiti in maglia: con le slingback bon ton
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Per un look più chic, scegliete un abito in maglia lungo fino ai piedi, dalle linee dritte e dal design semplice ed elegante.
Basteranno poi slingback tono su tono e una borsa “statement” per completare il tutto con stile.
Come indossare gli abiti in maglia: con boots grintosi
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Per dare un’allure più bold agli abiti in maglia, sceglieteli corti e ricchi di dettagli: zip, texture, maniche particolari, cuciture… insomma, tutto ciò che li rende unici. Da accostare magari a un paio di boots stringati per completare la mise con un tocco grintoso e contemporaneo.
Come indossare gli abiti in maglia: con accessori sofisticati
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Chi dice che gli abiti corti non possano essere chic? Tutto sta nella scelta del modello giusto. Optate per un colore basico - panna, bianco, beige, marrone - magari con delle maniche ampie e scultoree, e completate il look con slingback e borsetta a mano: l’effetto sarà elegante quanto un abito lungo. Parola di fashion editor.
Come indossare gli abiti in maglia: con stivali in suede
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Un abito in maglia lungo può assumere stili diversi a seconda dello styling scelto.
Per modernizzarlo, potete dargli una vibe leggermente western, con cintura in vita e camperos o stivali scamosciati. Il livello di “caratterizzazione” può andare da 1 a 10, a seconda del vostro gusto, e può essere accentuato o smorzato anche dalla scelta della borsa, che potrà seguire l’estetica western oppure aggiungere un contrasto più sofisticato.
Come indossare gli abiti in maglia: con accessori color block
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Infine, come ultimo look, vi proponiamo un abito in maglia lungo e semplice che, però, grazie agli accessori, si trasforma completamente.
Scarpe e borsa bianche donano luce e creano un color blocking che contrasta con il blu scuro del vestito, mentre il bustino definisce la silhouette e aggiunge un tocco strutturato e scultoreo.
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Grazia.it talks with: Alice Zanotti, founder di C10 Studios

In un panorama come quello di oggi sempre più veloce e affollato, c’è un’idea di moda che non rincorre il tempo ma lo accompagna, che sceglie una strada diversa, legato alla memoria e alla consapevolezza.
È il cuore dell’intuizione di Alice Zanotti, founder di C10 Studios, marchio nato a Mantova che produce capi essenziali, versatili e “modulari”, tasselli di un archivio personale capace di attraversare gli anni senza perdere significato, un guardaroba che non segua le tendenze, ma le supera.
C10 Studios parla alla contemporaneità e, soprattutto, a chi è alla ricerca di qualità e autenticità: le silhouette sono pulite, l’estetica minimale, i dettagli non solo decorativi ma funzionali. Ogni pezzo è pensato per essere indossato oggi come domani, nella vita di tutti i giorni così come nelle occasioni speciali.
A caratterizzarlo è poi l’attenzione ai materiali e alla produzione: tutti i capi sono realizzati in Italia, utilizzando tessuti deadstock di alta qualità e lavorazioni affidate ad artigiani esperti. Una scelta che unisce estetica ed etica, e che ribadisce un’idea di lusso legata alla durata, alla responsabilità e alla cura. Perché oggi, più che mai, il valore di un capo sta nella sua capacità di resistere al tempo, stilisticamente e materialmente.
A distinguere C10Studios è anche il suo linguaggio: niente nomi evocativi o stagioni scandite dal calendario della moda, ma numeri. A partire da Capo 1, primo pezzo realizzato da Alice agli esordi di questa “avventura”: una gonna ampia e lunga fino ai piedi che nasconde una fila di bottoni in madreperla, un dettaglio che racconta semplicità ma anche cura e amore.
A Capo 1 sono seguiti altri pezzi, la t-shirt ricamata, omaggio alle donne, il morbido maglione con scollo a V che si può indossare in modi diversi, come la camicia over che permette di giocare con lo styling o la mini gonna ad A, che strizza l’occhio ai favolosi Sixties…
Un concetto, quello di C10 Studios, che sfida il concetto tradizionale di collezione e invita a costruire il proprio guardaroba in modo personale e progressivo. Un codice intimo, una nuova grammatica del vestire con una una visione aperta e in continua evoluzione.
Abbiamo intervistato Alice di C10 Studios per farci raccontare l’origine del brand e cosa vuol dire oggi creare moda con questa visione.
Partiamo dall'inizio: com’è nato il progetto di C10 Studios?
«C10 Studios è nato mettendo insieme diverse parti di me. Fin da piccola adoravo provare e guardare i vestiti di mia mamma e scegliere cosa indossare. Già alle elementari mi divertivo a portare avanti piccole attività “imprenditoriali”, dai mercatini estivi alle torte che vendevo ad amici e parenti. Questa dinamicità è cresciuta con me e, mentre lavoravo e facevo esperienza nel settore della moda (prima in un brand indipendente di gioielli di lusso e poi in una multinazionale del fast fashion), ho iniziato a maturare la mia visione e il desiderio di creare qualcosa di mio che rappresentasse i miei valori e il mio senso estetico.
Nel frattempo osservavo e indossavo capi che mia mamma portava quando era giovane e che ancora oggi trovo attuali e di grande qualità. L’idea di creare capi senza tempo, sia nello stile che nella durabilità, è stata la scintilla da cui ha iniziato a nascere C10 Studios».
Da cosa nasce il nome C10 Studios?
«C10 Studios nasce da un luogo: la casa dove abita mia mamma e dove sono cresciuta, in via Conciliazione 10 a Mantova, da cui “C10”. È lì che il progetto è cominciato ed è lì che ancora oggi prendo ispirazione e proviamo i prototipi insieme alle mie sorelle.
C10 mi suona come una formula, e rispecchia la mia idea di guardaroba capsula: un insieme di capi che si possono abbinare tra loro creando infinite combinazioni».
Quali sono state le difficoltà iniziali nell'avviare il tuo brand?
«Nel momento storico in cui ci troviamo, il settore della moda sta vivendo una crisi: i consumatori sono bombardati da nuovi brand e prodotti, e purtroppo molti piccoli laboratori sartoriali italiani stanno chiudendo. Credo sia essenziale differenziarsi e creare un circolo virtuoso, basato su valori onesti e sostenibili, tra brand, clienti e fornitori. È così che si riesce a costruire una piccola community che sposa il progetto e le persone che lo portano avanti, a 360 gradi».
Racconti che l’idea è nata dal guardaroba di tua mamma. Oltre e a lei chi sono le tue fonti di ispirazione?
«Per colori, comunicazione, estetica generale e pop-up mi piace molto guardare al mondo del design, dove trovo rigore, pulizia e una praticità che mi affascinano.
Dal punto di vista stilistico, guardo soprattutto le persone per strada: cerco di individuare le “formule” che funzionano, ciò che può essere replicato, e da lì estrapolo i capi chiave».
I social ti hanno aiutata a costruire una community molto affiatata. Un aspetto positivo e uno negativo (se c’è) di questo lato del lavoro?
«Oggi i social sono il nostro canale principale di comunicazione e un ponte che porta la community sul sito. Un aspetto positivo è sicuramente l’immediatezza e la possibilità di comunicare senza filtri: poter parlare a un pubblico ampio mostrando la nostra realtà quotidiana, raccontando valori e processi creativi e avendo un vero scambio con la community.
Fortunatamente abbiamo una community adorabile e non abbiamo mai ricevuto negatività; sono felice che la nostra realtà attiri positività.
Non vedo un vero e proprio lato negativo, ma ho dovuto abituarmi a mostrarmi quasi tutti i giorni sui social — cosa a cui non ero preparata. Ho capito però che oggi le persone non vogliono solo vedere un prodotto: vogliono vedere chi c’è dietro, e in questo caso me, che rappresento il brand».
Il tuo brand segue una logica vicina alla sostenibilità (capi dal design timeless, prodotti con materiali di alta qualità Made in Italy e realizzati nel nostro paese). Quanto è difficile far comprendere tutto il valore di questo processo?
«Il nostro target non si identifica in una fascia d’età o in specifici contesti, ma nell’idea che ha rispetto alla sostenibilità, alle realtà indipendenti, al Made in Italy e alla qualità. Attraverso il nostro processo creativo cerchiamo di trasmettere un messaggio e di educare la community su come si può fare e acquistare moda in modo etico.
È fondamentale spiegare il valore e il lavoro dietro un prezzo, e perché è diverso da altri. Spesso riceviamo richieste di sconti, ma fin dall’inizio sono stata molto chiara nel voler mantenere i prezzi più onesti possibile per essere un brand accessibile, spiegando che non facciamo sconti per rispetto dei nostri fornitori, delle persone che hanno acquistato prima e dell’ambiente.
Mi sento molto fortunata perché noto che le persone si stanno avvicinando a questo approccio. Per fare un esempio: in un anno e mezzo di online e pop-up abbiamo ricevuto un solo reso. Questo significa che chi acquista riflette e compra con intenzione, evitando spedizioni inutili».
Come ti piacerebbe che C10 Studios “crescesse”? Quali sona i progetti a cui stai lavorando e che puoi svelarci?
«Dal punto di vista creativo vorrei mantenere un guardaroba capsula, aggiungendo ogni stagione pochissimi pezzi mirati. Mi piacerebbe che la community crescesse non solo in Italia ma anche in Europa, sia tramite l’online sia con pop-up fisici.
Per il 2026 l’obiettivo è diventare sempre più riconosciuti in Italia, creare un flusso costante online e organizzare pop-up anche in città più piccole».
Ultima domanda: se C10 Studios fosse una una canzone o una musica quale sarebbe?
«In questo momento direi Rossetto e Cioccolato di Ornella Vanoni: una canzone del 1995 che non è mai passata di moda, interpretata da una cantante che ha saputo rimanere un’icona nel tempo per più generazioni.
Lascio qui le prime righe:
Ci vuol passione,
Molta pazienza,
Sciroppo di lampone,
E un filo di incoscienza...»
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Vestiti chic per le feste: le proposte più belle di Zara, H&M e Mango

Programmi per le feste? Avere un look favoloso, che domande! E forse è anche inutile specificare che la scelta più "safe" e chic che si possa fare per ottenere questo scopo sia quella di indossare un bel abito, non è vero?
No, no. Non parliamo di vestiti qualsiasi, bensì di modelli da love at first sight, capaci di risolverci in un lampo il solito dubbio del "cosa mi metto".
Abbiamo navigato in lungo e in largo sugli e-commerce di Zara, H&M e Mango e, dopo un'attenta ricerca, abbiamo selezionato 4 modelli per ciascun brand che ci hanno convinto di più.
Come vedrete nella selezione qui sotto, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Si spazia da un tessuto sofisticato come il velluto, alle trasparenze sensuali del pizzo ricamato, senza dimenticare le paillettes più sparkling.
Dalle varianti lunghe o midi, alle proposte corte, pensate per chi vuole mettere in bella mostra le gambe. Silhouette essenziali come quelle del classico slip dress oppure più particolari come i modelli arricchiti da drappeggi o da inserti cut-out.
Insomma siamo assolutamente certe che troverete pane per i vostri denti!
4 abiti di Zara perfetti per Natale e dintorni
Minidress cut-out con dettaglio gioiello, ZARA
Abito lungo a sottoveste, ZARA
Abito midi con drappeggi see-through, ZARA
Midi dress in velluto blu a monospalla, ZARA
Credits: zara.com
4 abiti di H&M perfetti per Natale e dintorni
Midi dress di paillettes, H&M
Credits: 2.hm.com
Abito con spalle scoperte, H&M
Credits: 2.hm.com
Mini abito strapless con applique floreali, H&M
Credits: 2.hm.com
Mini dress in velluto, H&M
Credits: 2.hm.com
4 abiti di Mango perfetti per Natale e dintorni
Abito midi con le frange, MANGO
Credits: shop.mango.com
Minidress di paillettes, MANGO
Credits: shop.mango.com
Abito lungo in chiffon cioccolato con sfere ton sur ton, MANGO
Credits: shop.mango.com
Abito lungo con sciarpina blu navy, MANGO
Credits: shop.mango.com
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Credete a noi, gli stivali in vernice sono il tocco perfetto per svoltare anche il look più easy

Se pensate che siano un filo eccessivi e che non li sfruttereste a sufficienza, siamo qui apposta per farvi ricredere. Parliamo degli stivali in vernice, of course.
Un modello che spesso viene sottovalutato proprio perchè si teme di risultare un po' too much o di incappare nell'effetto "Catwoman".
E invece, credete a noi, i patent leather boots sono un'alternativa perfetta ai classici stivali in pelle opaca e sanno donare quel boost che non guasta: la scelta ideale per elevare anche gli outfit più semplici con un tocco femminile e sofisticato.
L'unica accortezza è quella di abbinarli con i capi giusti per smorzarne un po' l'effetto e sfruttare al meglio il glamour che portano con sé. Noi, ad esempio, adoriamo mixarli con le gonne e gli abiti più chic del guardaroba per un contrasto fa-vo-lo-so.
Con tacco alto o midi, oppure rasoterra per tutti i giorni, nel classico nero o declinati su nuance come il borgogna, il cognac o giallo burro.
Che cosa aspettate a scegliere i vostri? Li sfrutterete tantissimo, garantito!
Stivali in vernice: le varianti più cool da non lasciarsi scappare
TOTEME su Mytheresa
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REFORMATION
Credits: thereformation.com
QUEEN HELENA su Zalando
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AEYDE
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DRIES VAN NOTEN su Mytheresa
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H&M
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TAMARIS
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ALDO su Zalando
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PARFOIS
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STEVE MADDEN
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ROUJE
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RESERVED
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BIANCO su Zalando
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PARIS TEXAS
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SOULIERS MARTINEZ
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