Karl Lagerfeld ha segnato un'epoca molto precisa con il suo stile inconfondibile, l'amore per alcuni stilemi precisi (come il bianco e il nero) diventando egli stesso icona e alimentando la sua stessa leggenda di persona dal commento affilato.
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I tempi cambiano e oggi ci sarebbe poco spazio per le sue idiosincrasie più estreme e ricordarne alcune, seppure a livello basilare, è utile per potersi fare un'idea di come si è costruito il suo stesso mito.
1. KARL LAGERFELD E LA SUA DATA DI NASCITA
Un mistero alimentato da lui stesso è stata la data di nascita, ha talmente sparigliato le carte che neppure Wikipedia è in grado di chiarire l’arcano. Il suo motto?
« “Che importa? Sono creativo e non ho età” »
2. IL LEGAME CON LA FAMIGLIA FENDI
A partire dagli anni 60 ottenne un contratto perenne con la casa di moda romana Fendi e fu proprio lui l’artefice del successo del logo con la doppia F. Chi ha assistito alla prima sfilata del brand senza di lui dopo la sua morte avvenuta nel 2019, racconta di un lunghissimo applauso e un omaggio al designer commovente e sentito.
3. KARL LAGERFELD E IL GUSTO DELLA PROVOCAZIONE
Nel 1993 fece sfilare la star del cinema hard Moana Pozzi con altre donne stripper sollevando un enorme polverone, scandalizzando i benpensanti e facendo fuggire Anna Wintour dalla sfilata.
4. LE INTUIZIONI GENIALI
Leggenda narra che osservando le cuciture di un capo spalla indossato da un’avventrice in ascensore ne fosse rimasto colpito scoprendo che si trattava di un capo H&M. Nel 2004 disegna una collezione esclusiva con il brand mentre tutto il mondo della moda lo dà per spacciato. Il resto è storia.
5. KARL LAGERFELD E LE SUE CONSIDERAZIONI PROBLEMATICHE
L'elenco è davvero lunghissimo, il gusto per la frase a effetto e il suo formidabile sarcasmo lo hanno spesso rivelato come persona insensibile. Vi citiamo alcuni tra i dissing più famigerati come l’indiscussa grassofobia quando definì Adele “un po’ troppo grassa” , il classismo quando etichettò la nemesi Yves Saint Laurent come “un provinciale” e l’espulsione dal front row di Chanel di Robin Givhan, giornalista di moda vincitrice di un premio Pulitzer, rea di averlo definito “sopravvalutato”.
Non sarà sicuramente un evento celebrativo o una mostra che possono risolvere questioni controverse come queste ultime che vi abbiamo raccontato rispetto a un uomo e a un artista come Karl Lagerfeld ma continuare a porsi domande su come poterle affrontare in modo complesso e da molteplici punti di vista secondo noi rimane un tema, molto molto importante.
@grazia_it Karl Lagerfeld è il designer (artista e uomo controverso) a cui è dedicata l’edizione 2023 del Met Gala: 5 cose da sapere su di lui. Editor @Daniela_Losini #metgala #metgala2023 #karllagerfeld ♬ Infomercials - Solar Jazz Network & Slip.stream
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