Sapere dove si trovano i virus permette di inserire tra le proprie buone abitudini un'attenzione particolare quando siamo più a rischio di entrare in contatto con virus, batteri e agenti patogeni, dal raffreddore in su.
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Se gli sbalzi di temperatura mettono a dura prova la salute, infatti, i responsabili di quasi tutti i malanni (a partire da quelli invernali fino alla pandemia di Coronavirus) sono virus e batteri, che trovano terreno fertile quando l'organismo è debilitato (dalle escursioni termiche di cui sopra, ma anche dal ridotto introito di vitamine, sali minerali e antiossidanti e dalla minore attività fisica che solitamente accompagnano la stagione fredda).
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Dunque, se volete ridurre il rischio di ammalarvi cercate di starne alla larga il più possibile.
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Come? Implementando le più classiche misure di igiene (ovvero stando attenti a dove si appoggiano le mani e lavandole prima di toccarsi naso, bocca e occhi) nelle situazioni più a rischio.
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Già, perché sebbene virus, batteri e germi si depositino dappertutto ci sono alcuni posti e oggetti a cui fare particolare attenzione.
Ecco quali.
Dove si trovano i virus
(Continua sotto la foto)

Gli asciugamani ad aria calda
Quante volte, dopo aver usufruito di una toilette pubblica (magari anche quella dell'ufficio), vi siete asciugate le mani sotto al getto d'aria calda di uno di quei dispositivi a muro? Ecco, attenzione.
Stando a una ricerca della University of Connecticut School of Medicine, infatti, gli asciugamani elettrici aspirano i germi presenti sulle superfici del bagno e sui sanitari per poi rispedirli sulle mani umide di chi li sta utilizzando.
Lo studio americano, inoltre, ha misurato la quantità di batteri presenti all'interno dei servizi durante il funzionamento di questi apparecchi: dalle 18 alle 60 colonie.
Per evitare di entrare in contatto con questo agenti, meglio optare per le salviette di carta (sicuramente più igieniche) o, in loro assenza, far asciugare le mani naturalmente, agitandole a mezz'aria.

Dove si trovano i virus: maniglie e pulsanti delle macchinette
Bagni pubblici ma anche frigoriferi, microonde e porte di casa non sono da meno: le maniglie sono un ricettacolo di germi perché vengono toccate ripetutamente da più persone e anche dopo aver maneggiato altri oggetti contaminati.
Per quanto riguarda quelle delle toilette, che ospitano batteri di ogni tipo, è sempre meglio utilizzare qualche foglio di carta igienica per impugnarle, in modo da creare una barriera tra la pelle e i microbi.
A casa, in ufficio, nei negozi o nei locali, invece, dopo aver toccato una maniglia bisognerebbe banalmente igienizzare le mani, o con acqua e sapone o con salviettine disinfettanti.
Se non fosse possibile, si dovrebbe perlomeno evitare il contatto con occhi, bocca, naso e orecchie.
Lo stesso discorso vale per i pulsanti delle macchinette del caffè che tutti toccano e nessuno mai pulisce.

I supporti dei mezzi di trasporto
Offrono un valido supporto per rimanere ancorati a terra, ma i sostegni presenti su metropolitane, tram e autobus sono tanto utili quanto sporchi e sono uno di quei classici posti con cui tutti entriamo in contatto di frequente dove si trovano i virus.
Del resto chiunque ci si appoggia, magari dopo essersi soffiati il naso, aver tossito, toccato lo smartphone, essersi grattati la testa, essersi allacciati le scarpe o aver frugato in borsa.
In questo modo le colonie di virus e batteri si rinfoltiscono di volta in volta e a farlo siamo proprio noi.
Tuttavia non è necessario evitare di toccarli: si può fare tranquillamente a patto che, subito dopo aver raggiunto l'ufficio o l'università, ci si fiondi in bagno per lavare le mani con acqua e sapone.
Una volta a casa, poi, bisogna evitare di sedersi sul letto, sul divano o a tavola con gli indumenti della giornata perché gli agenti patogeni si annidano sui tessuti e possono contaminare lenzuola e biancheria.

Dove si trovano i virus e i batteri: strofinacci e spugne
Quali sono gli oggetti più sporchi presenti in cucina? No, non sono i piatti unti e impataccati post cena ma bensì gli strofinacci e le spugne, che in quanto a carica batterica superano quella dei servizi igienici.
Complici briciole, residui alimentari e polvere, sul tessuto e nei pori si annidano migliaia di germi, che finiscono per catapultarsi sulle mani, sul cibo, su altri strumenti presenti nei dintorni e persino sui vestiti.
Per questo motivo al classico strofinaccio bisognerebbe preferire la carta assorbente usa e getta; in alternativa, se si è particolarmente affezionati al caro vecchio cencio, bisogna ricordarsi di cambiarlo ogni due giorni e lavarlo a non meno di 60 gradi.
Inutile dire che i piatti andrebbero quindi fatti asciugare nell'apposito scolo, evitando di utilizzare proprio lo straccio da cucina.
Le spugne, invece, andrebbero lasciate in ammollo nell'acqua tiepida e bicarbonato di sodio per almeno 8-12 ore, dopo le quali si ottiene massima igiene e assenza di sgradevoli odori.

Bancomat
Le tastiere dei bancomat sono un covo di batteri, anche pericolosi.
Del resto, se di fronte a maniglie e macchinette del caffè si nutre una fievole speranza che possano essere pulite di tanto in tanto, con la pulsantiera che consente di prelevare ogni speranza va a farsi benedire.
Anche in questo caso lavarsi le mani per 40-60 secondi, sfregando bene anche tra le dita e sui polsi, è l'unico metodo valido per eliminare la carica batterica ricevuta dopo l'operazione.

Borse e scarpe
Che sulla suola delle scarpe si annidasse di tutto non è certo una novità.
A maggior ragione bisognerebbe imparare a togliersi décolleté, sneakers, mocassini e ballerine non appena si varca la soglia di casa, meglio ancora sullo zerbino d'ingresso, infilandosi subito un paio di ciabattine.
In questo modo si evita di portare all'interno dell'abitazione la sporcizia e i germi presenti sulle calzature, che devono prima prendere aria e poi riposte nell'apposita scarpiera.
Le borse, invece, conservano non solo i nostri bene preziosi ma anche una bella frotta di batteri, grazie alla sporcizia di smartphone, chiavi, agende e portafogli.
Il consiglio è quello di non appoggiarle mai a terra o sui sedili dei mezzi di trasporto e di lavarle periodicamente, magari chiedendo lumi proprio a chi l'ha venduta (che dovrebbe essere competente in materia).
Nel caso in cui si utilizzi un fazzolettino (sempre di carta, mai di stoffa) bisogna assolutamente evitare di conservarlo appallottolato nella tracolla o nella shopper perché i microbi potrebbero colonizzare ulteriormente.

Smartphone e tastiere
Sono più di 15.000 i batteri presenti sugli schermi degli smartphone e sulle tastiere di tablet e pc.
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Un numero impressionante, certo, ma non c'è da stupirsi visto che maneggiamo questi dispositivi tutti i giorni, dopo aver mangiato, utilizzato la toilette, maneggiato altri oggetti, toccato maniglie, fatto le pulizie, utilizzato prodotti di qualsiasi tipo, senza mai (o quasi mai) pulirli in maniera adeguata.
Ossia? Per quanto riguarda i monitor, via libera a salviettine igieniche realizzate apposta per quest'uso o panni morbidi che non apportano graffi, mentre per le tastiere si possono utilizzare comuni spray disinfettanti (gli stessi che vengono impiegati per la pulizia delle superfici) o stracci in cotone.
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