Cosa si può fare (e cosa diventa vietato) con il nuovo Decreto del 18 Ottobre

AGGIORNAMENTO DEL 26 OTTOBRE
** Il nuovo Decreto in pillole: cosa si può fare (e cosa no) dal 26 Ottobre **
Superati i 10mila nuovi contagi al giorno, il Governo impone una nuova stretta per contenere la diffusione del Covid-19: ecco dunque cosa si può fare con l'entrata in vigore del nuovo Decreto del 18 Ottobre.
** Qui le regole del Decreto del 13 Ottobre **
Le nuove limitazioni riguardano soprattutto bar, ristoranti, pub e altri locali, incluse gelaterie, pasticcerie e simili: l'apertura è dalle 5 e la chiusura al massimo a mezzanotte.
A partire dalle 18, però, si rimane aperti solo con servizio al tavolo.
E a tavola si potrà stare massimo in sei.
In più, se lo riterranno opportuno, i sindaci potranno chiudere, a partire alle 21, determinate aree della propria città per contenere la movida ed evitare assembramenti.
Sei è anche il numero massimo degli ospiti da accogliere in casa, secondo una raccomandazione del Governo. Vietati party e feste private, mentre rimane a 30 il limite per i festeggiamenti legati a matrimoni, battesimi e simili.
Palestre e piscine per ora rimangono aperte, con la promessa che tra una settimana si farà il punto. Stop nel frattempo a sport da contatto e di squadra amatoriali, a gare e competizioni ludico-amatoriale.
Infine: incentivati smart-working e didattica flessibile a scuola (per le superiori) e all'università.
Per i dettagli sulle regole anti-contagio in vigore dal 19 ottobre, continua sotto la foto.
Cosa si può fare dal 18 Ottobre con il nuovo DCPM
(continua dopo la foto)
Cosa si può fare dopo il nuovo Decreto del 18 Ottobre
Al ristorante e nei bar i tavoli possono essere al massimo da 6
Bar, ristoranti, pub, pasticcerie e altre attività di somministrazione possono rimanere aperti dalle 5 del mattino fino a mezzanotte, ma dopo le 18 solo con consumazione al tavolo, e sempre con un massimo di sei persone sedute per tavolo.
Se non si può consumare seduti, l'orario di chiusura dovrà essere anticipato alle 18.
Non subisce variazione il delivery e continua a essere garantito anche l'asporto (ma, in questo caso, sempre con divieto di consumazione sul posto o appena fuori dal locale).
Nessuna restrizione per bar e ristoranti di ospedali, aeroporti, autogrill e simili.
I Sindaci possono chiudere alcune zone della città (dalle 21)
Per piccole chiusure mirate, la palla passa in mano ai singoli Sindaci, che possono scegliere di mettere off-limits alcune zone delle città, con lo scopo, per esempio, di limitare la movida. Nessun problema, però, per chi in quei quartieri ci vive e ci lavora.
La disposizione vale per vie e piazze dove, dalle 21, si possono creare situazioni di assembramento.
La raccomandazione: a casa in meno di sei
Il Governo invita i cittadini a non organizzare party in casa, e a non ricevere più di sei persone non conviventi.
Alcuni consigli per un'accoglienza in sicurezza: igienizzare spesso la maniglia di casa, predisporre soluzione idroalcolica per le mani all'ingresso, insieme a pantofole per gli ospiti (queste di Ikea, disponibili in 2 misure e in due colori, costano appena 2,50 euro e sono lavabili a mano, a non oltre 40 gradi).
In bagno, sistemare un set di lavette di colori differenti, così ognuno ne utilizzerà uno. A tavola, evitare di passarsi troppo spesso piatti e bottiglie di mano in mano.
Rimangono aperte palestre e piscine, ma tra una settimana potrebbero chiudere
Rimangono aperte le palestre per un'altra settimana, in cui viene consentito a chi non si è ancora messo nelle condizioni di seguire tutte le disposizioni anti-contagio di farlo. Ma se ci saranno ancora problemi diffusi, le palestre e le piscine verranno chiuse: il provvedimento potrebbe essere preso tra una settimana.
No al calcetto con gli amici e ad altri sport di contatto che non siano a carattere professionale. Sospese gare e competizioni di tipo ludico-amatoriale. Nessun divieto per jogging e footing all'aperto, durante cui non va indossata la mascherina, come anche per chi fa ciclismo.
(foto: Danielle Cerullo, Unsplash)
Più smart-working e didattica a distanza
Incentivato lo smart-working, laddove possibile. Nella pubblica amministrazione le riunioni si terranno solo a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni.
In generale, è fortemente consigliato svolgere riunione private in modalità a distanza anche nelle realtà private.
Nelle scuole, le lezioni proseguono a distanza, ma alle superiori si raccomanda l'adozione di una formula mista, anche con la didattica a distanza. Orari più flessibili sono richiesti anche per le università.
Ancora chiuse le discoteche
Nessun cambiamento per le discoteche, come era prevedibile, dato l'aumento dei contagi. Lo stesso vale anche per sale da ballo e locali simili, sia all'aperto che al chiuso.
Feste private vietate e matrimoni al massimo in 30
Rimangono vietate le feste private, mentre per matrimoni, battesimi, cresime e comunioni i festeggiamenti si devono tenere al massimo per 30 persone.
In chiesa, invece, la capienza varia in base alla grandezza della struttura.
Vietate fiere e sagre, convegni e congressi
Sospese sagre e fiere di comunità, mentre rimangono attive, ma con limitazioni, quelle nazionali e internazionali.
Stop anche a convegni e congressi, tranne che a quelli che si svolgono con modalità a distanza.
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