AGGIORNAMENTO DEL 19 OTTOBRE
** COSA SI PUÒ FARE DOPO IL NUOVO DECRETO DEL 18 OTTOBRE **
** A seguire quanto in vigore dal 13 Ottobre **
Cosa si può fare dal 13 Ottobre? E cosa diventa vietato?
Con la firma del nuovo Dpcm di Ottobre, con cui il Governo annuncia nuove misure restrittive con lo scopo di contenere i contagi tra le novità maggiori compaiono l’obbligo delle mascherine anche all’aperto e la forte raccomandazione di tenerle anche in casa quando siamo insieme a persone non conviventi.
** Perché c'è chi ancora non mette bene la mascherina? La risposta della psicologia **
E ancora: diventano vietate le feste private, mentre per battesimi, cresime e matrimoni il limite di invitati viene fissato a 30 (ma la regola non vale per la chiesa).
E i locali? Bar e ristoranti dalle 21 potranno servire solo a chi è seduto tavolo, perché diventa vietato sostare in piedi davanti ai locali, la cui chiusura è fissata per mezzanotte.
Rimangono aperti, ma con restrizioni, cinema, teatri e stadi, mentre discoteche e sale da ballo sono ancora off-limits.
Calcetto con gli amici? Abolito, almeno per ora.
Potranno continuare con gli sport da contatto solo le società professionali.
Tra le altre misure, viene incentivato lo smart-working in tutti quei casi in cui il lavoro può essere svolto da casa, e ai bambini vengono vietate le gite scolastiche.
Nessuna novità per lo shopping: ingressi contingentati, distanziamento, igienizzazione delle mani e misurazione della febbre: sono queste, ancora, le indicazioni per chi vuole fare acquisti nei negozi. Lo scopo dichiarato è quello di far rimanere i clienti negli store per poco tempo, giusto il tempo di scegliere e comprare.
Il Dpcm durerà 30 giorni, dunque fino al 13 Novembre, poi il Governo in base alla curva dei contagi sceglierà se stringere ancora di più le misure anti-contagio o se, invece, allentarle.
Per informazioni più dettagliate su cosa si può fare dal 13 Ottobre, il testo prosegue sotto.
Cosa si può fare dal 13 Ottobre (e cosa diventa vietato)
(Continua dopo la foto)
Cosa si può fare dal 13 Ottobre e quali sono i nuovi divieti
Ecco, punto per punto, le nuove linee guida e i nuovi divieti decretati con il DPCM di Ottobre.
Mascherine obbligatorie (anche) all’aperto e in casa
Obbligatoria la mascherina (che va sempre indossata coprendo anche il naso) in tutti i luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, mentre è “fortemente raccomandata” anche a casa quando ci sono amici e parenti non conviventi.
La mascherina, recita il testo del nuovo Dpcm, è prevista anche “in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”.
Dall’obbligo sono esclusi coloro che fanno attività sportiva (jogging, footing e ciclismo, ma per una passeggiata va indossata), i bambini sotto ai 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
Si possono invitare gli amici a casa? Sì, non più di sei, se non conviventi
Per la prima volta la raccomandazione, forte, arriva per quel che accade nelle abitazioni private: se non si è conviventi, non si dovrebbe stare in casa o cenare in più di sei.
Se questa misura venisse confermata ancora nei prossimi mesi, potrebbe arrivare a essere valida anche per il cenone di Natale e per quello di Capodanno.
Bar e ristoranti devono chiudere a mezzanotte (ma dalle 21 il servizio è solo al tavolo)
Bar e ristoranti, secondo il nuovo decreto, devono abbassare le serrande a mezzanotte.
Già dalle 21, però, sarà vietato consumare in piedi: da quest’ora, dunque, i locali potranno continuare a servire solo i clienti già seduti.
Rimane fondamentale la prenotazione al ristorante, che dovrà continuare a mantenere per alcuni giorni i dati degli ospiti e assicurare le distanze tra i tavoli.
(foto: Luis Cortés, Unsplash)
Sono vietate le feste private mentre per matrimoni, cresime e battesimi c'è il numero chiuso
Il nuovo Dpcm vieta le feste private, sia al chiuso che all’aperto, mentre per banchetti di matrimoni, cresime, battesimi mette il limite degli invitati a 30 persone.
Lo stesso vale, per esempio, per chi si ritrova a pranzo o a cena dopo un funerale.
La regola ha valore però solo per il banchetto, perché all’interno delle chiese vanno seguire le regole istituite dalla Cei, la Conferenza episcopale italiana, che modula il numero dei fedeli in base alla capienza dei luoghi di culto stessi.
Restano aperti cinema e teatri con restrizioni
Per un film o un grande evento, come una fiera, permane la possibilità di ospitare 200 partecipanti al chiuso e 1000 all’aperto, rispettando ovviamente il metro di distanza e assegnando precedentemente i posti.
Le Regioni possono procedere, se lo ritengono e sempre in accordo col Governo, con una diminuzione e con l’aumento di restrizioni.
Rimangono chiuse le discoteche
Rimangono chiuse le discoteche, le sale da ballo e i locali affini.
Dopo la stretta di quest’estate, dopo immagini di alcuni locali dove i “quattro salti in pista” non rispettavano indicazioni, disposizioni e distanze, si potrebbe dover attendere ancora molto prima di tornare a “fare serata”.
Stop al calcetto e agli sport di contatto amatoriali, però si può correre (senza mascherina)
Consentiti, da nuovo Dpcm, solo gli sport di contatto di società professionistiche, di associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Coni e dal Comitato italiano paralimpico.
Per tutti gli altri, stop: niente più calcetto con gli amici, insomma. Chi fa jogging o footing non deve indossare la mascherina.
Stesso discorso per chi va in bicicletta, ma non per chi fa una passeggiata: in quest’ultimo caso la mascherina va messa.
(foto:Ruben Leija, Unsplash)
Rimangono aperti gli stadi, ma per pochi
Rimane consentita la presenza del pubblico con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale, sempre senza superare il numero dei 1000 spettatori previsti per i grandi eventi all’aperto e i 200 al chiuso.
Anche qui distanza, igienizzazione delle mani, misurazione della febbre.
Libertà, pure in questo caso, alle Regioni: possono stabilire, d’intesa col Governo, un numero più basso di spettatori.
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