Palestre, ristoranti e parrucchieri: ecco cosa potremo fare fino al 30 Aprile
Col nuovo Decreto tutta Italia è in zona rossa o in zona arancione.
Niente giallo, men che meno il tanto desiderato bianco, che prevede addirittura cene al ristorante.
Rimangono, dunque, chiusi gli spazi della cultura e quelli dello sport, ma anche i ristoranti, i bar e gli esercizi simili: possono essere attivi solo per take-away e delivery.
** Cosa si piò fare (e cosa no) fino al 6 Aprile **
Capitolo negozi: in rosso è tutto chiuso, tranne i negozi che vendono beni di prima necessità, in arancione è tutto aperto.
Stesso discorso per i servizi alla persona: niente manicure e taglio per chi è "rosso".
Ecco, quindi, tutto quello che c'è da sapere fino al 30 aprile, tra regole e novità.
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Le regioni in zona rossa
Sono in zona rossa Valle d'Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Calabria e Campania. (foto: engin_akurt, Unsplash)
Le regioni in zona arancione
Sono in zona arancione Basilicata, Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Liguria, Veneto, Sicilia, Sardegna e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Spostamenti (ed eventuale autocertificazione) in città e tra Regioni
In zona rossa non si può uscire se non per comprovate ragioni di necessità, lavoro e salute.
E si deve portare l'autocertificazione.
Niente visite a parenti e amici in zona rossa, che invece si potranno fare in zona arancione, ma con limitazioni: una volta al giorno e solo in due (esclusi, sempre che siano conviventi, i minori di 14 anni e le persone non autosufficienti).
Chiusi al pubblico (ma attivi per take away e delivery) ristoranti, bar e simili
Le zone arancione e rossa prevedono che neanche a pranzo ristoranti, bar, gelaterie ed esercizi simili possano aprire per pranzo.
Potranno, dunque, essere aperti solo per il take away fino alle 22 (perché poi scatta il coprifuoco per i clienti) e per il delivery senza limiti di orario.
(foto: Dan Burton, Unsplash)
Negozi, parrucchieri ed estetiste: chi apre e chi chiude
In zona rossa sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.
Chiusi parrucchieri ed estetiste, oltre a servizi alla persona simili.
In zona arancione, invece, non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali (a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie).
Aperti i servizi alla persona: via libera a manicure e a taglio.
Ancora chiusi i luoghi della cultura, come anche quelli dello sport
Rimangono ancora chiusi i luoghi della cultura, come cinema, teatri e musei.
E non riaprono nemmeno palestre e piscine.
È comunque consentito fare sport in maniera individuale (in zona rossa solo nei pressi della propria abitazione) mantenendo sempre la distanza.
Gli altri provvedimenti
Le scuole rientrano in classe, in presenza, fino alla prima media, anche se in zona rossa.
È stato inserito l'obbligo vaccinale anche per i farmacisti.
Ma, soprattutto, secondo il decreto, sono possibili durante il mese alcune deroghe in base a contagi e a vaccini.
Insomma: qualche regione potrebbe sperare in un allentamento delle misure anche prima del 30 aprile.
Le regole che rimangono
Nessun allentamento delle misure in ottica di anti-contagio: rimane il coprifuoco (non si può uscire da casa se non per lavoro, urgenza o salute dalle 22 e fino alle 55), la mascherina resta obbligatoria anche all'aperto e l'igienizzazione delle mani deve essere costante, specialmente quando si entra in un esercizio commerciale.
Che, a sua volta, dovrà attenersi a specifici regolamenti per evitare il contagio: in primis la distanza interpersonale.
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