Cosa fare a Roma a Capodanno e per il primo dell’anno

Dove andare e cosa fare a Capodanno a Roma?
L'anno nuovo è alle porte: arte, eventi, mostre, musica e buon cibo: sono tantissimi gli appuntamenti in programma nella Capitale, per ogni esigenza.
Se avete in programma di passare le vacanze di Natale e Capodanno a Roma abbiamo cercato di fare il punto su tutto quello che c'è da fare.
Qui sotto i dettagli.
Cosa fare a Roma a Capodanno
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Concertone di fine anno
Blanco, Lazza e Francesca Michielin: saranno loro i big che animeranno la festa di fine anno ‘Roma 2024. You are here' al Circo Massimo, organizzata dal Comune in collaborazione con Rds 100% grandi successi.
Previsto anche uno spazio di intrattenimento affidato a RDSNEXT, la social web radio fatta dalla GenZ per la GenZ; dopo il brindisi di mezzanotte la festa continuerà con uno speciale DJ set a cura di Dimensione Suono Roma, emittente del network RDS, per continuare a ballare e divertirsi fino a tardi.
Il concerto, come sempre gratuito, sarà trasmesso anche in diretta radiofonica.
Per l'evento Roma Capitale ha potenziato i mezzi di trasporto pubblici: il 31 dicembre bus e tram funzioneranno fino alle 21.00 e la metro resterà aperta fino alle 2.30 del 1° gennaio 2024, così come le 11 linee di bus che raggiungono la metro.
Christmas World a Villa Borghese
Luci, spettacoli, concerti, parate e tutta la magia del Natale nel cuore di Roma: anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con Christmas World al Galoppatoio di Villa Borghese fino al 7 gennaio.
Sarà un viaggio immaginario alla scoperta di sette città del mondo (Roma, Parigi, Londra, Tokyo, New York, Berlino, Nuova Delhi, oltre alla Lapponia di Babbo Natale) riprodotte, in uno spazio di 50mila metri quadri, da artisti italiani e con tanto di spazio dedicato alla relativa cultura enogastronomica.
Non solo parco tematico, in occasione del Christmas World sono previsti anche sei musical con la partecipazione di oltre 700 attori, una casa di Babbo Natale, il presepe più grande d’Italia, concerti gospel e molto altro.
La grande novità di quest'anno è l’area ‘Willy Wonka’, realizzata in collaborazione con Warner Bros Pictures in occasione del lancio del film, dove ci si potrà immergere nell’atmosfera magica e dolce dell’universo di Wonka ed esplorare le ambientazioni che lo hanno reso il più celebre inventore, mago e cioccolataio del mondo.
Natalè all’Auditorium Parco della Musica
Natalè è l’ormai consueto appuntamento del Natale all’Auditorium della Fondazione Musica per Roma, un ricco calendario di grandi concerti e spettacoli fino al 7 gennaio.
Alla programmazione di oltre 50 concerti tra musica pop, jazz e rock si aggiungeranno spettacoli e festival come il Roma Gospel Festival, tra i più importanti festival gospel in Europa, con alcune delle migliori formazioni provenienti dagli Stati Uniti.
Per il secondo anno, si rinnova anche la collaborazione con il Globe Theatre con spettacoli per ragazzi che rielaborano tre celebri tragedie del teatro shakespeariano; torna anche la rassegna di circo contemporaneo OPS! in partnership con il SIC (Stabile di Innovazione Circense), il centro di produzione circense fondato dalla Compagnia Circo El Grito, che porterà in scena tre show delle compagnie tra le più immaginifiche e innovative del panorama internazionale.
Museum of Dreamers al PratiBus District
Rieducare alla cultura dei sogni immersi tra suoni, luci e colori: è lo spirito del Museum Of Dreamers, exhibition di 21 installazioni interattive al PratiBus District fino al 28 gennaio.
Ideato dalle designer Elena e Giulia Sella fondatrici dell’agenzia Postology, il progetto MOD prevede l’unione di intrattenimento, design, creatività e tecnologia rivolto a grandi e piccoli: uno spazio di 4.000 metri quadri con installazioni pensate per coinvolgere ed emozionare i visitatori in una location tanto particolare come il riqualificato ex deposito Vittoria dell’ATAC di viale Angelico.
Qualche esempio? ‘Change perspective’ è un appartamento sottosopra per guardare le cose da un altro punto di vista, oppure ‘The sky is not the limit’ offre l'opportunità di dondolarsi tra le nuvole.
We Run Rome 2023
Anche quest’anno i più sportivi potranno mettersi alla prova partecipando all’ultima gara podistica ospitata dalla Capitale nel 2023: il 31 dicembre torna infatti la We Run Rome, alla XII edizione.
Una corsa nel centro di Roma per festeggiare la fine dell’anno con arrivo e partenza nel meraviglioso scenario delle Terme di Caracalla, rivolta a runners esperti o semplici appassionati.
Oltre alla 10 km competitiva, la We Run Rome prevede anche una 10 km e una 5 km entrambe non competitive.
Feste e menù di Capodanno
New Year’s Eve Party al W Rome
Musica, cocktail, buon cibo e una special guest per salutare l’arrivo del nuovo anno: Because the night – Say ciao ciao to 2023 è il New Year’s Eve Party del W Rome.
E così un indizio è stato già svelato, sì perché ospite d’onore della festa è La Rappresentante di Lista che si esibirà per l’occasione tra dj set, sorprese e tormentoni come Ciao ciao (costo 90 euro, con 1 drink incluso).
Nell’attesa del conto alla rovescia e dello spettacolo dei fuochi d'artificio sul cielo di Roma, non mancheranno cocktail experience a regola d'arte con il bar manager Mattia Capezzuoli, performance misteriose ed esperienze interattive.
Ma prima, per chi volesse deliziarsi con la cucina dello chef stellato Ciccio Sultano, al Giano Restaurant ci sarà un Cenone di Gala con un menu a cura dell'Executive Chef Nicola Zamperetti con i grandi classici della cucina del Sultano e i dolci di Zucchero x Fabrizio Fiorani.
Altra possibilità è quella di fermarsi sennò nel suggestivo W Lounge per un aperitivo accompagnato dalla cena Tutti i Gusti, anch’essa curata dalla cucina di Giano.
Party Like It's 2024 al The Hoxton Rome
Al The Hoxton Rome, in occasione dell’ultimo dell’anno, ci sarà il Party Like It's 2024 con accesso all'Appartamento (e bar dedicato), tavolo da ping pong, salotti e stanza karaoke. Non mancheranno dj set e spuntino di Mezzanotte (costo 60 euro, con 1 drink incluso).
Altri appuntamenti in programma da Elio Restaurant: la sera del 31 dicembre, Gran Soirée con drink di benvenuto, menu di pesce e frutti di mare, dj set e spuntini di mezzanotte; il giorno dopo, brunch del Primo dell’anno.
Sintesi
Gli chef Sara Scarsella e Matteo Compagnucci – a cui va il merito di aver portato con il loro ristorante Sintesi la prima stella Michelin dei Castelli Romani, ad Ariccia – insieme alla restaurant manager e sommelier Carla Scarsella, propongono per il 31 dicembre un menu dai piatti eleganti e raffinati con abbinamenti al calice a cura del sommelier Loris Paolini.
Per la notte di San Silvestro, sono previsti Snack di benvenuto, Pane semintegrale, focaccia ai semi e burro.
Scampi marinati, rafano e corniole; Noci a crudo, crema di cavolfiore e caviale di lago. Si prosegue con Spaghettone Monograno Felicetti con ostrica e burro acido e Risotto al tartufo nero pregiato e finferli sott’aceto.
Poi Ricciola alla brace, patata affumicata e salsa ai funghi champignon e Piccione in due servizi e glassa di kombucha al caffè. In chiusura Zucca e zenzero e Grano tostato, camomilla e melagrana.
A mezzanotte immancabili le lenticchie della tradizione e piccola pasticceria.
(Costo 190 euro, bevande escluse)
Eggs
Da Eggs – punto di riferimento a Trastevere per mangiare uova in tutte le forme e cotture, da quello di gallina (biologico e da allevamenti sostenibili) a quello di quaglia, oltre caviale e bottarga – il cenone di Capodanno sarà all’insegna di una cucina tradizionale e innovativa allo stesso tempo.
Si comincia con un cocktail di San Silvestro a introdurre gli antipasti, come il Biondo (guscio ripieno di gelatina di crodino, mimosa di tuorlo, arachidi e gel d’arancia), Maritozzo con insalata russa e mazzancolla scottata, Tartare royale e tartufo (tartare di fassona, salsa olandese al foie gras e tartufo nero) e Cappon magro (terrina di branzino, salmone, gambero, patate, barbabietola, carote e salsa verde).
Si prosegue con Tonnarello cacio e mare, Ravioli del plin in crema di parmigiano e tartufo bianco, quindi Astice alla carbonara e Faraona ripiena di prugne e castagne con pak Choi e tartufo nero; si chiude in dolcezza con il Bignè ripieno di gorgonzola e cioccolato ruby, Ovosodo (dessert a base di cioccolato bianco, mousse di yogurt greco e mandarino), Panettone artigianale e zabaione, Frutta fresca e secca; si brinda al nuovo anno con Champagne Cuvée Reserve Brut - Gallimard, accompagnato da un fagottino con lenticchie e cotechino, e per concludere ogni cliente riceverà una Scatola del buon augurio.
(Costo 120 euro, bevande escluse)
Proloco Trastevere
Da Proloco Trastevere - bottega con cucina dedicata sulle eccellenze produttive del territorio locale e sui piatti tipici della tradizione romana e laziale - la proposta per l’ultimo dell’anno è un ricco menu degustazione.
Dopo il tortellino crunch come amouse bouche, si passa agli antipasti: Pane al cioccolato amaro, Foie gras romano e maionese al melograno; Ostrica, brodo freddo di porcino e crumble alla nocciola; Zuppetta di pesci pregiati lemon grass, mandorla e caprino nobile; Uovo pochè su ovis mollis al marsala pre british, erbe aromatiche.
Il cenone va avanti con i Tagliolini al burro da panna nobile e tartufo bianco, il Risotto con baccalà in varie consistenze, castagne, foglie di senape e creme fraiche.
Passando ai secondi in carta troviamo il Capocollo di Mangalitza, miso, datteri e rapa rossa marinata; il Calamaro ripieno con purè di sedano rapa e visciole sotto aceto; il Crostino con cotechino di mangalitza, lenticchie in due consistenze.
Per dessert il dorayaki dolce sale con mousse di panettone, panna nobile montata e zabaione.
(Costo 95 euro, bevande escluse)
Il Giardino - Hotel Eden
In un Hotel Eden a tema Winter in White – grazie alla nuova Capsule Lifestyle di Brunello Cucinelli a decorare l’albero di Natale e altri spazi del 5 stelle del gruppo Dorchester – per cominciare il nuovo anno viziandosi un po’ si può optare per il brunch del 1° gennaio al Giardino Ristorante, dalla magnifica vista su Roma: tra i piatti proposti, Croissant ripieni, Selezione di formaggi e marmellate, Pane e Panella, Baccalà in pastella e grandi classici della pasticceria italiana, come Tiramisù e Cannoli siciliani.
(Costo 130 euro, bevande escluse)
Classico Bistrot
Da Classico Bistrot – nuovo indirizzo a via della Giuliana con una proposta all day long dalla colazione alla cena con ‘piatti del ricordo’, come polpette e parmigiana – il pranzo del 1° gennaio è a base di pesce.
Dopo l’entrèe di benvenuto, la proposta dello chef Roberto Micali si basa su una selezione di antipasti che comprende le polpettine di alice a beccafico con marmellata di peperoni, il bignè di baccalà mantecato, il salmone marinato al caffè e affumicato con ricotta e sambuca, il cubetto di ricciola alla griglia con chutney mango e chips di patate.
Due i primi piatti: Tortello ripieno di vongole con fondo di granchio blu e limone e le Tagliatelle con tartare di ricciola, il suo estratto e tartufo.
Per secondo la cucina propone le Capesante scottate alla griglia crema di sedano rapa, scalogno stufato, insalatina di sedano e mela verde e olio al sedano. A chiusura il panettone fatto in casa.
(Costo 80 euro, bevande escluse)
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Cosa fare tra Natale e Capodanno? 8 attività originali per dire addio alla noia

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1. Organizzate un brunch (salutare) post-natalizio con gli amici
Dopo i pranzi e le cene abbondanti di Natale, un brunch con gli amici può essere l’occasione perfetta per ritrovarsi in modo informale e salutare.
Via libera a piatti leggeri ma gustosi come insalate colorate, avocado toast e smoothie. Potete anche aggiungere un tocco creativo proponendo bevande detox o tisane rigeneranti. È un modo piacevole per condividere del tempo con chi amate e smaltire le calorie in eccesso senza rinunciare al gusto.
2. Fate una maratona di film a tema
Se non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno ma volete passare tutto il giorno in pigiamo, allora una maratona di film a tema è ciò che fa al caso vostro.
Potete scegliere i vostri classici natalizi preferiti o avventurarvi in una saga cinematografica che avete sempre rimandato. I giorni tra Natale e Capodanno sono ideali per abbandonarsi alla magia del grande schermo, magari con pop-corn alla mano e una coperta calda.
3. Organizzate una gita fuori porta
Per chi ama la natura, questo è il momento perfetto per riscoprirla in una veste invernale. Organizzate una passeggiata nei boschi, una ciaspolata sulla neve o una semplice visita al parco più vicino a casa.
L’aria fresca e i paesaggi innevati sono rigeneranti e ideali per staccare la mente dai pensieri delle feste. E se siete fortunati a trovare una pista di pattinaggio sul ghiaccio sul vostro cammino, approfittatene per aggiungere un pizzico di divertimento.
4. Provate una nuova attività creativa
Avete mai desiderato dipingere, lavorare a maglia o creare gioielli? I giorni tra Natale e Capodanno sono perfetti per dedicarsi a un hobby creativo. Potete acquistare un kit fai-da-te o seguire un tutorial online per imparare qualcosa di nuovo.
Questa attività non solo vi aiuterà a tenere la mente occupata, ma potreste anche scoprire una passione nascosta che vi accompagnerà per il resto dell’anno.
5. Dedicatevi al decluttering
Se vi state chiedendo cosa fare tra Natale e Capodanno per sentivi produttivi, il decluttering è un’ottima scelta. Sfruttate questo periodo per mettere ordine in casa: liberate armadi e cassetti dagli oggetti inutilizzati e donate ciò che non ti serve più.
È anche un’ottima scusa per creare spazio per i regali ricevuti a Natale e iniziare il nuovo anno con un ambiente più organizzato e sereno.
6. Create una tradizione tutta vostra
Chi dice che le tradizioni debbano essere tramandate? Potete crearne una tutta vostra per rendere questi giorni unici e indimenticabili.
Potrebbe essere un appuntamento fisso con un libro speciale, una cena a tema con la famiglia o un pomeriggio dedicato a scrivere lettere di gratitudine. Creare una nuova tradizione, qualsiasi essa sia, non solo arricchirà il vostro periodo di feste, ma vi regalerà anche quel qualcosa in più da aspettare ogni anno.
7. Regalatevi una giornata di relax e self-care
Dopo le corse frenetiche per i regali dell'ultimo minuto e le infinite cene natalizie, meritate un po’ di relax. Dedicate una giornata al self-care: un bagno caldo con candele, una maschera per il viso e un libro rilassante possono fare miracoli.
Potete anche concedervi un massaggio o una sessione di yoga per riequilibrare corpo e mente. In questo modo, ricarichere le energie per affrontare con slancio l’arrivo del nuovo anno.
8. Pianificate l'anno nuovo
Se non sapete cosa fare tra Natale e Capodanno, potete usare questi giorni per riflettere sull’anno che si sta chiudendo e pianificare il prossimo.
Scrivete una lista di obiettivi personali e professionali, i viaggi che volete fare e le esperienze che volete vivere. Questo semplice esercizio vi darà un senso di direzione e motivazione per iniziare l’anno con il piede giusto.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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