Cosa fare a Milano a settembre, tra moda, danza e musica

Cosa fare a Milano a settembre?
Il rientro in città dopo le vacanze è sempre un po' traumatico, ma se si tratta di Milano la situazione cambia. Settembre, infatti, è il mese più attivo dell'anno per il capoluogo lombardo, che si anima di eventi e manifestazioni.
Dalle sfilate alla celebrazione della bellezza, passando per la festa della danza organizzata da Roberto Bolle, fino ai concerti, alle iniziative enogastronomiche e alle mostre. Ce n'è per tutti i gusti, per tutte le età e per tutte le passioni.
Prendete l'agenda e segnate tutti gli appuntamenti da non perdere.
Cosa fare a Milano a settembre
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Milano Fashion Week
Settembre come di consueto è il mese della moda. Le collezioni primavera-estate 2026 fanno tappa nel capoluogo meneghino dal 23 al 29 settembre portando in passerella, in alcuni casi, non solo le linee femminili. Sempre più brand, infatti, optano per show co-ed (con linee uomo e donna insieme).
Si comincia con la consueta inaugurazione del Fashion Hub di Camera Nazionale della Moda Italiana, dove vengono presentati i progetti di designer emergenti, di brand che hanno come focus la sostenibilità e altre iniziative in collaborazione con associazioni straniere.
Dal pomeriggio, poi, prendono il via le sfilate. Aprono la prima giornata di Fashion Week, tra gli altri, Diesel e Gucci. In passerella, nei giorni successivi, Fendi, Etro, Missoni, Antonio Marras, Prada, Moschino. Max Mara, Tod's, Ferragamo, Dolce & Gabbana e, a chiudere le sfilate in presenza, la domenica, Giorgio Armani.
Il lunedì 29 sarà invece la volta dei défilé digitali. Tra gli show più attesi quelli di Bottega Veneta e Jil Sander, che segnano il debutto alla direzione creativa rispettivamente di di Louise Trotter e Simone Belotti.
Milano Beauty Week
Ad anticipare la settimana della moda quella dedicata invece alla bellezza. Dal 17 al 21 settembre, infatti, torna la manifestazione che celebra il beauty e il benessere promossa da Cosmetica Italia, in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence. "Un progetto - si legge - ideato per promuovere il valore sociale, scientifico ed economico del cosmetico e mettere in luce le peculiarità della filiera cosmetica italiana".
Tre gli hub principali della Milano Beauty Week edizione 2025: Palazzo Giureconsulti con gli eventi dedicati alla sostenibilità e ai beauty corner; Palazzo Castiglioni, sede delle iniziative solidali Beauty Gives Back e Love is in the Hair e, per la prima volta, Palazzo Bovara con spazi dedicati a talk e masterclass, oltre alla mostra Iris, alla radice della Bellezza di Accademia del Profumo, in collaborazione con la Società Italiana dell’Iris e le case essenziere aderenti.
Ma la manifestazione sarà un evento diffuso per la città: tram tematici in circolazione per il centro, tour olfattivi e passeggiate profumate per il centro, installazioni urbane e il Beauty Cube di Piazza Castello, dove diversi brand offriranno servizi gratuiti di testing prodotto, masterclass e non solo.
Rinascente Beauty Fair
E a proposito di beauty, Rinascente riporta in scena la manifestazione che celebra il meglio del mondo beauty con la sua quarta edizione, in programma fino al 13 ottobre 2025 negli store di Milano, Roma, Torino, Palermo, Monza, Catania e Cagliari.
Il tema di quest’anno è il gioco, che trasforma gli spazi in un vero beauty playground fatto di esperienze immersive, lanci esclusivi, masterclass e trattamenti firmati da oltre 40 brand e arricchiti da più di 300 appuntamenti in tutta la rete.
Tra gli highlight, il Beauty Weekend del 20 e 21 settembre durante la Milano Beauty Week, un format speciale dedicato a bellezza, lifestyle e self-care per vivere la cosmetica in chiave interattiva e multisensoriale.
Ondance 2025
Da mercoledì 3 a domenica 7 settembre, all'Arco della Pace, torna la manifestazione ideata da Roberto Bolle e giunta all'ottava edizione. Cinque giorni tra open class, talk, workshop, performance, incontri aperti gratuitamente al pubblico e volti a creare un circolo virtuoso di attenzione attorno al mondo della danza e ai suoi valori.
Ogni giorno sono previste sessioni di gruppo e show per culminare con il Ballo in Bianco di domenica 7 alle 9,40 in cui allievi di età compresa tra i 10 e i 30 anni potranno seguire con il ballerino una classe alla sbarra rigorosamente vestiti di bianco. Novità di quest'anno il Ballo in Rosso. La sera poi il Final Party con dj set.
Per conoscere il calendario completo degli appuntamenti basta consultare il sito dell'evento.
Harry Potter The Exhibition
Dopo mesi di attesa, arriva a Milano la mostra dedicata a una delle saghe più amate del mondo: Harry Potter™: The Exhibition.
L'esposizione, allestita negli spazi di The Mall in Porta Nuova, trasporterà i visitatori nel magico mondo di Hogwarts, con scenografie curate nei minimi dettagli, per sentirsi un po' maghi calcando i corridoi della scuola, vivendo l'emozione di una partita di Quidditch e immergendosi nelle atmosfere dell'universo creato da J.K. Rowling.
Costumi originali, oggetti di scena, memorabilia, postazioni interattive e un percorso che varia a seconda delle scelte dei partecipanti, che consentiranno di sedersi sulla sedia gigante di Hagrid o mettersi alla prova con l’estrazione di una Mandragola.
La mostra sarà visitabile dal 19 settembre al 6 gennaio 2026.
La grande festa di Olly e altri concerti
Dopo la vittoria al Festival di Sanremo e la tournée che lo ha tenuto impegnato tutta la stagione, Olly si prepara per una grande festa di celebrazione del suo anno d'oro. Due giorni, il 2 e il 4 settembre, all'Ippodromo Snai di San Siro per cantare a squarciagola le sue hit più amate e chiudere la stagione dei concerti all'aria aperta.
A Fiera Milano Live invece si chiude con gli show di Salmo (6 settembre), Emis Killa (10 settembre), Sfera Ebbasta & Shiva (13 settembre), Ghali (20 settembre).
MITO SettembreMusica
Un appuntamento che ormai è diventato un classico è MITO SettembreMusica, in programma da mercoledì 3 a giovedì 18. La manifestazione, come di consueto, collega Milano e Torino con un calendario fitto di concerti. Orchestre, ensemble internazionali e nuove proposte ruoteranno intorno al tema di questa edizione, “Rivoluzioni”.
Si comincia il 4 settembre con la London Symphony Orchestra diretta da Sir Antonio Pappano al Teatro alla Scala. Una delle serate più attese, per la presenza sul palco di Seong-Jin Cho, pianista sud-coreano tra i più apprezzati in circolazione. Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile sul sito della manifestazione.
Portanuova Music Fest
Dal 19 al 21 settembre Milano accoglie la prima edizione del festival gratuito che trasforma il quartiere in un palcoscenico diffuso con quattro stage e oltre 50 artisti della nuova scena musicale italiana.
Tra i nomi confermati spiccano Carl Brave, Sarafine, Masamasa e collettivi come Cantafinoadieci, a testimoniare l’attenzione alla diversità e alla valorizzazione dei talenti emergenti. Promosso da Openstage, il progetto offre ai giovani musicisti la possibilità di esibirsi davanti al pubblico e agli A&R delle principali etichette discografiche, creando un ponte diretto tra talento e industria.
Il programma include anche attività speciali come lezioni gratuite di chitarra, talk con esperti del settore, sessioni di “tarocchi musicali” e iniziative di engagement dedicate alla community.
Formula 1 Gran Premio d'Italia
Dal 5 al 7 settembre 2025, l’Autodromo Nazionale di Monza torna a essere il fulcro degli appassionati di Formula 1 con il Gran Premio d’Italia. Uno dei circuiti storici e più amati, conosciuto per le sue alte velocità e le battaglie in pista che hanno fatto la storia.
Per l'occasione torna anche il Fuori Gp: dal 4 al 7 settembre Monza e altri 6 comuni limitrofi si trasformano in un grande palcoscenico per concerti, raduni di auto d'epoca, mostre, talk show, contest, simulatori di guida e laboratori. Senza rinunciare anche alla festa, con dj set e street food.
Non solo: per il Gran Premio d'Italia Red Bull ha scelto De Montel Terme Milano per offrire un’occasione di svago e sport. Mercoledì 3 settembre, infatti, si terrà la Red Bull Experience@De Montel: dalle 9.00 alle 17.00 sarà possibile vedere da vicino una vera macchina di Formula 1, vivere in prima persona l’emozione adrenalinica di guidare una potente monoposto Red Bull Racing sui circuiti più famosi grazie a simulatori di guida, immergersi nell’atmosfera del Grand Prix con gli allestimenti ispirati ai celebri paddock.
Accanto all’adrenalina, il ritmo rallenta con momenti di benessere rigenerante e cerimonie olistiche gratuite, tra cui il Pit Stop Massage, un trattamento rapido, intenso e mirato: 10 min di trattamento collo, testa o mani per un relax a tempo di record. I trattamenti saranno a disposizione gratuita degli ospiti su prenotazione in loco presso l’area relax del sale dalle 10:00 alle 11:00 e dalle 15:00 alle 17:00.
La giornata sarà accompagnata dalla musica di un DJ Set e, per finire, sarà possibile portare a casa il ricordo della Red Bull Experience scattando un selfie nella zona dedicata al photobooth.
Pizza Fest
Undici giorni dedicati a uno dei simboli della cucina italiana: dall’11 al 21 settembre torna il Pizza Fest a Eataly Milano Smeraldo.
Sarà il momento ideale per assaporare le pizze di Eataly e scoprire le sei nuove pizze gourmet e l’impasto speciale pensati in esclusiva per questi giorni di festa. In calendario cene con grandi ospiti e appuntamenti da segnare in agenda, tra ingredienti inediti, abbinamenti insoliti e tecnica artigianale.
In particolare, la serata di domenica 14 settembre vedrà due protagonisti d’eccezione a curare un menù inedito: Diego Vitagliano, maestro pizzaiolo al secondo posto della 50 Top Pizza World 2024 e della 50 Top Pizza Italia 2025 e Luigi Biasetto, grande nome dell’arte pasticcera italiana. Domenica 21 settembre alle ore 20 appuntamento invece con il Degustapizza, un “giro-pizza” in versione Eataly: in una sola serata sarà possibile assaggiare tutte le pizze gourmet speciali.
Per maggiori informazioni e programma dettagliato, basta andare sul sito di Eataly.
East Market
Domenica 21 settembre torna a Milano uno dei mercatini vintage più amato della città, che inaugura la nuova stagione con centinaia di espositori selezionati da tutta Italia.
Nei 6.000 mq dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, i visitatori potranno scoprire un universo di rarità: dai capi d’abbigliamento second-hand fino ai vinili da collezione, dal modernariato al design, dalle sneakers più ricercate ai poster d’autore, passando per giocattoli, accessori, complementi d’arredo e curiosità da collezionisti.
Un evento che unisce shopping ed esperienza, grazie ad aree tematiche, mostre, DJ set, food truck e la nuova area coperta East Market Diner, con proposte internazionali e italiane pensate anche per vegani, celiaci e bambini. La filosofia resta quella che ha reso East Market unico: valorizzare il riciclo, l’upcycling e la cultura della sostenibilità, offrendo oggetti originali e introvabili in un format che è molto più di un semplice mercatino.
Boing & Cartoonito Tour
Dopo il successo del “Buon compleanno Boing Tour” nel 2024, Boing SpA torna a incontrare i suoi piccoli fan con il nuovo tour, che farà tappa sabato 20 e domenica 21 settembre a Milano, per poi proseguire il 27-28 settembre a Roma e il 4-5 ottobre a Bari (tutti gli eventi gratuiti, dalle 10 alle 19).
Il tour porterà nelle piazze un vero e proprio villaggio itinerante: un gigantesco truck con cinque stanze tematiche dedicate agli show più amati di Boing — da Craig ai Teen Titans Go, da Gumball a LEGO® NINJAGO® — dove i bambini potranno cimentarsi in giochi interattivi e ottenere il titolo di “Super Fan di Boing”.
Non mancheranno uno spazio dedicato alla Boing App con un gioco multiplayer esclusivo e, grande novità, la Cartoonito Area con spettacoli, giochi e ospiti speciali come i Cartoonitos, Batwheels, Gabby, Simone, Dino Ranch e Big Foot, oltre a uno show dal vivo ispirato a “Chi ha sfidato Ninna&Matti”. Tra le attrazioni anche l’Entertainment Area con sfide e workshop, e numerose aree brandizzate dai partner del tour, oltre a gadget e collezionabili.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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