Cosa fare a Milano: cinema, mostre, eventi e appuntamenti di Ottobre

Cosa fare a Milano a Ottobre?
Mentre le giornate si accorciano sono ancora tantissime le iniziative all'aperto in città, soprattutto in orario aperitivo, ma inizia anche la stagione delle serate al cinema e quella delle domeniche al museo.
Insomma: ce n'è davvero per far contenti tutti.
Abbiamo riassunto in un unico posto tutto quello che c'è da fare a Milano a Ottobre da un punto di vista culturale, culinario e festaiolo.
Tra mostre d'arte, eventi, appuntamenti, e nuovi locali da scoprire non avrete che l'imbarazzo della scelta.
Cosa fare a Milano a Ottobre
(Continua sotto la foto)
Wildlife Photographer of the Year
Torna il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, con importanti novità: i 100 scatti premiati alla 58ª edizione del concorso indetto dal Natural History Museum di Londra, approda dal 29 settembre al 31 dicembre 2023 nella nuova sede Hangar21 di via Tortona 27, all’interno del celebre Superstudiopiù, uno spazio altamente tecnologico dove, per la prima volta nel capoluogo lombardo, le immagini sono presentate in grandi pannelli retroilluminate a led, come nell’esposizione londinese, con dimensioni raddoppiate rispetto alle precedenti edizioni e con una nitidezza e una profondità eccezionali.
Non solo, un grande schermo di 4 metri presenta lo slideshow in loop di altre 25 splendide foto premiate dal pubblico (People's Choice) e una sala video, con monitor da 100 pollici, propone imperdibili filmati di backstage delle foto vincitrici, interviste ai fotografi e altri contenuti legati alla mostra.
Organizzata come sempre dall’Associazione culturale Radicediunopercento, presieduta da Roberto Di Leo, con il patrocinio del Comune di Milano, l’esposizione riunisce le foto vincitrici e finaliste del concorso, selezionate alla fine dello scorso anno tra 40.000 scatti provenienti da 93 paesi; immagini che sembrano ‘vive’ e catturano l'affascinante comportamento degli animali, le specie in estinzione e l’incredibile meraviglia del mondo naturale, condividendo dettagli inediti, scorci indimenticabili e reportage in prima linea sulle crisi del clima e della biodiversità.
Un monito sulle azioni umane che continuano a plasmare l’ambiente e un incoraggiamento ad agire urgentemente in difesa del pianeta per un futuro ecosostenibile.
Il vincitore del prestigioso titolo Wildlife Photographer of the Year 2022 è la fotografa americana Karine Aigner con The big buzz, un’immagine ravvicinata di api cactus maschi ronzanti che si contendono una femmina rotolando come una palla sulla sabbia, in un ranch del Texas.
Come di consueto, in programma visite guidate, visite guidate a tema e incontri con i grandi fotografi naturalisti.
Maggiori info qui.
La Milano Wine Week
Dal 7 al 15 Ottobre in alto i calici per la sesta edizione della Milano Wine Week, 9 giorni di manifestazione non fieristica dedicata al vino.
Consumatori, professionisti del settore e wine lovers si incontrano per celebrare attraverso format ed esperienze inedite uno dei settori più importanti del Made in Italy e scoprire i trend principali del settore.
Un grande evento di apertura sarà seguito da un'intera settimana di eventi e appuntamenti diffusi, dalla Wine Boat sui Navigli al Wine Bus, un double-decker londinese dove degustare prodotti enogastronomici nei luoghi-simbolo di Milano, passando per talk, performance, workshop e molto altro ancora.
I wine lovers avranno infatti la possibilità di scoprire il meglio della produzione vinicola italiana attraverso momenti di degustazione come i banchi d’assaggio, i Walk Around Tasting ed esperienze coinvolgenti guidate da esperti e sommelier, in collaborazione con centinaia di cantine e Consorzi, mentre operatori e professionisti avranno accesso a un grande programma di masterclass nello storico headquarter di Palazzo Bovara.
Durante Milano Wine Week tutta la città è invitata a prendere parte alle attività di celebrazione e scoperta del mondo del vino, con tantissimi locali ed esercizi attivati in tutto il territorio milanese - tra degustazioni tematiche, menù speciali, occasioni di incontro e approfondimento - navigabili anche grazie alla mappa interattiva disponibile sul sito e sull’App W di MWW2023.
Tex in Rinascente
Dal 3 al 9 Ottobre in Rinascente Piazza Duomo si festeggiano i 75 anni di Tex, il più celebre eroe del western a fumetti, con tante iniziative speciali e fantastici prodotti esclusivi.
Una celebrazione dentro e fuori dallo store con mostre, photo corner, edizioni speciali a tiratura limitata e merchandising esclusivo.
La Tex Week aprirà ufficialmente al pubblico martedì 3 ottobre: a partire dalle ore 11:30 in Rinascente Milano Piazza Duomo (Air Snake - Design Supermarket, Piano -1) sarà possibile scoprire gli speciali allestimenti a tema e le capsule collection dedicate a Tex; dalle 12:30, sul sito e social Sergio Bonelli Editore e sui social di Rinascente saranno svelati tutti i dettagli e gli appuntamenti della Tex Week;alle ore 19:30 avverrà invece l'unveiling delle esclusive vetrine di Rinascente Milano Piazza Duomo dedicate al Ranger.
L'esperienza immersiva di Van Gogh
C'è tempo fino a Dicembre per immergersi (letteralmente) nel mondo di Van Gogh: The Immersive Experience, a Lampo Scalo Farini: un viaggio sorprendente tra le opere di uno dei più grandi geni artistici del XIX secolo, tra campi di girasoli e mandorli in fiore in cui muoversi letteralmente grazie all'ausilio della tecnologia e della realtà virtuale.
E preparatevi a un'esperienza realmente immersiva: 60 proiettori animano 350 capolavori di Van Gogh visibili a 360° su una superficie di 2000 metri quadrati tra pavimento, pareti e soffitto.
Ma non solo. Grazie a un visore di realtà virtuale si può vivere “Un giorno nella vita dell’artista”: un’esperienza multisensoriale di 10 minuti che ci trasporta all'interno dei quadri più famosi del maestro olandese (come La camera di Vincent ad Arles e la Notte stellata sul Rodano) e scoprirne l’ispirazione e il dietro le quinte passeggiandoci attraverso.
A quel punto, ispirati da tanto colore e come ricordo della mostra, potrete anche realizzare il vostro quadro, con proiettore, basi da colorare e pastelli a cera nell'apposita area denominata “Colora ed esponi”.
Al cinema: Killers Of The Flower Moon di Martin Scorsese
Il nuovo film di Martin Scorsese con i suoi attori feticcio Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, in uscita il 19 Ottobre, è tra i più attesi non solo dell’autunno, ma dell’intero anno.
Dramma basato su fatti reali, nonché sul romanzo di David Grann che da questi ha preso ispirazione, è ambientato in Oklaoma a inizio del secolo scorso. Qui i nativi americani avevano iniziato ad arricchirsi scoprendo diversi giacimenti petroliferi. La cosa destò da subito l’interesse dei bianchi che, gelosi e desiderosi di far soldi facilmente, iniziarono a estorcere con l’inganno i beni della tribù Osage.
Questo mentre, parallelamente, cominciarono a verificarsi una serie di efferati e strani omicidi ai danni dei membri più facoltosi della tribù.
** I più bei film da vedere al cinema questo autunno **
90 volte Henkel: la rivoluzione quotidiana
Henkel festeggia i primi 90 anni in Italia con la mostra 90 volte Henkel: la rivoluzione quotidiana: da giovedì 5 a domenica 8 ottobre presso la Fondazione Riccardo Catella di Milano, in mostra la storia dell’azienda e dei marchi iconici che hanno contribuito all’evoluzione dei consumi e delle abitudini delle persone.
Un viaggio nel tempo, con un percorso interattivo ed esperienziale fatto di immagini, oggetti e aneddoti.
L’esposizione riproduce una città con tanti negozi affacciati sulla piazza principale: la lavanderia ripercorre l’evoluzione del bucato e della pulizia della casa, il beauty club racconta la trasformazione dei prodotti per capelli guardando ad acconciature e stili come espressione di sé e del proprio tempo, l’officina approfondisce il fai-da-te e la continua innovazione degli adesivi.
Il percorso continua con la cartoleriae i prodotti per la creatività dei grandi e dei bambini, e l’atelier dove è esposto l’abito disegnato da Leonardo Persico e indossato dalla drag queen Elecktra Bionic durante Milano Pride 2023, occasione per sottolineare l’attenzione di Henkel all’inclusione e al rispetto della diversità, in qualsiasi colore essa si presenti.
Spazio anche ai linguaggi e i modi di comunicare che i marchi Henkel hanno contribuito a formare e diffondere nel nostro Paese.
Particolare attenzione è dedicata infine alla sostenibilità, che fin dalle origini è parte del modo di fare impresa di Henkel.
Non da ultimo un’area dedicata ai bambini che potranno avvicinarsi all’universo delle scienze con brevi sessioni interattive derivate dal progetto educativo Henkel “Ricercamondo”.
Dove e quando:
dal 5 all’8 ottobre 2023 presso Fondazione Riccardo Catella in Via Gaetano de Castillia, 28.
Apertura gratuita al pubblico sabato 7 e domenica 8 ottobre:
- ingresso libero dalle ore 11.00 alle ore 19.00
- laboratori Ricercamondo per bambine e bambini dagli 8 ai 10 anni, con esperimenti scientifici alla scoperta della plastica e del suo riciclo (non è richiesta la prenotazione)
Il Festival dell'Umano
Il 14 Ottobre 2023, agli IBM Studios di Milano si terrà la terza edizione del Festival dell'Umano, diretto, per la prima volta, da Andrea Pezzi Foundation.
Una giornata per interrogarsi e discutere sull'essere umano, l'occasione per scrivere insieme un libro collettivo che racconterà, a chi lo leggerà nel futuro, a che punto è oggi la riflessione sull'essere umano, all'inizio dell'era digitale.
Con il patrocinio del Parlamento Europeo, del MIC e del Comune di Milano, l'evento coinvolge 200 persone tra manager di grandi aziende, imprenditori e studenti universitari che si confronteranno su due temi centrali della nostra epoca: il maschile e il femminile. Una questione quantomai attuale che durante il Festival dell'Umano sarà affrontata al di là e prima di qualsiasi distinzione di genere, un invito a riflettere sul maschile e femminile come modi della vita, come dimensioni che appartengono a ciascuno di noi.
Pensato sul modello delle antiche agorà, in cui ci si ritrovava in cerchio a discutere e confrontarsi, il Festival darà modo agli ospiti di vivere una giornata all'insegna della condivisione, della contaminazione tra mondi, pensieri e generazioni diverse.
"Dall'intelligenza artificiale fino ai computer quantici, tutto, nella nuova società digitale, ci stimola ad una ricerca sempre più profonda dell'identità umana per cogliere il senso dell'esistenza, del lavoro, del rispetto, dell'amore e persino della morte. Con il Festival dell'Umano apriamo le porte a tutti coloro i quali hanno voglia di farsi queste domande e contribuire a scrivere un pezzetto di questa storia importante. Ci piace pensare che stiamo costruendo una biblioteca di pensieri, di pagine, di riflessioni che compongono ogni anno una narrazione più ricca, più generosa, più consapevole", afferma il Founder Andrea Pezzi.
Ad offrire spunti per il dialogo e il confronto, saranno cinque grandi personalità della cultura, dello sport, dell'arte: Alessandra Marzari, Presidente della Vero Volley e medico chirurgo; Aldo Fumagalli, Presidente del Gruppo Candy; Massimo Osanna, Professore di Archeologia e Direttore Generale Musei; il regista Silvio Soldini e il Vice Caporedattore Esteri de Il Corriere della Sera Marilisa Palumbo converseranno con Cristiana Capotondi, Presidente di Andrea Pezzi Foundation.
Questa terza edizione del Festival dell'Umano si aprirà con l'inaugurazione di APF Prize, il premio che la Fondazione ha deciso di destinare annualmente a giovani artisti e intellettuali meritevoli. Quest'anno, in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera, dieci fotografi sono stati selezionati per raccontare, attraverso le loro opere, il maschile e il femminile, e ventuno, tra studenti e specializzandi del Corso di Anatomia Artistica, realizzeranno dal vivo durante tutta la giornata un'opera condivisa in cui si stratificano gesti, segni, colori, identità.
Le iscrizioni sono gratuite, e sono disponibili fino ad esaurimento posti. Per ulteriori dettagli, inviare una mail all'indirizzo [email protected].
Swing'n'Milan
Venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 ottobre torna SWING’N’MILAN, il festival internazionale dello swing che celebra la musica, il ballo e la cultura degli anni ’30 e ’40.
Tre serate di condivisione e divertimento dedicati al ritmo americano con il meglio delle band italiane e internazionali (Hot Sugar Band e Nicolle Rochelle, Giorgio Cuscito’s Woodchoppers, Monday Orchestra), balli e lezioni di lindy hop con i migliori professionisti mondiali (Joanna e Henric, Nils e Hyunjung, Vincenzo e Moe), ottima cucina e una totale immersione nella cultura vintage con i corner di vintage styling.
Per questa nuova edizione, il festival si presenta ancora più entusiasmante con 2 giorni di lezioni per ballerini di ogni livello ed esigenza. Ci sarà un camp di 8 ore di lezioni di lindy hop con ballerini professionisti per tre livelli di corsi (improvers, intermediate, advanced).
Un evento unico nel suo genere, che quest’anno spegne 11 candeline, e che si terrà come di consueto nella cattedrale dello swing (dedicata ai mitici Frankie Manning e Norma Miller) all’interno dello SPIRIT DE MILAN (Via Bovisasca, 59), location che incarna lo spirito autentico di quei decenni dorati.
Prevendite e programma disponibili qui.
Il Menu del Sorriso da Daniel Canzian
Arrivato alla terza edizione, il Menu del Sorriso è un progetto ideato da Zafferano 3 Cuochi e realizzato in collaborazione con la dottoressa Viviana Vecchio, biologa nutrizionista del CDI – Centro Diagnostico Italiano, lo Chef Mauro Civiero, consulente culinario a fianco dei ristoratori da oltre 30 anni, e lo Chef Daniel Canzian, patron dell’omonimo ristorante milanese, e consiste in un percorso gastronomico pensato per la salute del corpo e della mente.
Per l’occasione, infatti, gli esperti hanno collaborato alla creazione di una proposta culinaria completa, dalla colazione alla cena, in grado di coniugare gusto e benessere.
Conservare una mens sana in corpore sano è il proposito di chi, ogni giorno, decide di prendersi cura della propria persona a partire dall’alimentazione attraverso una scelta equilibrata, salutare e ricca di antiossidanti e antinfiammatori, come lo zafferano.
“La letteratura scientifica conferma le virtù antiossidanti e antinfiammatorie dello zafferano e delle sue componenti – crocina, crocetina e safranale – come principi attivi in concentrazione adeguata, a livello di integratore alimentare. Dello zafferano sono noti anche gli effetti benefici sull’umore, sulle funzioni cognitive e sul controllo della glicemia e del colesterolo. Inserire queste proprietà nel contesto di una dieta bilanciata, di uno stile di vita attivo e di un modo di cucinare consapevole ci aiuta a fare prevenzione a partire dal nostro piatto e a mettere le basi per una salute che dura nel tempo.” – afferma la dottoressa Viviana Vecchio.
Dal 6 al 27 ottobre da DanielCanzian Ristorante sarà possibile degustare una selezione di piatti dove Zafferano 3 Cuochi sarà protagonista, confermando il suo gusto inconfondibile ed estremamente versatile e le sue proprietà benefiche, antinfiammatorie e antiossidanti.
In visita al Poldi Pezzoli con il fantasma Poldo
Il fantasma Poldo invita i bambini a scoprire le opere da brividi all’interno del Museo Poldi Pezzoli: un breve percorso guidato seguito da un laboratorio della durata di circa un’ora, che si rivolge ai bambini tra i 5 e gli 11 anni (massimo 6 bambini per gruppo).
Poldo invita i bambini a una lettura animata di alcuni miti presenti nelle opere del museo, con la straordinaria partecipazione dei vostri peluche preferiti.
I miti si sa, possono essere un po’ spaventosi, e il nostro peluche ci aiuterà a non avere timore. E poi, quando ricapita ai peluche di visitare un così bel museo in compagnia dei loro piccoli umani?
L’attività è gratuita e inclusa nel prezzo del biglietto al museo.
Consigliata la prenotazione all’indirizzo [email protected] o ai numeri 02794889, 02796334.
CALENDARIO DELLE VISITE GUIDATE
sabato 7 Ottobre - 16:00 lingua italiana
domenica 8 Ottobre -11:00 lingua italiana
domenica 8 Ottobre - 16:00 lingua inglese
sabato 14 Ottobre -11:00 lingua italiana
sabato 14 Ottobre - 16:00 lingua inglese
domenica 15 Ottobre - 16:00 lingua italiana
sabato 21 Ottobre - 11:00 lingua inglese
sabato 21 Ottobre - 16:00 lingua italiana
Jelena Rajovic - Emersioni
La Galleria d’arte moderna Il Castello ospita la mostra dell’artista italo-serba Jelena Rajovic, Emersioni, un viaggio nelle profondità della sfera emotiva dell’autrice, che tramite colori e stratificazioni materiche rende percepibile ciò che solitamente percepibile non è.
L’esposizione, che inaugura il 12 ottobre ed è visitabile fino al 25 ottobre, è un susseguirsi di luci e ombre, di profondi neri e di squarci che aprono l’artista ai suoi sentimenti e alla possibilità di renderli visibili al suo pubblico.
Nata nel 1990 nell’ex Jugoslavia, in contemporanea ad una guerra che ha crivellato il paese, Jelena traspone nelle sue opere la sua carica emotiva legata a quel primo e doloroso trauma, utilizzando la sua arte come un rilevatore di emozioni.
Approcciandosi all’arte, inizialmente, nella sua veste terapeutica, proprio per elaborare la sua infanzia e il periodo storico che il suo pese aveva attraversato, e dopo un percorso di studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Jelena è artefice di opere potenti, potenti perché mettono a nudo il suo sentire.
Per descrivere il suo processo creativo afferma: “Noi tutti dobbiamo avere una fuga dalla realtà. La mia è in un mondo di colori e forme che prende vita su tela”.
La mostra si compone di più di dieci oli su tela, dalle dimensioni varie, che l’artista produce come sovrapposizioni di colori, strati che sedimentano e che nel loro insieme danno materia alla profondità di uno stato emotivo che Jelena intende rappresentare, il suo stato emotivo.
Nei suoi quadri picchi di luce si intervallano a profondità abissali, a bui profondi, creando, tramite i contrasti del colore a olio, una figurazione che somiglia alle tracce lasciate da un sismografo.
Quello che Jelena riesce a trasmettere, oltre alla raffigurazione del suo sentimento, è anche la sua intensità, il suo ritmo, un andamento che rende astratta la materia, elevandola ad emozione.
Galleria d’arte moderna Il Castello
via Brera 16, Milano
dal 12 al 25 ottobre 2023
orari: ma-ve, 11-19; lu 15-19; sa 11-13
www.ilcastelloarte.it
profilo Instagram: jelenarajovic_art
Online: la festa delle offerte Prime
I clienti Amazon Prime possono iniziare in anticipo il loro shopping per la stagione natalizia grazie alla Festa delle Offerte Prime, che inizierà il 10 ottobre a mezzanotte e durerà fino alle 23:59 dell’11 ottobre.
L’evento di 48 ore metterà a disposizione dei clienti Prime moltissime offerte su alcuni prodotti più richiesti di grandi marchi e di piccole e medie imprese.
«Consiglio di iscriversi per ricevere notifiche sulle offerte personalizzate in base alle ultime ricerche su Amazon e agli articoli visualizzati di recente così da non lasciarsi sfuggire il proprio oggetto dei desideri. Inoltre, iscrivendosi ad Amazon Prime i clienti potranno sempre contare su consegne rapide e senza costi aggiuntivi su milioni di prodotti e scegliere l'opzione di consegna più adatta alle proprie esigenze», consiglia Myriam Galletti, Responsabile marketing per Amazon.it e Amazon.es per prepararsi all’evento speciale e massimizzare il risparmio.
Per chi non è ancora cliente Prime è possibile iscriversi e iniziare il periodo di uso gratuito su amazon.it/festaprime.
In gita fuoriporta al Mercanteinfiera (Parma)
Dal cavatappi a Bob Dylan, dal 30 di settembre all’8 ottobre torna Mercanteinfiera alle Fiere di Parma.
In mostra, e in vendita, antiquariato, design storico, modernariato e collezionismo vintage.
Un paradiso per i cacciatori di memorie. Negli spazi del salone si trova infatti il modernariato, quella serie di oggetti che sembrano essere stati abbandonati dal flusso della vita come vecchie bambole di inizio ‘900 o suggestivi album di fotografie a carillon.
Il design d'autore, ovvero mobili e complementi per la casa che vanno dal secondo Dopoguerra fino agli anni Ottanta firmati da designer universalmente riconosciuti come “maestri”: Gio Ponti, Gaetano Pesce, Franco Albini, Joe Colombo e Vico Magistretti solo per citarne alcuni. Poi la storia dell’arte, cinque secoli di stile e del gusto (barocco, neoclassico, ’Art Decò solo per citarne alcuni) cui si affianca da sempre l’archeologia, trasformando il salone di Fiere di Parma nella patria del cross collecting: un collezionismo eclettico, che ignora le classificazioni a favore di un accostamento inedito e audace tra opere ed oggetti.
A sfilare nei quattro padiglioni del polo fieristico, infine, gioielli anche antichi, le grandi firme dell’orologeria da collezione (Rolex, Audemars Piguet, Vacheron Constantin, Patek Philippe, Hublot) e tutto l’arsenale seduttivo della moda d’antan, elegante e sostenibile.
L'iniziativa benefica
Parte il 4 ottobre Shopping4Good 2023, l’esclusivo programma di shopping sviluppato da QVC per sostenere la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica e la cura dei tumori femminili.
Un'iniziativa con la quale in occasione del mese della prevenzione del tumore al seno, prosegue l'ormai consolidata collaborazione con Fondazione Veronesi per il supporto al progetto “Pink is good”, che mira a finanziare la ricerca scientifica d’eccellenza ed educare alla prevenzione.
Per tutto il mese, infatti, ordinando sulle piattaforme multimediali di QVC Italia una serie di prodotti esclusivi messi a disposizione dai prestigiosi brand che supportano l'iniziativa, e/o aggiungendo una donazione di 1 euro si potrà contribuire alla raccolta fondi: il 100% sarà devoluto a “Pink is good” per finanziare sempre più ricercatori e ricercatrici che si dedicano alla cura dei tumori femminili.
Shopping4Good anche quest’anno è supportata da un’importante campagna sociale di sensibilizzazione – IL TUMORE NON CHIEDE QUANTI ANNI HAI – che vede protagoniste degli scatti del noto fotografo Settimio Benedusi tre donne di età diverse ma accumunate dalla stessa esperienza contro la malattia: due volti noti come quello di Samantha De Grenet e Valentina Vignali e uno comune, quello della signora Liana.
Perché il tumore colpisce persone indipendentemente dal sesso, dal colore della pelle e dall’età. Questo è il messaggio chiave di QVC: indipendentemente dagli stereotipi, i pregiudizi e le discriminazioni basati sull'età (ageism), è importante la prevenzione, senza eccezioni.
Per l’occasione QVC Italia ha creato per questa iniziativa un prodotto benefico: una preziosa ed iconica pashmina (in foto qui sopra) che sarà venduta a un prezzo speciale di 29 euro.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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