Milano ad agosto: locali aperti e cose da fare

Musica e balli, cinema all'aperto e arte contemporanea. Ecco le attività più interessanti e i locali aperti per decidere cosa fare a Milano ad Agosto
I motivi per cui potreste ritrovarvi a Milano ad agosto sono tanti: c'è chi preferisce anticipare o posticipare la partenza per fare vacanze più rilassate e meno care; e chi ci si ritrova per scelta altrui, perché banalmente si trova a dover lavorare anche in piena estate.
Qualsiasi sia la ragione per cui ad agosto anche voi siete a Milano non preoccupatevi: la città rimane più attiva di quanto crediate, con tante proposte per il tempo libero.
Ecco i luoghi dove andare e le cose da fare se ad agosto restate a Milano.
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Estate Sforzesca
Dal 9 giugno al 26 agosto sul palco nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco va in scena la sesta edizione di Estate Sforzesca con spettacoli di danza, concerti e rappresentazioni teatrali a ingresso gratuito o a prezzo contenuto.
Tutte le sere, vicino al palco, è aperto il punto di ristoro mobile ApeShakespeare To Bee or not To Bee, un progetto dell’impresa sociale CETEC Dentro/Fuori San Vittore, gestito da ex-detenuti. Dopo aver attraversato le strade di Milano approda al Castello Sforzesco per ristorare gli spettatori con bevande, succhi bio e stuzzichini.
Il programma completo di Estate Sforzesca è disponibile sul sito del Comune di Milano.
Nuove aperture
Dopo il successo di Catania e Palermo è arrivato giusto in tempo per l'estate anche a Milano Fud - Bottega Sicula.
Hamburger, carni, formaggi, salumi, focacce e fritti sono solo alcune delle prelibatezze made in Sicily che si possono trovare nel nuovo locale inaugurato sui Navigli, in via Casale.
L'ambiente è informale e rilassato, i piatti abbondanti e da leccarsi baffi e dita.
E poi c'è tutta la bottega con i prodotti tipici siciliani da poter acquistare e portare a casa.
I luoghi nascosti da scoprire a Milano
Agosto è anche il momento ideale per fare un giro per la città alla scoperta di luoghi diversi dal solito, che abbiamo sotto gli occhi tuti i giorni, ma che difficilmente ci soffermiamo a guardare.
Che siate milanesi doc, d'adozione o solo in visita, sappiate che Milano non è solo Duomo e Castello Sforzesco.
C'è molto altro che merita di essere visto, posti che una volta svelati vi rimarranno nel cuore.
Qualche esempio? Il Santuario di San Bernardino alle Ossa o la Cripta di San Sepolcro.
Qui trovate le altre destinazioni da scoprire.
Balera dell'Ortica
Questo ex dopolavoro dei ferrovieri, gestito con maestria dalla famiglia Di Furia, sarà aperto per tutta la bella stagione offrendo ai ballerini (e anche agli aspiranti tali) di tutte le età una pista dove lanciarsi in balli audaci.
In agosto si danza a ritmo di boogie woogie (e non solo) di martedì, giovedì e domenica, e con un'orchestra dal vivo che suona pezzi per il liscio di venerdì e sabato.
Per fare uno spuntino, poi, è sempre possibile ordinare piatti abruzzesi e romagnoli in trattoria (cena su prenotazione), anche a Ferragosto.
Cascina Martesana
Questo spazio affacciato sul Naviglio offre un ricco calendario culturale anche ad agosto (dal 3 al 23).
Dal lunedì al giovedì, in particolare, è possibile partecipare a lezioni di yoga, pilates e allenamento sportivo. Ogni giorno, poi, nel salotto della Cascina band e cantautori offrono spettacoli di musica dal vivo.
Tutti i martedì sul palco in giardino va in scena uno spettacolo basato sull'improvvisazione teatrale. Mentre ogni mercoledì pomeriggio per i soci è possibile prendersi cura del giardino e dell'orto, raccogliendo gli ortaggi maturi.
Giochi, calcio balilla e grigliate, infine, sono sempre a disposizione degli ospiti del locale.
Mare Culturale Urbano
La Cascina Torrette di San Siro inaugurata nel 2015 propone cinema all'aperto "in cuffia" per tutto il mese di agosto (da martedì a domenica, tranne dal 13 al 19), con i migliori film dell'anno - tra titoli d'essai, premi Oscar e proiezioni in lingua originale.
Nel programma anche Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino, il cartone animato Coco e La forma dell'acqua di Guillermo del Toro. Per iniziare la serata, poi, al Ristorante Mare si gustano ottimi piatti da accompagnare con birre artigianali.
Cinema all'aperto
Se avete voglia di vedere un film, ma non vi va di chiudervi in una sala, potete scegliere tra i tanti cinema all'aperto sparsi per la città, oltre al già citato schermo con cuffie di Mare culturale urbano.
Se come sfondo volete lo skyline milanese, vi consigliamo l'Highline Galleria, che consente di godersi le pellicole circondati dalla vista del Duomo e del centro storico.
In alternativa potete consultare la programmazione di Arianteo e dei suoi grandi schermi posizionati in luoghi di cultura e bellezza, come Palazzo Reale o il Chiostro dell'Incoronata.
Bagni Misteriosi e le altre piscine
Per tutto il mese di agosto è possibile farsi il bagno in questa bellissima location, risultato del restauro della piscina Caimi, risalente agli anni '30.
Oltre a nuotare e prendere il sole, nello spazio battezzato come l'opera di De Chirico è possibile fare l'aperitivo e, di giovedì, tuffarsi anche dopo il tramonto (fino alle 23) e ascoltare musica jazz suonata dal vivo.
Per quanto riguarda le altre piscine, ovvero dei centri balneari più vasche esterne, l'apertura durerà quest’anno fino al 27 agosto, dalle ore 10 alle 19, con un giorno di chiusura settimanale variabile per ciascuna struttura.
Poké mania
Le bowls di riso e pesce di ispirazione hawaiana hanno ormai invaso Milano.
A quelli di I Love Poké va reso il merito di aver intuito per primi la nuova foodmania e di essere stati i più veloci ad aprire un locale specializzato, con combinazioni tra cui è difficile scegliere (pur potendo personalizzare in toto la propria).
Risultato: nel giro di poco più di un anno hanno fatto tris aprendo, oltre che in Duomo, anche in via Tortona e in via Fabio Filzi.
Il primo locale, quello di Piazza Mercanti, dietro piazza Duomo, rimarrà aperto tutto agosto per chiunque voglia fermarsi per una sosta tra un giro per negozi e una visita turistica o per i pigri che vogliano approfittare del delivery.
Palazzo Reale e altri musei aperti
Il museo rimane aperto anche per l'estate proponendo una serie di mostre di arte contemporanea a ingresso gratuito.
Bonalumi 1958-2013 presenta la produzione poliedrica e giocosa del pittore astrattista; Pino Pinelli. Pittura oltre il limite raccoglie le tele monocrome dell'artista siciliano; e Alik Cavaliere. L'universo verde propone un'esplorazione del rapporto tra uomo e natura attraverso le opere dello scultore e insegnante di Brera.
Da martedì 8 a domenica 20 agosto il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia resta aperto ogni giorno con un programma speciale di attività.
Chiacchierate tra le sale e Brera Musica: ecco due degli appuntamenti che animeranno la Pinacoteca di Brera durante il mese di agosto.
Aperitivi in città
Per chi alla tradizione dell'aperitivo non riesce a rinunciare, soprattutto in estate, le proposte non mancano.
Da Eataly si può scegliere tra il pesce crudo e la pizza. Il primo si trova ogni sera fino alle 23 al primo piano, in zona Pescheria, dove si potrà gustare il crudo all'italiana del pescato del giorno, con possibilità di asporto.
Al piano zero si trova il nuovo corner chiamato Alla Pala, che propone golose varietà di piazza, anche in questo caso ogni sera fino alle 23.
La domenica, invece, è il momento ideale per una grigliata in compagnia. È questa l'idea del Novotel Milano Linate, che per tutta l'estate organizza l'aperitivo a bordo piscina.
Dalle 18,30 al costo di 20 euro si potranno gustare, tra un tuffo e l'altro, verdure, costine, wurstel e salamelle, accompagnate da focaccia, cocktail e dj set.
E per chi volesse rilassarsi l'intera giornata è disponibile anche un pacchetto completo (al costo di 35 euro), con ingresso la mattina a mezzogiorno, che include, oltre alla grigliata serale, anche il pic nic nel parco a pranzo, con accesso alla piscina fino alle 22.
Concerti e nightlife
Come ogni anno i luoghi che non mollano mai sono il Carroponte e il Magnolia, che per tutto agosto continuerà a organizzare party a tema e concerti.
Da non perdere il Ferragosto Reggae Summer Party (al Carroponte il 15 agosto a ingresso gratuito) e il live di Carl Brave x Franco126 e Frah Quintale al Magnolia il 30 agosto.
Per tutta l'estate, inoltre, proseguono le serate del Jazz Cafè, che dopo l'aperitivo si trasforma in un club a tutto tondo, con dj set fino a tarda notte.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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