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Lifestyle

Dieci posti nascosti (e bellissimi) da scoprire a Milano

Dieci posti nascosti (e bellissimi) da scoprire a Milano

foto di Claudia Ricifari Claudia Ricifari — 29 Marzo 2017

Dalla Vigna di Leonardo al Foro Romano: dieci posti (che in pochi conoscono) da vedere a Milano

Milano è una città dalla bellezza nascosta, ma a chi ha voglia di scoprirla regala angoli di pura meraviglia.

Per conoscerla e apprezzarla davvero bisogna perdersi tra le sue vie meno trafficate, sbirciare nei cortili, affacciarsi nei palazzi dalla doppia vita e doppia personalità - seria all'esterno, incredibilmente viva e sorprendente all'interno.

Che siate milanesi doc, d'adozione o solo in visita, vi portiamo a scoprire dieci luoghi che in pochissimi conoscono, ma che valgono la pena di essere visti almeno una volta - e che vi resteranno nel cuore.

Sfogliate la gallery per scoprirli.

Dieci posti poco conosciuti da vedere a Milano

  • albergo diurno venezia Albergo Diurno Venezia In piazza Oberdan, a metà della scalinata per accedere alla metropolitana, si trova una porticina, per la maggior parte del tempo chiusa, che sembra più un accesso a una dimensione passata. Attraversandola vi ritroverete negli anni Venti, quando questo luogo era all'apice del suo splendore. Era un luogo di passaggio, che offriva ospitalità durante la giornata a viaggiatori e cittadini che avevano bisogno di un momento di riposo o relax: barbieri, manicure, pedicure, deposito bagagli o servizio telefonico erano i servizi offerti. Oggi è ancora tutto lì, come se il tempo si fosse fermato, e disponibile a riaprire le sue porte a quanti vorranno rivivere quell'atmosfera. Per le visite bisogna prenotarsi mandando una mail all'apposito indirizzo del Fai.
  • chiesa san bernardino ossa Santuario di San Bernardino alle Ossa In pieno centro, a due passi da via Larga, in piazza Santo Stefano, si trova questa chiesa, nata nel 1127 come ospedale per i lebbrosi e cimitero per accogliere i corpi di quanti morivano a causa della malattia. Col passare del tempo fu costruita una camera annessa alla chiesa in cui conservare le ossa dei defunti, per fare spazio all'interno del cimitero. Così nacque l'ossario, le cui pareti sono composte da vetrine contenenti teschi, dal pavimento al soffitto. L'effetto strabilio è assicurato.
  • chiesa santa maria presso san satiro Chiesa di Santa Maria presso San Satiro In via Torino (e a due passi dal Duomo), addentratevi alla scoperta di questo luogo, che rappresenta uno dei colpi di genio del Bramante. L'edificio è noto per il suo "finto coro", capolavoro della pittura prospettica rinascimentale italiana. Entrando, infatti, non noterete nulla di strano e lo spazio dietro l'altare vi sembrerà uguale a quello di tante altre chiese. Camminando lungo la navata però si svela l'inganno in tutta la sua meraviglia, perché tutto quello che c'è dietro in realtà è solo un'illusione ottica, ideata dal Bramante per ovviare al problema della mancanza di spazio.
  • fornace curci milano Fornace Curti Le sue origini risalgono al XV secolo, quando, al servizio degli Sforza produsse le formelle per la Certosa di Pavia e l'Ospedale Maggiore. Nel corso dei secoli dalle Colonne di San Lorenzo ha cambiato varie volte sede, fino a quella odierna di via Tobagi. È l'unica e ultima fornace ancora attiva a Milano per la lavorazione dell'argilla, ma è anche un luogo di pace in cui rifugiarsi per un momento di relax, essendo quasi come un mini borgo all'interno della città dove si intersecano cortili e laboratori. 
  • foro romano milano Foro romano Sotto la città si trova l'antica piazza principale del centro cittadino di Mediolanum, il nome con cui veniva chiamata Milano in epoca repubblicana. Il foro si estendeva per 160 metri di lunghezza e 100 di larghezza, ma è oggi visitabile solo in alcuni tratti, nei sotterranei della Biblioteca Ambrosiana e della Chiesa di San Sepolcro. Questi ultimi, in particolare, sono stati da poco riaperti al pubblico dopo il restauro. Si tratta, però, solo di una piccola parte, visitabile con biglietto semplice o attraverso gli aperitivi in tipico stile romano organizzati nei sotterranei.
  • giardini della guastalla Giardini della Guastalla Di fronte l'Università Statale e di fianco all'Ospedale Maggiore si trova questo parco, tra i più piccoli e antichi della città. Al suo interno potrete ammirare la vasca peschiera e l'edicola seicentesche e un tempietto neoclassico a opera del Cagnola. Anche gli alberi che adornano i giardini sono particolari. Si va dai faggi al frassini e agli ippocastani, fino all'abero dei sigari, dal tronco molto contorto e monumentale.
  • sinagoga centrale milano Sinagoga centrale Prima dell'Ottocento a Milano non esisteva un luogo ufficiale di culto della religione ebraica, se non il piccolo oratorio di Via della Stampa. Nel 1892 venne edificata la sinagoga, in via della Guastalla. Il tetto fu colpito durante i bombardamenti del 1943 e l'intero edificio quasi distrutto per essere poi ricostruito e, successivamente, restaurato nel 1997.
  • università cattolica milano Università Cattolica Di fianco alla Basilica di Sant'Ambrogio si trova la sede centrale dell'Università Cattolica, che dal 1932 ha preso possesso dei due chiostri del Bramante che facevano parte del monastero circense di Sant'Ambrogio, datato 1497. Entrando potrete passeggiare liberamente tra i due cortili, in stile dorico e ionico, circondati dalle arcate di 7,5 metri, insolitamente alte per l'epoca. All'interno dell'Università, inoltre, si trova un giardino segreto ai più, dedicato in origine a Santa Caterina d'Alessandria e chiamato Giardino delle Vergini, perché riservato alle giovani studentesse (ancora oggi, solo le donne possono passeggiarvi).
  • vigna leonardo milano Vigna di Leonardo Mentre Leonardo Da Vinci stava lavorando all'Ultima Cena, Ludovico Il Moro, decise di donargli una vigna, in segno di riconoscenza e consapevole delle sue origini vignaiole, proprio di fronte a Santa Maria delle Grazie, in Corso Magenta. Il lotto alla morte di Leonardo venne diviso in due parti e poi perlopiù distrutto dai bombardamenti degli alleati durante la Seconda guerra mondiale. Pochi anni fa, però, la Fondazione Portaluppi e i proprietari della casa degli Atellani, in cui si trovava parte della vigna, hanno deciso di ripiantare l'originale vigneto e riaprire al pubblico questo pezzo di storia della città.
  • villa invernizzi fenicotteri milano Villa Invernizzi Nel cuore di Milano, tra corso Venezia e via Palestro, all'interno del quadrilatero del silenzio, si trova questo palazzo in tipico stile liberty che al suo interno custodisce uno degli scorci più amati dai milanesi, ma anche tra i meno conosciuti. La dimora non è visitabile, ma se provate a sbirciare dalle inferriate al numero 3 di via dei Cappuccini, potrete ammirare i fenicotteri rosa che si rilassano nel loro giardino nel più totale e suggestivo silenzio.
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