4 cose da sapere sulla battaglia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni


La faida tra Blake Lively e Justin Baldoni ha scosso l’opinione pubblica e il mondo del cinema, trasformandosi rapidamente in un acceso scontro legale - e mediatico.
Tutto ha avuto inizio con le riprese di It Ends With Us, film tratto dall'omonimo bestseller di Colleen Hoover. Un progetto inizialmente attesissimo che, invece di far parlare per la sua trama intensa, si è trasformato in un terreno di scontro tra i suoi protagonisti.
Blake Lively ha infatti accusato Justin Baldoni di molestie sessuali e di aver creato un ambiente lavorativo tossico.
Baldoni, dal canto suo, nega ogni accusa e contrattacca, sostenendo di essere vittima di una campagna di diffamazione orchestrata dall’attrice, che avrebbe addirittura coinvolto il marito Ryan Reynolds e la popstar Taylor Swift.
Accuse, denunce e un mare di speculazioni. Ma dietro le notizie in prima pagina ci sono dettagli che pochi conoscono. Ecco 4 aspetti chiave della vicenda che potrebbero sorprendervi.
**Breve riassunto della battaglia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni**
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1. La controquerela da 400 milioni di dollari
Se qualcuno pensava che la disputa legale si sarebbe limitata alla denuncia iniziale da parte dell'ex attrice di Gossip Girl, si sbagliava di grosso. Dopo l’accusa di molestie, Justin Baldoni ha risposto con una controquerela che ha lasciato tutti a bocca aperta: ha citato in giudizio Blake Lively e Ryan Reynolds per una cifra esorbitante, ben 400 milioni di dollari.
Secondo i documenti legali, Baldoni sostiene che Blake Lively abbia sfruttato la sua notorietà per assumere un controllo eccessivo sulla produzione del film, togliendogli progressivamente spazio come regista. A suo dire, non avrebbe agito da sola: Ryan Reynolds e Taylor Swift sarebbero stati complici nell'influenzare le decisioni creative e nel mettere Baldoni in una posizione di svantaggio.
Un episodio chiave si sarebbe svolto in un attico di New York, durante una riunione in cui Justin Baldoni avrebbe percepito una forte pressione da parte del trio. L'attrice avrebbe parlato del marito e dell'amica come i suoi "barometri creativi" e li avrebbe coinvolti in decisioni fondamentali per il film. Baldoni e il suo team legale sostengono che questa dinamica abbia portato a una serie di scelte imposte all’interno della produzione, facendolo sentire isolato e costretto a cedere sulle sue visioni artistiche.
2. I filmati inediti dal set
Per difendersi dalle accuse, Justin Baldoni ha scelto una mossa inaspettata: ha reso pubblici alcuni filmati non montati dal set di It Ends With Us.
Secondo l'attore, questi video dimostrerebbero che le interazioni tra lui e la collega erano del tutto professionali. Nei filmati, si vedono momenti dietro le quinte in cui i due ridono e collaborano senza segni evidenti di disagio. Un tentativo, da parte di Baldoni, di mostrare che l’ambiente lavorativo non fosse tossico, come invece sostenuto da Blake Lively.
Ma la strategia si è rivelata subito un'arma a doppio taglio.
Gli avvocati dell'attrice hanno ifatti subito contestato la legittimità di questi video, sostenendo che siano stati selezionati e montati ad arte per screditarla. Inoltre, la pubblicazione di materiale dal set senza il consenso delle parti coinvolte potrebbe avere ripercussioni legali.
3. L'audio delle scuse di Justin Baldoni
Uno degli elementi più discussi della vicenda è un messaggio vocale che Justin Baldoni avrebbe inviato a Blake Lively prima dell’inizio delle riprese. Secondo il sito TMZ, che ha pubblicato in esclusiva l’audio, Baldoni avrebbe riconosciuto alcuni suoi errori nel gestire la produzione del film, scusandosi apertamente con la collega.
Nel vocale, che dura quasi sette minuti e sarebbe stato registrato nel cuore della notte, l'attore ammette di non essere stato all’altezza delle aspettative della collega riguardo alle modifiche della sceneggiatura.
«Ho sbagliato, mi dispiace davvero tanto», dice Justin Baldoni, aggiungendo che apprezza la sincerità con cui Blake Lively ha espresso il suo punto di vista.
«Leggendo la seconda parte del tuo messaggio, il mio cuore è sprofondato. Tu hai lavorato duramente su questo e io non sono stato all’altezza. Sono grato che tu ti senta abbastanza al sicuro da condividere con me come ti senti. E mi dispiace: ho fatto un casino, è stato un fallimento da parte mia» dice l'attore nel messaggio vocale.
Ciò che rende l’audio ancora più interessante è il coinvolgimento indiretto di Ryan Reynolds e Taylor Swift. Justin Baldoni fa infatti riferimento al fatto che la sceneggiatura sia stata rivista da Blake Lively con il sostegno del marito e della sua amica storica. Un dettaglio che, nella narrazione di Justin Baldoni, dimostrerebbe che la protagonista di Gossip Girl aveva un'influenza eccessiva sulle decisioni creative del film.
Ovviamente, l’autenticità del vocale è stata subito messa in discussione. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale può manipolare contenuti audio con estrema facilità, i legali dell'attrice sostengono che il messaggio possa essere stato alterato o fuori contesto. Resta da vedere se il tribunale lo considererà una prova valida.
4. Il processo: quando e cosa aspettarsi
La battaglia legale tra Blake Lively e Justin Baldoni è destinata a durare ancora a lungo.
La data del processo è infatti stata fissata per marzo 2026, dando ai rispettivi team legali tutto il tempo necessario per raccogliere prove e preparare le loro argomentazioni.
Nel frattempo, però, i due attori potrebbero affrontare una prima udienza preliminare già nelle prossime settimane. Questa fase sarà cruciale per definire le strategie di entrambe le parti e potrebbe persino portare a un accordo extragiudiziale, anche se al momento sembra improbabile.
Il caso sta già influenzando l’industria cinematografica: il dibattito sulle dinamiche di potere nei set di Hollywood, sulle molestie e sulla diffamazione è più acceso che mai. Qualunque sia l’esito del processo, il suo impatto andrà ben oltre la carriera dei due attori coinvolti.
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