Perché mangiare uva fa benissimo: 10 benefici che (forse) non conoscete

Il frutto numero uno dell’autunno ha effetti benefici che contrastano cellulite, rughe e colesterolo: ecco 10 validissimi motivi per mangiare uva
L’alleata numero uno della bellezza autunnale è la grande protagonista dei vigneti: no, non la bottiglia di vino (purtroppo) ma ciò che sta alla radice del processo, ossia l’uva.
Grazie ai suoi effetti benefici sul rinnovo cellulare, infatti, l’uva è un vero concentrato di bellezza che affinerà la grana della vostra pelle.
Inoltre dell’uva tutto fa brodo: la buccia, gli acini, la polpa, i semini… niente va buttato via, pena perderne i tanti benefici che si annidano in ogni sua parte.
Senza esagerare e darsi all’ampeloterapia (una cura basata su un'alimentazione di sola uva in cui gradualmente si sostituiscono tutti i pasti con questo frutto, fino ad arrivare consumarne più di un chilo al giorno), limitiamoci a mangiarne qualche chicco ogni tanto per trarne giovamento. Sia dentro sia fuori.
Ecco 10 benefici dell’uva!
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L’uva è ricca di antiossidanti
L’uva, in particolare la sua variante nera, è un concentrato altamente benefico di flavonoidi.
Se non li conoscete ancora, fareste bene a presentarvi subito ai flavonoidi, non tanto perché altrimenti rischiate di passare per cafoni ma perché si tratta di antiossidanti naturali importantissimi da assumere.
Tra i tanti miracoli che sanno fare, infatti, ostacolano la formazione dei radicali liberi e contribuiscono a contrastare l’ossidazione del colesterolo cattivo.
Cari flavonoidi, è un vero piacere stringervi la mano. Grazie a questo incontro, stringerete anche di un paio di tacche la cintura… proseguire nella lettura per credere.
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Fa bene al cuore
L’uva nera è anche un toccasana per il cuore.
Contiene infatti il resveratrolo, un fenolo che si trova sulla buccia (motivo per cui è importante mangiare gli acini interi) e che si rivela protettivo per il cuore.
Inoltre vi ricordate la storia del vino che fa buon sangue? In realtà è per via dell’uva, con cui il vino è fatta: il resveratrolo di cui sopra rende il sangue più fluido ed evita così la formazione di pericolosissime placche trombotiche.
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Contro la stanchezza
Non c’è caffè che possa competere con un grappolino d’uva, parola di chi ai chicchi d’arabica preferisce i chicchi più benefici di questo frutto dalle mille proprietà miracolose.
Soprattutto l’uva rossa è un efficace rimedio contro la stanchezza e la spossatezza, questo grazie all’alto contenuto di quercetina, un flavonoide che dà un’enorme sferzata di energia.
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Dite addio alle rughe
Il cocktail di antiossidanti contenuto in un piccolo grappolo d’uva è di vitale importanza per la nostra bellezza.
Mentre per le rughe è semmai un cocktail micidiale: un consumo giornaliero e prolungato dell’uva pialla le rughe più di qualsiasi crema antiage.
Insomma: una mela al giorno toglie il medico di torno, ma qualche chicco d’uva toglie dai paraggi l’estetista o addirittura il chirurgo estetico.
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Rafforza le ossa
L’uva ha un effetto altamente benefico e rafforzante per le ossa.
Grazie all’alto contenuto di boro, una sostanza che ottimizza l’assorbimento del calcio, aiuta a prevenire l’osteoporosi.
Il che significa anche denti più bianchi, luminosi e belli!
Quindi alla lista dell’estetista e del chirurgo estetico a cui dire bye bye si può aggiungere anche il dentista. O per lo meno l’igienista dentale.
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Contro il senso di fame
L’uva è in grado di aumentare nel sangue il livello di lepitina, l’ormone che comunica al cervello il senso di sazietà.
Quindi fate incetta di uva (anche nella sua forma essiccata, ossia l’uvetta) per avere a portata di mano uno snack salutare che non solo spezzerà la fame ma proprio la diminuirà drasticamente.
Un sogno a occhi aperti per chi è condannato al “fine dieta mai”.
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Adios stitichezza!
Problemi di costipazione? Ci pensa l’uva!
Potrebbe essere il perfetto slogan di un lassativo e in parte lo è, dato che l’uva è considerata un alimento che combatte in maniera naturale la stipsi.
L’alto contenuto di acidi organici, zuccheri e cellulosa rende l’uva particolarmente adatta contro la stitichezza.
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Mix benefico di vitamine
Ok i flavonoidi, ok le fibre, ok il resveratrolo… Ma le vitamine?!
Ovviamente anche loro non mancano all’appello, anzi!
I livelli di vitamina C, K, e A sono altissimi e aiutano a rafforzare il sistema immunitario.
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Un effetto detox top!
Tra i tanti elogi che sono di dovere se si parla di uva, spicca anche il suo potere detox.
Questo frutto ha proprietà depurative e disintossicanti incredibili che vanno imputate agli antiossidanti contenuti.
Se in generale tutta la frutta ha capacità detox, quella dell’uva è molto maggiore rispetto a quella di altri colleghi.
A trarne beneficio è soprattutto il fegato, l’organo principale deputato allo smaltimento di “rifiuti tossici”.
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Un toccasana dopo lo sport
L’uva è particolarmente indicata come snack post allenamento perché è perfetta per reintegrare velocemente i sali minerali, l’acqua e soprattutto gli zuccheri persi dopo una sessione di sport.
Inoltre non renderà vani gli sforzi dimagranti di chi si allena per aumentare la massa magra e perderne di grassa: nonostante contenga zuccheri, l’uva è da considerare una best friend forever quando si sta seguendo una dieta ipocalorica. Fatevela amica e non vi tradirà mai.
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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.
Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.
In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP
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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate.
Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.
Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.
E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.
Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella.
Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.
Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.
Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.
Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).
E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!
Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo.
Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95
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